Il Bologna per dare continuità alla convincente prestazione e al prezioso pareggio di San Siro contro il Milan, dando un’altra gioia a Mihajlovic. La Sampdoria alla ricerca di punti per scappare dalla zona calda e avvicinarsi alla salvezza, approfittando dei passi falsi di Cagliari, Venezia e Genoa. La 32^ giornata di Serie A si chiude al Dall’Ara, finalmente con la Curva Andrea Costa di nuovo piena, e per l’occasione Sinisa (sempre collegato dalla sua stanza d’ospedale) dà fiducia agli stessi undici schierati una settimana fa al Meazza, alzando però Aebischer sulla trequarti col compito schermare la prima costruzione di Rincon. Dalla parte opposta Giampaolo, con tutta la rosa a disposizione eccetto l’infortunato Gabbiadini, opta per un 4-3-2-1 con Sensi e Sabiri dietro a Caputo.
Dopo un inizio vivace dei blucerchiati, con anche un diagonale di Candreva fuori misura al 3′, i rossoblù prendono saldamente in mano le redini del match, e al 9′ Audero respinge di piede un destro potente ma centrale di Arnautovic, bravo a liberarsi di Ferrari e a battere da posizione defilata su assist di Barrow. Al 18′ è lo stesso gambiano, tra i più attivi insieme a Dijks, a provarci con un tiro a giro dal limite che sibila vicino alla traversa, quindi al 20′ un intervento ruvido di Thorsby su Medel (tacchettata sul ginocchio sinistro) non viene sanzionato da Pairetto nemmeno col cartellino giallo, e in sala VAR tutto tace.
Al 26′ altro bello spunto di Arnautovic, che mette in mezzo un ‘cioccolatino’ non scartato per un nonnulla da Barrow, poi l’azione prosegue e un tacco dell’austriaco libera alla conclusione Dijks, che però trova il corpo di Ferrari. I padroni di casa continuano a spingere ma gli ospiti, tutti rintanati nella loro metà campo, resistono, ‘soffiando’ sul pallone al 28′ quando un mancino di Hickey a chiusura di una splendida iniziativa personale sfiora il palo. La Samp batte un colpo solo al 29′, con Caputo che si presenta davanti a Skorupski dopo un malinteso fra Theate e Medel ma gli calcia addosso (l’arbitro, in seguito, segnala il fuorigioco), ed è l’ultima emozione di un primo tempo che da lì procede in calando fino all’intervallo.
La ripresa comincia con Soriano al posto di Svanberg ma soprattutto con una nuova chance per Caputo, che liberato da una dormita di Soumaoro si fa ancora stoppare da Skorupski. I felsinei, passato lo spavento, rispondono con un velenoso cross basso di Soriano neutralizzato dalla retroguardia ligure, quindi al 16′ riescono a trovare il meritato vantaggio: sventagliata di Hickey per l’inserimento dell’esterno opposto Dijks, spaccata dell’olandese per piazzare la sfera al centro e comodo tap-in di Arnautovic, che valorizza una combinazione davvero da applausi. Tanjga, intanto, aveva sostituito Aebischer e Barrow con il rientrante Dominguez (accolto da un boato dello stadio) e Sansone, e al 24′ è proprio il numero 10 a provarci dalla distanza non andando lontano dal bersaglio.
Inizia poi la solita – indigesta – sagra dei legni (19 in stagione): al 25′ strepitosa staffilata di Arnautovic su imbeccata di Dijks e palla che colpisce l’incrocio, e al 26′ assist al bacio di ‘Arna’ per Sansone che si invola verso Audero e lo grazia tirando sulla traversa. ‘La dura legge del gol’, citando gli 883, fortunatamente (o meglio per merito della difesa rossoblù, guidata da uno stoico Medel, in campo 74 minuti malgrado un brutto taglio sul ginocchio) non si concretizza, e così al 31′ Arnautovic si riprende la scena e realizza il 2-0: pessimo intervento in scivolata di Yoshida sull’ennesimo cross di Dijks, numero con la suola dell’austriaco per mandare fuori tempo sia Colley che Audero e destro nel sacco, salendo a 11 reti in campionato.
I blucerchiati vanno al tappeto, e nel finale di gara solo l’imprecisione di Sansone in contropiede un provvidenziale tackle di Colley su staffilata a botta sicura di Arnautovic evitano un passivo peggiore. Al triplice fischio di Pairetto il Dall’Ara esulta come nelle giornate migliori e omaggia un Bologna vincente e convincente (da segnalare, tra le varie note positive, l’undicesimo clean sheet di Skorupski), grazie ad un’ottima prestazione di squadra valorizzata dai colpi di un grande giocatore. Per la felicità di Mihajlovic, che nonostante i problemi e la distanza ha preparato e gestito la partita in maniera pressoché perfetta. La Juventus, al di là delle statistiche e della cabala, è avvisata.
BOLOGNA-SAMPDORIA 2-0
BOLOGNA (3-4-1-2): Skorupski; Soumaoro, Medel (29′ st Bonifazi), Theate; Hickey, Schouten, Svanberg (1′ st Soriano), Dijks; Aebischer (15′ st Dominguez); Barrow (15′ st Sansone), Arnautovic.
A disp.: Bardi, Binks, Kasius, Mbaye, Viola, Falcinelli, Orsolini, Vignato.
All.: Mihajlovic (Tanjga in panchina)
SAMPDORIA (4-3-2-1): Audero; Bereszynski, Ferrari A. (15′ st Yoshida), Colley O., Murru (35′ st Augello); Candreva (35′ st Vieira), Rincon (22′ st Quagliarella), Thorsby; Sensi, Sabiri; Caputo.
A disp.: Falcone, Ravaglia, Magnani, Somma, Askildsen, Trimboli, Yepes Laut, Supriaha.
All.: Giampaolo
Arbitro: Pairetto di Nichelino
Ammoniti: 10′ pt Sabiri (S), 37′ pt Svanberg (B), 14′ st Ferrari A. (S)
Espulsi: –
Marcatori: 16′, 31′ st Arnautovic (B)
Recupero: 3′ pt, 3′ st
Note: 15.783 spettatori (di cui 9.146 abbonati)
Simone Minghinelli
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