Bologna, crollo e mezza rinascita a La Spezia: da 0-2 a 2-2 con Dominguez e Barrow, ma al 96′ Musa rovina ancora tutto dal dischetto
Lo Spezia gioca la sua prima storica gara di Serie A allo stadio Picco contro un Bologna desideroso di riscattarsi dalla figuraccia rimediata contro la Roma. Nessuno dei due allenatori rinuncia al proprio modulo di fiducia, ma entrambi effettuano un turnover che, se per Italiano è una scelta, per Mihajlovic è più una necessità. Il serbo sostituisce gli ultimi indisponibili in ordine di tempo, Ravaglia e Mbaye, con Da Costa e Paz, schierando Tomiyasu come terzino sinistro e completando la difesa con De Silvestri. Medel e Dominguez si posizionano in mezzo al campo a sostegno dei quattro giocatori offensivi visti dall’inizio anche contro i giallorossi: seppur con i soliti interpreti, nelle prime battute il pacchetto avanzato felsineo si dispone con Vignato a sinistra, Palacio a destra e Barrow di punta, con il solo Soriano confermato nella sua posizione abituale.
Il primo squillo rossoblù è di Vignato, che al quarto d’ora impegna Provedel con una bella conclusione scoccata dal limite dell’area. Al 10’ è lo Spezia, però, a mettere la testa avanti: Maggiore innesca Gyasi bucando una difesa ospite addormentata, lo spezzino si trova a tu per tu con Da Costa e spalanca la porta a Nzola, che deposita nel sacco il più facile degli 1-0. Il Bologna prova a reagire, Palacio cerca Barrow con un’imbucata verticale simile a quella di Maggiore per Gyasi, ma il gambiano si ritrova in posizione appena più defilata e il suo tentativo di trafiggere Provedel sul palo opposto si spegne di poco a lato. Al 35’ i padroni di casa hanno una chance per raddoppiare ma Estevez, arrivato di corsa a chiudere un cross di Marchizza dalla sinistra, la manda alta a pochi metri dalla porta. Il primo tempo si conclude senza ulteriori emozioni, con gli emiliani che cercano il pareggio senza costrutto e i liguri che difendono il risultato cercando il raddoppio in ripartenza.
Passano appena trenta secondi nella ripresa e Agudelo grazia ancora il BFC centrando un palo clamoroso a due passi dalla porta. I rossoblù arrancano e non riescono a trovare le misure della veste tattica studiata da Sinisa per la ripresa: difesa a tre Danilo-Medel-Paz, centrocampo a quattro con De Silvestri e Tomiyasu ai lati di Soriano e Dominguez, e Vignato a svariare dietro Barrow e Palacio. Al 10’ Svanberg rileva proprio Vignato, si affianca a Dominguez e permette a Soriano di riposizionarsi dietro le punte. Palacio e compagni non riescono nemmeno a rendersi pericolosi, lo Spezia resiste senza problemi e al 18’ centra il 2-0 con il solito Nzola, abile a farsi trovare sul secondo palo e a spingere in porta un tiro-cross di Agudelo. Ma dieci minuti più tardi, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Dominguez riceve palla appena dentro l’area e spedisce il pallone nell’angolino alla destra di Provedel, rimettendo in partita i suoi. All’80’ si vedono poi Baldursson e Poli al posto di Dominguez e Medel, poco dopo Rabbi fa sedere ‘El Trenza’ e i felsinei terminano i cambi a loro disposizione.
A tre giri di lancette dal termine, Gyasi spreca l’occasione d’oro di chiudere la partita arrivando appena in ritardo su un cross basso del solito Nzola. Sembra ormai prossima la seconda sconfitta consecutiva per il Bologna, ma al 47’ Barrow raccoglie un pallone vagante a quaranta metri dalla porta e lascia partire un meraviglioso pallonetto di prima intenzione che scavalca l’estremo difensore avversario, realizzando un gol sensazionale. Già il pareggio, ad essere onesti, sarebbe immeritato, ma gli ospiti hanno persino la clamorosa occasione di portare a casa l’intero bottino, grazie a Rabbi (ottimo il suo ingresso) che tiene in campo un pallone apparentemente perso, lo crossa in area e non trova Soriano, che però viene steso da Erlic: il tempo è scaduto, Giacomelli dopo on field review assegna il rigore e sul dischetto si presenta Barrow, che può diventare l’assoluto eroe della serata ma si fa ipnotizzare per la seconda volta in un mese dal portiere dello Spezia (in Coppa Italia era stato Krapikas a parare), lasciando il punteggio su un 2-2 a dir poco rocambolesco.
Una partita strana e difficile che il Bologna avrebbe meritato di perdere ma ha rischiato addirittura di vincere: è il calcio, bellezza. Testa al Torino, adesso, sperando nel rientro di qualche infortunato che possa aiutare i rossoblù ad arginare la carenza di gioco palesata nelle ultime uscite.
SPEZIA-BOLOGNA 2-2
SPEZIA (4-3-3): Provedel; S. Ferrer, Chabot, Erlic, Marchizza; Estevez (38’ st Ricci), Agoume (36’ st Pobega), Maggiore (28’ st Deiola); Gyasi, Nzola, Agudelo (19’ st Farias).
A disp.: Krapikas, Bastoni S., Ismajli, Terzi, Vignali, Mora, Mastinu, Piccoli.
All.: Italiano
BOLOGNA (4-2-3-1): Da Costa; De Silvestri, Danilo, Paz, Tomiyasu; Medel (36’ st Poli), Dominguez (36’ st Baldursson); Palacio (39’ st Rabbi), Soriano, Vignato (10’ st Svanberg); Barrow.
A disp.: Ravaglia F., Calabresi, Denswil, Dijks, Khailoti, Kingsley, Pagliuca, Vergani.
All.: Mihajlovic
Arbitro: Giacomelli di Trieste
Ammoniti: 16’ pt Marchizza (S), 25’ pt Tomiyasu (B), 37’ pt Gyasi (S), 4’ st Agoume (S), 40’ st Chabot (S), 48’ st Erlic (S)
Espulsi: –
Marcatori: 19’ pt, 18’ st Nzola (S), 27’ st Dominguez (B), 47’ st Barrow (B)
Recupero: 1’ pt, 6’ st
Note: al 51’ st Provedel (S) para un rigore a Barrow (B)
Fabio Cassanelli
© Riproduzione Riservata
Foto: Imago Images