La Spal per dare continuità al clamoroso successo di Bergamo e uscire dalla zona retrocessione, il Bologna per centrare la prima vittoria del 2020 e ritrovare una gioia che a Ferrara manca dal 1968: allo stadio Mazza si ripropone la più antica rivalità calcistica regionale, nonché un match di enorme valore per la classifica di entrambe le squadre. Semplici, privo dei lungodegenti D’Alessandro e Fares e con il nuovo acquisto Bonifazi solo in panchina, conferma lo stesso identico undici che ha piegato l’Atalanta, con Strefezza e Reca sulle corsie laterali e il tandem Di Francesco-Petagna in avanti. Sul versante opposto Mihajlovic, in emergenza difensiva viste le assenze di Bani, Denswil, Dijks e Krejci (oltre a Medel e Sansone), opta per un 4-2-3-1 puro con Danilo e Paz al centro della retroguardia, Poli e Schouten in mediana e Santander di punta, sostenuto dal rientrante Palacio, Soriano e Orsolini.
L’avvio di gara è vivace, perché già al 1’ Santander va vicino al gol di testa su punizione di Orsolini, all’8’ Missiroli sfiora l’incrocio dei pali con una staffilata dal limite, e al 16’ prima Soriano calcia da posizione favorevole tra le braccia di Berisha, quindi Petagna scarica un gran mancino che si stampa sulla schiena di Danilo a Skorupski forse battuto. Al 20’, poi, Reca sfonda sulla sinistra e mette in mezzo un bel pallone su cui nessuno riesce ad intervenire, ma Fabbri viene richiamato dal VAR e procede alla on field review: Di Francesco e Paz si trattengono a vicenda e l’ex rossoblù inciampa da solo, ma l’arbitro concede il rigore, trasformato di precisione da Petagna al 23’.
La reazione dei rossoblù allo svantaggio è però veemente, e un minuto dopo Soriano si infila fra le maglie della difesa spallina, provando il diagonale col destro e trovando la sfortunata deviazione di Vicari nella propria porta: 1-1. Passano altri sessanta secondi e Santander, lanciato da un incauto tocco all’indietro di Cionek, ha subito la chance di raddoppiare, ma la spreca facendosi ipnotizzare da Berisha, miracoloso nella deviazione di piede. Fabbri, tuttavia, ravvisa un contatto tra il portiere e l’attaccante e concede il penalty, ma viene immediatamente smentito dalle immagini tramite una nuova on field review. Si resta in parità e al 31’ è allora Petagna a spaventare Skorupski con una rasoiata di poco a lato, mentre al 33’ Palacio lavora un’ottima palla per l’accorrente Poli, il cui tentativo da sottomisura viene murato da Vicari. L’ultimo brivido prima del riposo, e che brivido, arriva al 41’, quando Petagna serve il liberissimo Reca e la botta mancina del polacco viene salvata sulla linea da Tomiyasu.
Al rientro dagli spogliatoi Semplici inserisce Bonifazi al posto di un confuso Cionek, ma all’8’ proprio il ‘figliol prodigo’ perde palla sulla sua trequarti e libera Soriano, che anziché calciare prova a saltare Berisha e finisce con l’incartarsi goffamente. Al 9’ è invece Paz a sfiorare la rete, svettando più in alto di tutti su corner di Orsolini, quindi al 13’ Mihajlovic (sceso in panchina solo nella ripresa, causa pioggia) sostituisce un opaco Santander con Barrow. E il buon Musa, che durante la sua presentazione aveva promesso tanti gol ai tifosi bolognesi, comincia subito: traversone basso di Palacio, respinta di Igor sui piedi del gambiano e stoccata di prima all’incrocio dei pali per il 2-1. Tutti a festeggiare sotto il settore ospiti, ma non è finita.
I felsinei, scatenati, non alzano il piede dall’acceleratore, e al 18’ calano il tris: splendida combinazione nello stretto fra Palacio e Soriano, cross teso al centro del numero 21 e tap-in nel sacco di capitan Poli, che vola di nuovo ad esultare sotto lo spicchio di curva occupato da 1.500 cuori rossoblù in tripudio. A quel punto la Spal, ferita doppiamente, prova a comunque a rialzarsi, trovando però i guantoni di Skorupski al 22’ su punizione di Di Francesco e alzando troppo la mira con Strefezza la 24’. Sinisa, nel mentre, inserisce Skov Olsen al posto di un esausto Orsolini, e al 31’ Paz spreca l’occasione del 4-1 sparando alle stelle una sorta di rigore in movimento dopo una mischia in area.
Il finale di match vede i padroni di casa alla ricerca della rete che riaprirebbe la contesa e gli ospiti sempre pericolosi in contropiede. Come al 39’, quando Svanberg (appena entrato in luogo di Poli) si invola verso la porta e lascia partire una sassata che Berisha smanaccia sui piedi di Skov Olsen, riuscendo poi a chiudere lo specchio sulla successiva stoccata del danese. Il sussulto conclusivo porta la firma di Petagna, il migliore dei suoi, che al 43’ impegna nuovamente un attento Skorupski con una potente conclusione dal limite. È l’ultima emozione di una partita in cui il Bologna ha saputo soffrire, reagire, lottare e far poi emergere la propria qualità, mostrando tutti i lati migliori di sé (inclusi i suoi giovani, tutti di sicuro avvenire, ma non è una novità di oggi) e andandosi a prendere tre punti strameritati. Importante e confortante la prestazione dei rossoblù, nonostante le assenze e l’ambiente caldo e carico trovato a Ferrara, preziosa ed entusiasmante questa prima vittoria del 2020, che in attesa delle altre sfide del weekend riporta i ragazzi di Mihajlovic al decimo posto.
SPAL-BOLOGNA 1-3
SPAL (3-5-2): Berisha; Cionek (1’ st Bonifazi), Vicari, Igor; Strefezza, Dabo, Missiroli, Valoti (28’ st Paloschi), Reca; Di Francesco (35’ st Floccari), Petagna.
A disp.: Letica, Thiam, Cannistra, Felipe, Salamon, Tomovic, Murgia, Tunjov, Jankovic.
All.: Semplici
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Danilo, Paz, Mbaye; Poli (36’ st Svanberg), Schouten; Orsolini (25’ st Skov Olsen), Soriano, Palacio; Santander (13’ st Barrow).
A disp.: Da Costa, Sarr, Boloca, Corbo, Dominguez, Svanberg.
All.: Mihajlovic
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Ammoniti: 11’ pt Cionek (S), 14’ pt Valoti (S), 22’ pt Paz (B), 35’ pt Petagna (S), 23’ st Orsolini (B), 44’ st Tomiyasu (B)
Espulsi: –
Marcatori: 23’ pt rig. Petagna (S), 24’ pt aut. Vicari (B), 14’ st Barrow (B), 18’ st Poli (B)
Recupero: 3’ pt, 3’ st
Note: 12.622 spettatori
Simone Minghinelli
© Riproduzione Riservata