Bologna, doppia rimonta ma niente decimo posto: De Silvestri e Palacio riprendono Faraoni e Kalinic, 2-2 a Verona
La penultima giornata della Serie A 2020-2021 si chiude al Bentegodi con la sfida tra Verona e Bologna, due squadre senza veri e propri obiettivi che di fatto si ritrovano a contendersi il decimo posto e dunque la parte sinistra della classifica. Juric, squalificato e sostituito in panchina del vice Paro, opta per un 3-4-2-1 con Dimarco basso nei tre in difesa, l’ex Bessa al fianco di Zaccagni sulla trequarti e Kalinic di punta. Sul versante opposto Mihajlovic, con ben sei giocatori diffidati, prosegue nel solco del 4-2-3-1 con Ravaglia confermato fra i pali, Tomiyasu centrale al posto dell’acciaccato Danilo, Soriano in mediana vicino a Schouten e Vignato trequartista alle spalle di Palacio.
Match intenso fin dalle prime battute e padroni di casa in vantaggio già al 2’: azione da corner, volée sbilenca di Gunter e zampata stoccata di Faraoni da sottomisura che non lascia scampo a Ravaglia. I rossoblù, colpiti a freddo, reagiscono subito e sia al 6’ che al 12’ Pandur deve superarsi per neutralizzare le conclusioni ravvicinate di Palacio e Sansone, poi al 15’ è Dimarco a spaventare Ravaglia con un beffardo tiro-cross che termina alto di poco. Al 18’ un’incomprensione fra il portiere felsineo e Tomiyasu su un retropassaggio genera una pericolosa punizione a due in area, ma la botta di Zaccagni si stampa sulla barriera, quindi al 20’ Kalinic ci prova in diagonale ma trova il corpo di Schouten.
Ritmi decisamente elevati per essere una gara di fine stagione, con continui ribaltamenti di fronte e occasioni da ambo le parti anche nell’ultimo quarto d’ora. Al 32’, sugli sviluppi di un calcio piazzato, il Bologna perviene al pareggio: spizzata di Soumaoro per Soriano sul secondo palo, immediato traversone basso nel mezzo del numero 21 e tap-in a porta sguarnita di De Silvestri. A quel punto è l’Hellas a reagire e ad insidiarsi nella metà campo avversaria per diversi minuti, e al 40’ Kalinic colpisce una clamorosa traversa di testa su cross di Lazovic. Si va così al riposo sull’1-1, risultato nel complesso giusto per quanto visto in campo.
La ripresa si apre con una rasoiata di Sansone dal limite fuori di un soffio, ma da lì in avanti è quasi solo Verona, che all’8’ torna nuovamente avanti: discesa sulla fascia sinistra di Lazovic, suggerimento teso al centro e zampata di Kalinic ad anticipare Tomiyasu e trafiggere sul suo palo Ravaglia, entrambi non impeccabili. La risposta degli ospiti è quasi tutta in un mancino a giro di Palacio al 14’ bloccato senza troppi affanni da Pandur, mentre al 23’ i gialloblù non riescono a sfruttare una velenosa mischia generatasi a pochi metri da Ravaglia. Mihajlovic cambia allora qualcosa inserendo prima Barrow e poi Orsolini, e al 25’ un bello spunto personale del gambiano si chiude con un destro a lato.
Tra le fila scaligere dentro invece Lasagna, che al 31’ lascia partire una gran staffilata dai venti metri e sfiora la traversa, mettendo ulteriori brividi ad un BFC che sembra davvero sulle gambe. Nella squadra di Sinisa c’è però un ragazzino di 39 anni che non ha nessuna intenzione di arrendersi, e al 37’ su traversone al bacio di Skov Olsen impatta perfettamente la sfera in spaccata e realizza il 2-2: manco a dirlo, di cognome fa Palacio. Il gol rivitalizza i felsinei, che a ridosso del triplice fischio ci provano con lo stesso Olsen, efficace nel dribbling ma non altrettanto nel tiro, e Soumaoro, che si avvita in area su punizione di Barrow ma non trova il bersaglio.
Proprio al 45’ il Bologna e la Serie A salutano il debutto dell’attaccante classe 2004 Raimondo, anche lui proveniente dalla formazione Under 17, mentre sulla partita scendono i titoli di coda. I rossoblù mantengono il vantaggio nello scontro diretto col Verona ma falliscono l’aggancio in classifica, che potrebbe avvenire nell’ultimo turno in caso di vittoria sulla Juventus (al Dall’Ara manca da 23 anni) e contemporanea sconfitta dell’Hellas a Napoli. Difficile, anche alla luce delle squalifiche di Dijks e Soriano, ma non impossibile. Non basterebbe per risollevare di netto una stagione abbastanza modesta sul piano dei risultati, ma sarebbe senza dubbio un finale col botto.
HELLAS VERONA-BOLOGNA 2-2
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Pandur; Ceccherini, Gunter (29’ st Dawidowicz), Dimarco; Faraoni, Barak (6’ st M. Veloso), Ilic, Lazovic; Bessa (41’ st Tameze), Zaccagni (41’ st Salcedo); Kalinic (29’ st Lasagna).
A disp.: Berardi, Silvestri, Cetin, Lovato, Ruegg, Sturaro, Tameze, Colley E., Salcedo.
All.: Juric (Paro in panchina)
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia F.; De Silvestri, Soumaoro, Tomiyasu, Dijks (29’ st Orsolini); Schouten (45’ st Poli), Soriano; Skov Olsen, Vignato (45’ st Juwara), Sansone (17’ st Barrow); Palacio (45’ st Raimondo).
A disp.: Skorupski, Antov, Faragò, Mbaye, Baldursson, Medel, Urbanski.
All.: Mihajlovic
Arbitro: Marchetti di Ostia
Ammoniti: 41’ pt Gunter (V), 4’ st Barak (V), 7’ st Dijks (B), 11’ st Schouten (B), 24’ st Soriano (B), 28’ st Kalinic (V)
Espulsi: –
Marcatori: 2’ pt Faraoni (V), 32’ pt De Silvestri (B), 8’ st Kalinic (V), 37’ st Palacio (B)
Recupero: 0’ pt, 4’ st
Simone Minghinelli
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