Per la Sampdoria è quasi l’ultima spiaggia, dopo aver ritrovato entusiasmo fermando l’Inter ed aver evitato una penalizzazione in classifica che sarebbe stata letale. Per il Bologna è un’altra ghiotta occasione di prendersi almeno momentaneamente la settima piazza, riscattando subito la beffarda sconfitta casalinga contro il Monza. Stankovic, che porta con sé in panchina i recenti innesti Oikonomou (ex di turno) e Jesé, punta ancora sul 3-4-1-2 con Djuricic alle spalle della coppia d’attacco Lammers-Gabbiadini. L’amico Motta, privo di Arnautovic, Bonifazi, Sansone, Soumaoro e Zirkzee, prosegue invece nel solco del 4-2-3-1: il rientrante Lucumí in mezzo alla difesa assieme a Sosa, Cambiaso terzino sinistro, Ferguson sulla trequarti e Barrow ad alternarsi con Soriano nel ruolo di centravanti.
Il primo squillo del match arriva al 2′ ed è un ‘puntone’ in corsa di Gabbiadini che Skorupski blocca a terra, poi al 6′ lo stesso Gabbiadini viene lanciato verso la porta avversaria ma al momento di calciare alza troppo la mira e si divora un gol clamoroso. Fa quasi peggio all’8′ Ferguson, che raccoglie un filtrante di Posch a tu per tu con Audero e appoggia la sfera tra le sue braccia. I ritmi non sono alti ma la partita è gradevole e le occasioni non mancano, soprattutto sul fronte rossoblù: al 19′ torre di Barrow su corner di Orsolini e provvidenziale intervento di Nuytinck, e al 26′ bella combinazione sempre tra Musa e ‘Orso’ con sinistro potente ma leggibile di quest’ultimo.
Di lì a poco Posch si conquista un corner calciando dal limite, Orsolini lo indirizza sul secondo palo, Barrow appoggia il pallone all’indietro per Soriano e il capitano trafigge Audero con una staffilata. Il gol viene vivisezionato da arbitro e VAR per un possibile fuorigioco attivo di Schouten, sulla traiettoria del tiro, ma è tutto regolare e Soriano può tornare a sorridere 706 giorni dopo la sua ultima rete, segnata proprio alla Samp. Nell’ultimo quarto d’ora della frazione da segnalare un velenoso cross di Orsolini al 33′ su cui Ferguson non arriva e purtroppo, al 40′, una botta alla coscia che costringe Posch al campo: dentro Kyriakopoulos con Cambiaso dirottato a destra. Al riposo è 1-0 BFC.
Il secondo tempo si apre con tre sostituzioni di Stankovic, che inserisce Murru, Rincon e Zanoli per Augello, Murillo e Lammers, ma il copione non muta granché e in tre circostanze gli ospiti vanno vicini al raddoppio: al 6′ stop sbagliato da Orsolini a pochi metri dalla porta su assist di Dominguez, all’11’ botta di Ferguson murata al termine di una pregevole ripartenza, e al 15′ conclusione centrale di Barrow dai sedici metri. Il calcio però è materia strana e imprevedibile, e così nel giro di qualche secondo lo scenario cambia radicalmente: al 21′ ingenua trattenuta in area di Lucumí (fin lì quasi perfetto) su Gabbiadini, rigore e trasformazione del neo entrato Sabiri, e al 25′ mani involontario di Sosa scivolando per ribattere un cross di Zanoli, altro rigore e doppia parata di Skorupski sullo stesso Sabiri, prima dal dischetto e poi sulla ribattuta.
Ora l’inerzia della sfida pende dalla parte blucerchiata, e al 27′ ancora Sabiri fallisce un penalty un movimento vanificando un preciso suggerimento di Zanoli. Motta, che al 21′ aveva mandato in campo Aebischer in luogo di Soriano, corre ai ripari affidandosi anche a Medel, Moro (sontuoso il suo ingresso) e Raimondo, e il finale di gara torna a tingersi di rossoblù: al 40′ destro di Moro sporcato sopra la traversa, al 43′ sinistro di Orsolini a fil di palo, e al 45′ rapido capovolgimento di fronte orchestrato da Moro e sassata all’incrocio di ‘Orso’ da posizione defilata che riporta avanti i felsinei. Anche questo gol viene analizzato tramite la sofisticata tecnologia del fuorigioco semi-automatico, che però si inceppa e genera una revisione infinita: tutto buono, ma il recupero si allunga a nove minuti e bisogna stringere i denti, fino al triplice fischio di Irrati che sancisce la meritata e pesantissima vittoria del Bologna (quarto 1-2 di fila al Ferraris sponda Samp, terzo successo consecutivo in trasferta), il settimo posto e un sabato da ricordare. Certo, se magari si evitasse di complicarsi la vita ogni volta… Ma non sarebbe il BFC, che va amato così com’è. Sempre e comunque.
SAMPDORIA-BOLOGNA 1-2
SAMPDORIA (3-4-1-2): Audero; Murillo (1′ st Rincon), Nuytinck, Amione; Leris, Winks, Cuisance (20′ st Sabiri), Augello (1′ st Murru); Djuricic; Lammers (1′ st Zanoli), Gabbiadini (33′ st Jesé).
A disp.: Ravaglia N., Turk, Oikonomou, Ilkhan, Paoletti, De Luca, Quagliarella.
All.: Stankovic
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch (40′ pt Kyriakopoulos), Lucumí, Sosa, Cambiaso; Schouten (35′ st Medel), Dominguez (35′ st Moro); Orsolini, Ferguson, Soriano (21′ st Aebischer); Barrow (35′ st Raimondo).
A disp.: Bardi, Ravaglia F., De Silvestri, Lykogiannis, Aebischer, Pyyhtia.
All.: Motta
Arbitro: Irrati di Pistoia
Ammoniti: 43′ pt Amione (S), 47′ pt Djuricic (S), 14′ st Rincon (S), 15′ st Lucumí (B)
Espulsi: –
Marcatori: 27′ pt Soriano (B), 23′ st rig. Sabiri (S), 45′ st Orsolini (B)
Recupero: 5′ pt, 9′ st
Note: al 26′ st Skorupski (B) para un rigore a Sabiri (S)
Simone Minghinelli
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