Se n’è andato un terzo di questo campionato di Serie A edizione 2020-2021 e i tempi sono ormai maturi per tirare i primi bilanci relativi al rendimento del Bologna di Sinisa Mihajlovic. Gli emiliani, reduci da una salvezza conquistata con largo anticipo e dal record di punti in A nell’era Saputo, stanno faticando più del previsto a ingranare la marcia giusta e dopo 14 gare si trovano ancora pericolosamente vicini alla zona retrocessione.
La squadra di Mihajlovic può e deve migliorare
Nonostante non fossero arrivati giocatori in grado di far compiere ai rossoblù un netto salto di qualità rispetto al passato, alla vigilia di questa stagione tifosi e addetti ai lavori avevano individuato il Bologna come una delle possibili rivelazioni del campionato. L’anno passato, come detto, i felsinei si erano resi protagonisti di un buon campionato che aveva permesso a Soriano e compagni di conquistare la salvezza con diverse settimane di anticipo. Tenuto conto dell’età media bassa e delle qualità dei singoli, il Bologna era quindi atteso ad un salto di qualità significativo nel proprio processo di crescita, ma almeno per il momento le cose non sono andate secondo le previsioni. E così dopo 14 gare i rossoblù si ritrovano invischiati nella lotta per non retrocedere che, mai come quest’anno, si preannuncia decisamente incerta ed equilibrata. Anche le neopromosse stanno dimostrando di potersela giocare alla pari con tutte, e la sensazione è che a fare la differenza saranno i dettagli. Secondo le migliori scommesse sul calcio, ad ogni modo, i felsinei dovrebbero conquistare la permanenza in massima serie senza troppe difficoltà, ma il tempo stringe e i rossoblù dovranno riuscire a invertire la rotta già a partire dalle prossime settimane, se vorranno evitare di compromettere irrimediabilmente la stagione.
In zona retrocessione regna l’incertezza
In zona retrocessione regna il caos, e partendo dall’Udinese decima sino ad arrivare al Genoa attualmente ultimo nessuna squadra può ritenersi realmente al sicuro. Certo, Udinese, Fiorentina e lo stesso Bologna sembrano avere a disposizione delle rose molto meglio attrezzate rispetto alle dirette concorrenti, ma negli ultimi anni la Serie A ci ha insegnato che nessun risultato può essere dato per scontato e che da un momento all’altro anche le squadre più blasonate possono ritrovarsi a battagliare nelle zone calde della classifica. Grazie alla vittoria allo Stadium contro la Juventus, la Fiorentina ha allungato sulle dirette inseguitrici, ma il fatto che i viola fino a oggi non fossero riusciti a fare la differenza è sintomatico dell’equilibrio che regna nella competizione. Anche il Torino, che almeno sulla carta avrebbe un organico attrezzato per un campionato di media-alta classifica, continua a faticare, e i tifosi granata iniziano a temere che la situazione possa volgere al peggio.
Date le circostanze, il Bologna dovrà invertire la rotta quanto prima e iniziare a raccogliere punti che alla fine faranno la differenza tra un campionato di centro-classifica e uno fallimentare.
Foto: bolognafc.it