Gara a senso unico che con più freddezza si poteva sbloccare prima. Orsolini decisivo anche quando gioca male, Ferguson subito determinante

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Bologna-Lecce 1-0: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara.

PRO

Il dominio della partita – Sul piano del gioco non c’è stata storia, da un po’ non mi capitava di vedere una squadra così chiusa come il Lecce. Sembrava di assistere una classica esercitazione attacco contro difesaì, e proprio per questo motivo non era facile vincere, a maggior ragione se si considera che il Bologna ha manovrato spesso sottoritmo e di conseguenza non è riuscito a creare grosse occasioni fino alla zampata decisiva.

Il quarto gol (terzo consecutivo) di Orsolini – Bene o male Orsolini decide le partite, eppure è spesso bersagliato dai mugugni. Ndoye è un grande giocatore, ma perde palloni sanguinosi e non sa concretizzare, eppure il pubblico lo ama. Perché? In fin dei conti siamo qui a parlare di di un’altra partita risolta da ‘Orso’: prima ancora del gol aveva messo una bellissima palla sulla testa di Fabbian, poi si è avventato sul cross di Miranda e ha deciso la gara, allungando la sua striscia realizzativa.

Il rientro di Ferguson – La gara si stava spegnendo, poi è entrato Ferguson e al Dall’Ara c’è stata una scossa di adrenalina incredibile. Non mi aspettavo di vederlo rientrare già ieri, credevo che sarebbe tornato gradualmente in campo cominciando da partite meno complicate.  Italiano ha avuto coraggio a schierarlo in un match ancora in bilico ed è stato premiato: Lewis ha acceso la squadra alla sua maniera e ha anche avviato con qualità l’azione del gol.

Le prove di Odgaard, Miranda e De Silvestri – Odgaard sulla trequarti continua a piacermi: anche ieri ha offerto una prova positiva dentro una partita difficile, non è solo un combattente ma ha anche una buona tecnica. Miranda ha un mancino educatissimo e  sta crescendo, ieri per lui è stata una gara ideale perché ha potuto fare occuparsi quasi solo della fase offensiva, e ha piazzato in area diversi cross non sfruttati al meglio prima di quello decisivo. Infine una citazione per il solito De Silvestri: terzo match con lui in campo dall’inizio e terza vittoria: come avevo già detto dopo Cagliari, non può essere un caso. Ieri ha giocato ancora meglio che in Sardegna, disimpegnandosi bene contro avversari insidiosi e dimostrando grande leadership, oltre ad uno stato di forma invidiabile

Ravaglia affidabile e imbattuto – ll turnover dei portieri a me piace, è un modo per far sentire tutti coinvolti e Italiano ha dimostrato coraggio anche in questa scelta, perché oggi rinunciare a Skorupski non è facile. Ravaglia è stato bravo, certo non è stato molto sollecitato ma per un portiere non è facile mantenere la concentrazione in situazioni del genere, e lui si è fatto trovare pronto nelle poche occasioni in cui c’è stato bisogno di lui.

CONTRO

Le occasioni sprecate – Abbiamo visto ancora due gol incredibilmente sbagliati da sottomisura, penso a Fabbian ma soprattutto a Freuler. Sprecando chance del genere il Bologna ha rischiato di perdere altri punti per strada come è già successo troppe volte, per cui anche se stavolta alla fine sono arrivati i tre punti si tratta comunque di un aspetto che va migliorato.

Fabbian appannato e Dallinga assente – Fabbian sta facendo più fatica dell’anno scorso, subentrare e farsi trovare pronti non è facile ma lui sa farlo e dev’essere più incisivo. Dallinga invece continua proprio a essere un punto interrogativo e a sembrare avulso dal gioco: i risultati che stanno maturando permettono al Bologna di continuare ad aspettarlo, ma lui deve iniziare a metterci del suo.

L’arbitraggio insicuro e insufficiente – Collu mi è sembrato davvero modesto, più volte non ha fischiato falli plateali per aspettare il VAR, come in occasione del gol poi ovviamente annullato al Lecce. È il tipico modo di dirigere degli arbitri non di livello, che per insicurezza affidano al VAR ogni decisione finale: non mi è piaciuto per nulla, anche se fortunatamente non ha inciso sul risultato finale.

Pepè Anaclerio

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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)