Bologna, ancora gioco, errori e rimpianti: non basta Poli, il Milan espugna 2-1 il Dall’Ara con Rebic e Kessie
Prova a voltare pagina il Bologna, dopo una prima parte di campionato tormentata e piuttosto deludente. Vuole farlo anche il Milan, capolista e campione d’inverno ma reduce dalle sconfitte contro Atalanta (in Serie A) e Inter (in Coppa Italia). Al Dall’Ara va in scena una sfida che non conosce il segno 1 da ben diciannove anni, e per l’occasione Mihajlovic sceglie Soumaoro come partner di Danilo al centro della difesa, Dominguez in mediana accanto a Schouten e Sansone a sinistra nei tre dietro a Barrow, confermato come punta. Sul versante opposto il grande ex Pioli, privo di Calhanoglu, Diaz e Kjaer, opta per un 4-2-3-1 speculare a quello del collega, con Saelemaekers, Leao e Rebic alle spalle di Ibrahimovic.
La gara è vibrante fin dai primi minuti: al 2’ traversone basso di Tomiyasu con Sansone che non riesce a coordinarsi per la battuta, al 7’ svirgolata di Leao da posizione più che favorevole dopo un bello spunto di Calabria, al 13’ smanacciata di Skorupski sulla traversa per neutralizzare un velenoso tiro-cross su punizione di Hernandez, e al 20’ perfetta uscita bassa dello stesso portiere polacco su Ibrahimovic lanciato a rete. Già molto sollecitato, Skorupski diventa il protagonista assoluto del match al 23’, quando si oppone due volte ai limiti del miracoloso su Ibra da sottomisura. L’azione poi prosegue e il pallone arriva in area a Leao, che sul punto di calciare viene trattenuto da Dijks e si conquista il rigore: dal dischetto va Ibrahimovic e ancora una volta sbaglia, ipnotizzato da un super Skorupski, ma la difesa rossoblù dorme e sulla respinta Rebic è il primo ad arrivare sulla sfera e a scaraventarla in rete.
Una volta trovato il vantaggio, il Milan continua a premere e al 29’ l’estremo difensore felsineo è chiamato da Leao ad un’altra deviazione non semplice, quindi al 32’ Orsolini spaventa Donnarumma con una rasoiata mancina che sfiora il palo. Adesso è il Bologna a giocare meglio e a rendersi maggiormente pericoloso, e al 39’ la chance che capita a Sansone è davvero ghiotta: splendido filtrante di Soriano per il numero 10, che davanti a Donnarumma cincischia e alla fine gli calcia addosso. Dall’altra parte c’è di nuovo lavoro per Skorupski, bravo al 41’ a bloccare un colpo di testa ravvicinato di Calabria su torre di Ibra, poi al 42’ i rossoblù falliscono un’altra clamorosa occasione: ripartenza orchestrata da Sansone, assist per Dominguez davanti alla porta e piattone talmente poco convinto che viene stoppato sia da Tomori che da Donnarumma. Nel finale c’è spazio anche per l’ennesima parata di Skorupski su Rebic, quindi Calabria spara alle stelle la ribattuta e certifica lo 0-1 all’intervallo.
La ripresa inizia con un altro tiro-cross, stavolta di Leao, smanacciato in corner dal portiere di casa, ma è al 10’ che la gara prende un indirizzo ben preciso: lancio lungo in area per Ibrahimovic, anticipo con doppio tocco di mano di Soumaoro (che fin lì era stato tra i migliori) e nuovo rigore: stavolta dagli undici metri si presenta Kessie e segna, nonostante un tiro centrale non irresistibile. Il BFC accusa il colpo per qualche istante, poi però riprende a macinare gioco e al 15’ Orsolini impegna Donnarumma con un bel sinistro a girare dal limite. Sessanta secondi dopo Calabria scalda i guantoni di Skorupski con una staffilata in corsa su assist di Hernandez, quindi al 23’ Soriano ha sul destro un pallone invitante ma anziché battere a rete cerca un complicato assist per Barrow.
Mihajlovic cambia progressivamente le carte in tavola inserendo Svanberg, Skov Olsen, Vignato, Palacio e Poli, e proprio tre dei nuovi entrati al 36’ costruiscono l’azione dell’1-2: Palacio recupera palla insieme a Poli poco dopo la linea mediana, avanza e serve Skov Olsen, il cui passaggio a rimorchio viene trasformato in gol da una zampata perentoria del capitano. I rossoneri iniziano a tremare sul serio e al 38’ vengono salvati da Donnarumma, superlativo nella parata su un tuffo di testa di Soriano, imbeccato alla perfezione da Danilo. Al 41’ è invece Barrow a suggerire nel mezzo per Palacio, ma l’argentino arriva all’appuntamento con l’incornata in leggero ritardo, dopo essere sfuggito al proprio marcatore. L’assalto alla porta milanista prosegue anche nel recupero, ma i rossoblù non riescono a trovare il guizzo vincente e i tre punti vanno nel taschino di Pioli.
Anche oggi, ancor più che a Torino, il Bologna esce dal campo a testa alta ma col cuore pieno di rimpianti, dopo essersi fatto del male da solo (sia in difesa che davanti alla porta avversaria) e aver così vanificato una prestazione di buonissimo livello. Un vero peccato, perché la sensazione è che per vivere sereni e fare un campionato diverso basti davvero poco (un finalizzatore vero, ad esempio…), ma intanto la realtà racconta di appena 20 punti in classifica e di una zona calda che rischia di avvicinarsi ulteriormente. In tal senso, le prossime due partite contro Parma e Benevento ci daranno importanti indizi o forse ci faranno capire al 100% che tipo di destino ci attende.
BOLOGNA-MILAN 1-2
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Danilo, Soumaoro, Dijks (33’ st Palacio); Schouten (33’ st Poli), Dominguez (21’ st Svanberg); Orsolini (21’ st Skov Olsen), Soriano, Sansone (21’ st Vignato); Barrow.
A disp.: Da Costa, Ravaglia F., De Silvestri, Hickey, Mbaye, Paz, Baldursson.
All.: Mihajlovic
MILAN (4-2-3-1): Donnarumma G.; Calabria, Tomori, Romagnoli, T. Hernandez; Tonali (16’ st Bennacer), Kessie; Saelemaekers, R. Leao (28’ st Mandzukic), Rebic (16’ st Krunic); Ibrahimovic.
A disp.: Donnarumma A., Tatarusanu, Dalot, Kalulu, Meité, Castillejo, Hauge, Maldini.
All.: Pioli
Arbitro: Doveri di Roma
Ammoniti: 24’ pt Dijks (B), 6’ st Rebic (M), 11’ st Soriano (B)
Espulsi: –
Marcatori: 26’ pt Rebic (M), 10’ st rig. Kessie (M), 36’ st Poli (B)
Recupero: 1’ pt, 4’ st
Note: al 26’ Skorupski (B) para un rigore a Ibrahimovic (M)
Simone Minghinelli
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