Il Bologna crolla sul più bello: pomeriggio nerissimo al Dall’Ara, Genoa corsaro 3-0
Il Bologna alla caccia del quarto successo consecutivo, filotto che manca addirittura dal 1967, e del sesto posto, che vorrebbe dire Europa League. Il Genoa, a secco di vittorie esterne da più di un anno, alla disperata ricerca di punti salvezza, a maggior ragione dopo la vittoria del Lecce sulla Spal. Il secondo anticipo della 24^ giornata di Serie A si gioca al Dall’Ara davanti a quasi 22 mila spettatori, tra cui il patron dei felsinei Joey Saputo, e Mihajlovic deve fare i conti con ben sei defezioni, ritrovando capitan Poli in mediana al fianco di Schouten e sostituendo Soriano con Svanberg sulla trequarti. Dall’altra parte Nicola, orfano di Ghiglione, Romero e Schone, prosegue nel solco del 3-5-2 con Soumaoro confermato al centro della difesa, Radovanovic in cabina di regia e un tandem offensivo composto da Pandev e Sanabria. Soltanto panchina, almeno inizialmente, per il grande ex Mattia Destro.
I padroni di casa iniziano col solito piglio propositivo e nei primi dieci minuti si presentano varie volte nell’area avversaria, senza però trovare il varco giusto o peccando d’imprecisione nell’ultimo passaggio. Gli ospiti intanto perdono per infortunio Pandev, sostituito da Pinamonti, ma si rendono comunque molto pericolosi al 25’, quando Sanabria in spaccata su corner di Sturaro chiama Skorupski al miracolo. Il match, che sembra vivere una fase di stallo, si sblocca al 29’, e un po’ a sorpresa il gol è del Genoa: sugli sviluppi di una punizione Radovanovic pesca Masiello libero sul secondo palo, il difensore crossa teso al centro e il compagno di reparto Soumaoro anticipa Danilo e insacca.
Le mazzate, però, sono appena cominciate, perché al 33’ Schouten interviene con piede a martello sulla caviglia di Behrami e viene espulso dopo on field review effettuata dall’arbitro Massa, che inizialmente aveva optato per l’ammonizione. Di lì a poco Ankersen interviene in maniera scomposta su Svanberg, ma in questo caso il tackle è meno irruento e il danese se la cava con un giallo, poi al 41’ Skorupski evita lo 0-2 con una grande deviazione su staffilata dal limite di Sturato. Ma il Bologna non c’è più, e così al 44’ Sanabria, favorito da un errore di lettura di Denswil, parte dalla propria metà campo e si invola verso la porta, sfuggendo a quattro-cinque giocatori in maglia rossoblù e trafiggendo infine Skorupski col destro. Dall’Ara gelato, all’intervallo gli uomini di Mihajlovic sono sotto di due reti.
La ripresa, come prevedibile, si apre con i felsinei all’attacco e il Grifone sempre più rintanato in difesa: al 7’ Svanberg ci prova dalla distanza ma alza troppo la mira, mentre al 9’ una botta di Barrow da quasi venti metri chiama Perin all’intervento in due tempi. Sinisa, pur con una panchina estremamente corta, prova a cambiare qualcosa inserendo Dominguez e Skov Olsen per Bani e Orsolini, ottenendo un buon impatto da parte dell’argentino e quasi nulla dal danese, timido e impacciato nei vari duelli con i dirimpettai genoani. Alla mezzora una bella torsione di testa di Svanberg su traversone di Palacio fa gridare al gol, ma la palla esce di poco alla sinistra di Perin, poi al 41’ è Barrow a spaventare il portiere ligure con una velenosa rasoiata da fuori che sfiora di poco il bersaglio. Nel finale questo orrendo sabato pomeriggio assume contorni ancora peggiori, perché al 44’ Denswil tenta un improbabile palleggio all’interno della propria area, lo sbaglia e finisce con l’abbattere Sturaro: è rigore, l’olandese viene espulso e dal dischetto Criscito fa addirittura 3-0.
Tutto troppo brutto e troppo anomalo, conoscendo la qualità e il carattere del gruppo di Mihajlovic: una partita totalmente a sé stante rispetto al resto della stagione, da prendere e gettare nel cestino dei rifiuti, non prima però di averne fatto tesoro. Il Genoa vince di goleada quasi senza sapere come, favorito dai gravi e numerosi errori dei padroni casa, a cominciare dallo scriteriato intervento di Schouten su Behrami. Ci ha messo del suo anche il signor Massa di Imperia, autore di una direzione lacunosa e fastidiosa, ma dinnanzi a tale punteggio tutto potrebbe apparire come un facile alibi a cui aggrapparsi. Il gruppo rossoblù, invece, di alibi non ne ha mai voluti. E mentre una meravigliosa Curva Andrea Costa canta «siamo sempre con voi», la speranza è che da questa batosta Poli e compagni sappiano rialzarsi ancora più forti.
BOLOGNA-GENOA 0-3
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Bani (16’ st Dominguez), Danilo, Denswil; Poli, Schouten; Orsolini (16’ st Skov Olsen), Svanberg (34’ st Juwara), Barrow; Palacio.
A disp.: Da Costa, Sarr, Corbo, Mbaye, Stanzani.
All.: Mihajlovic
GENOA (3-5-2): Perin; Biraschi, Soumaoro, Masiello; Ankersen (1’ st Goldaniga), Behrami, Radovanovic (30’ st Cassata), Sturaro, Criscito; Pandev (13’ pt Pinamonti), Sanabria.
A disp.: Ichazo, Marchetti, Barreca, Zapata C., Eriksson, Jagiello, Destro, Favilli.
All.: Nicola
Arbitro: Massa di Imperia
Ammoniti: 40’ pt Ankersen (G), 8’ st Goldaniga (G), 12’ st Sturaro (G), 20’ st Denswil (B), 36’ st Dominguez (B), 36’ st Soumaoro (G), 40’ st Cassata (G)
Espulsi: 33’ pt Schouten (B), 44’ st Denswil (B) per doppia ammonizione
Marcatori: 29’ pt Soumaoro (G), 44’ pt Sanabria (G), 45’ st rig. Criscito (G)
Recupero: 2’ pt, 4’ st
Note: 21.513 spettatori (di cui 15.375 abbonati)
Simone Minghinelli
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