Bologna bello e vincente davanti a Saputo, Spezia annichilito 4-1 con doppio Svanberg, Orsolini e Barrow
Il Cagliari vince una gara incredibile contro il Parma e prova a tenere viva la lotta salvezza, per evitare problemi bisogna raggiungere quanto prima quota 40, ed è proprio con questo obiettivo che Bologna e Spezia scendono sul prato del Dall’Ara nella 31^ giornata di Serie A. In tribuna ci sono sia patron Saputo, tornato in Italia dopo oltre un anno, sia mister Mihajlovic, squalificato: in panchina ritrova così la luce dei riflettori il tandem Tanjga-De Leo, alla guida di una formazione schierata secondo il consueto 4-2-3-1, con Orsolini di nuovo al suo posto sulla fascia destra, Barrow dalla parte opposta e Palacio centravanti. Confermato anche il 4-3-3 di Italiano, che si affida a Ricci in cabina di regia e Nzola di punta, con Gyasi e Verde ai sui lati.
Il match si apre con un brivido per via di un retropassaggio di Soumaoro che mette in serie difficoltà Skorupski, mentre la prima chance per i rossoblù arriva al 10’: tiro dal limite di Svanberg murato, palla che arriva a Schouten e imbucata per Orsolini, la cui conclusione viene sporcata sul fondo da Erlic. Un minuto dopo Bastoni interviene goffamente su un lancio da metà campo di Svanberg, colpendo la sfera di mano in area, e l’arbitro Piccinini concedere il rigore: dal dischetto va Orsolini, che trasforma con un piattone sinistro a mezza altezza. Al 18’ la premiata ditta Soumaoro-Skorupski rischia di combinare un’altra frittata fraseggiando nei pressi della propria porta, ma Nzola non ne approfitta, e sul capovolgimento di fronte il BFC passa ancora: perfetto suggerimento in verticale di Soriano per Schouten, che elude il fuorigioco e una volta arrivato davanti a Provedel serve Barrow al suo fianco per il più comodo dei tap-in.
Lo Spezia non si perde comunque d’animo e continua nella sua rapida manovra a due-tre tocchi, e al 20’ una fiondata di Verde dalla distanza chiama Skorupski all’intervento. Al 22’ il polacco deve mettere i guantoni anche su un diagonale di Nzola, passato di astuzia e potenza tra Danilo e Soumaoro, poi al 32’ un tentativo da sottomisura di Dijks viene respinto da Provedel ma Piccinini ferma tutto per un mani del terzino. Dal suo box nella parte più alta della tribuna Mihajlovic si sgola per richiamare la squadra, sente che qualcosa non va, e infatti al 34’ gli ospiti trovano il gol (o meglio il gollonzo) dell’1-2: corner di Bastoni, il pallone carambola sul piede di Ismajli (marcato con lo sguardo dai difensori felsinei) e si infila nell’angolino alla destra di Skorupski. A quel punto il BFC si sveglia e riprende da dove aveva lasciato sul 2-0, costruendo al 36’ un’azione molto pericolosa, con Barrow liberato in area da uno schema su punizione ma sfortunato nel trovare solo il palo in scivolata. È questa l’ultima emozione di un primo tempo vibrante e combattuto che lascia tutto aperto.
Il realtà, però, il sostanziale equilibrio dura pochissimo, perché i rossoblù tornano in campo più carichi che mai e in un quarto d’ora chiudono i conti con una doppietta di Svanberg da calcio d’angolo: al 9’ traiettoria tesa dalla bandierina di Orsolini, sponda aerea di Palacio, nuova torre di Danilo e zampata nel sacco dello svedese per il 3-1; al 15’ cross al bacio di Barrow sul secondo palo e incornata del numero 32 direttamente in rete per il 4-1. Ma il forcing dei padroni di casa, sempre sospinti dalle grida di Sinisa, non si esaurisce, e al 19’ Orsolini (oggi molto positivo) coglie una clamorosa traversa con una botta mancina al termine di una bella percussione. Di lì a poco i due allenatori danno avvio alla girandola delle sostituzioni, in particolare con l’ingresso di Dominguez e Skov Olsen da un lato e di Agudelo dall’altro, e al 28’ Soriano cerca il pokerissimo da fuori ma trova Provedel pronto alla presa.
Negli ultimi quindici minuti non accade quasi più nulla, con lo Spezia che tenta qualche sortita offensiva poco convinta e i rossoblù che controllano agevolmente la situazione, mettendo le mani su un risultato tanto meritato quanto prezioso per la classifica, specie in ottica rincorsa al nono-decimo posto. Sì, perché grazie a questa convincente vittoria il Bologna scaccia ogni tipo di ansia e preoccupazione (vera o presunta), e si proietta verso un finale di campionato interessante e, si spera, divertente. Per la soddisfazione di Saputo e Mihajlovic, che lasciano il Dall’Ara col sorriso sul volto accompagnati dall’inimitabile voce di Lucio Dalla, che squarcia il desolante silenzio del calcio in epoca COVID: ci sarà tempo e modo di pensare all’anno che verrà, ora è solo tempo di gioire.
BOLOGNA-SPEZIA 4-1
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri (36’ st Mbaye), Danilo, Soumaoro, Dijks (42’ st Antov); Schouten, Svanberg (20’ st Dominguez); Orsolini (20’ st Skov Olsen), Soriano (36’ st Sansone), Barrow, Palacio.
A disp.: Da Costa, Ravaglia F., Faragò, Baldursson, Poli, Juwara, Vignato.
All.: Mihajlovic (Tanjga in panchina)
SPEZIA (4-3-3): Provedel; Ismajli, Bastoni S. (29’ st Marchizza), Erlic (29’ st Terzi), Vignali; Maggiore, Ricci, L. Sena (20’ st Acampora); Gyasi (38’ st Piccoli), Nzola, Verde (20’ st Agudelo).
A disp.: Zoet, Chabot, S. Ferrer, Agoume, Pobega, Farias, Galabinov.
All.: Italiano
Arbitro: Piccinini di Forlì
Ammoniti: 36’ pt Bastoni S. (S), 39’ pt Soumaoro (B)
Espulsi: –
Marcatori: 12’ pt rig. Orsolini (B), 18’ pt Barrow (B), 34’ Ismajli (S), 9’, 15’ st Svanberg (B)
Recupero: 1’ pt, 0’ st
Simone Minghinelli
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