Martedì 15 aprile esce 'Il Bologna in Europa', il nuovo libro di Fabio Campisi per Giraldi Editore

Martedì 15 aprile esce ‘Il Bologna in Europa’, il nuovo libro di Fabio Campisi per Giraldi Editore

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«A Gianfranco Civolani, fonte di ispirazione giornalista e compagno disincantato ed ironico degli sportivi bolognesi.
A Bruno Pizzul, amico di Bologna e del Bologna. Voce e volto narrante del calcio e dello sport italiano che ha fatto la storia del giornalismo televisivo, con un approccio cordiale, semplice ma di cultura.
Ai tanti tifosi rossoblù scomparsi che non hanno potuto rivedere il ritorno del Bologna in Europa».

Sei buoni motivi per raccontare la storia del Bologna FC nelle coppe europee. Tanti quanti i trofei vinti dal club felsineo nel prestigioso circo europeo del calcio: due Coppe dell’Europa Centrale nel 1932 e nel 1934, un Torneo Internazionale dell’Expo Universale di Parigi nel 1937, una Mitropa Cup nel 1961-1962, una Coppa di Lega Italo-Inglese nel 1970 e una Coppa Intertoto nel 1998, oltre alla recente partecipazione alla UEFA Champions League. E ancora cinque secondi posti, quattro semifinali e altre circostanze singolari, come le due eliminazioni per ‘colpa’ di una monetina. In totale 153 partite, di cui 64 vittorie, 39 pareggi e 50 sconfitte.
Tutto questo raccontato in un lungo viaggio ripercorso tramite la storia del club, dalla sua fondazione fino ai giorni nostri, trasversalmente alle cronache dei giornali dell’epoca e le testimonianze dei protagonisti. Il BFC, pur essendo un club storico, è stato fondato tardivamente rispetto a molte altre società che hanno avuto ed hanno un ruolo di rilievo nel panorama continentale. Eppure è riuscito a strappare un primato assoluto: essere la prima squadra italiana a vincere un trofeo europeo, la Coppa dell’Europa Centrale nel 1932.
Un presupposto non secondario per affermare storicamente il ruolo del Bologna FC 1909 a livello europeo, poco conosciuto dalle nuove generazioni. Come afferma l’autore della prefazione, il giornalista Simone Monari, «chi s’approccia oggi al calcio, e non è tenuto a conoscere la storia, guarderà ai rossoblù come ad una sorta di Cenerentola capitata all’improvviso nel giardino regale della Champions». Così non è, e questo libro racconta proprio l’appassionata storia di un club blasonato che vanta complessivamente sette scudetti vinti, due Coppe Italia, sei coppe europee, due campionati di Serie B e uno di Serie C.
Una storia calcistica, quella del BFC, che s’intreccia anche con quella di una città che sa dialogare con l’Europa. Il professore Nicola Sbetti spiega nella postfazione come «la Bologna calcistica si è intrecciata con la Bologna città fieristica, con la Bologna città capace di dialogare col mondo al di là della ‘cortina di ferro’, o con la Bologna pronta a tessere relazioni coi propri vicini dell’arco alpino o con le comunità inglesi».
«Ripercorrere la storia internazionale del BFC – chiosa Sbetti – è anche un modo per volgere lo sguardo sulle diverse idee di Europa promosse dalle competizioni calcistiche che si sono succedute dal Primo dopoguerra ad oggi e che non si sono mai esattamente sovrapposte né con l’Europa geografica né con l’Europa politica».
In altre parole, il libro di Campisi per Giraldi Editore racconta anche l’altra faccia dell’Europa, e il Bologna Football Club 1909 ora più che mai ne fa parte!

Fabio Campisi, giornalista pubblicista. Vive e lavora a Bologna. In ambito sportivo pubblica nel 2002 la storia di Adriano Mottola, detto ‘Barile’: Il Bologna è una fede. Settant’anni in rossoblù raccontati da Barile (Edizioni Pendragon). Nel 2014 racconta il mito del Doppio passo e del campione del mondo 1938 attraverso la biografia ufficiale: Amedeo Biavati. Il mito del Doppio passo (Minerva Edizioni). Nel 2017 pubblica la biografia ufficiale sul bomber rossoblù e azzurro protagonista del gol in tuffo all’Inter, possente gesto atletico immortalato in un’iconografia storica: Pascutti, il Signore del gol (Minerva Edizioni).

Foto: giraldieditore.it