Al ritorno in campo dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, il Bologna è atteso al Dall’Ara dalla più classica delle partite trappola: di fronte, con tutto da guadagnare, c’è il fanalino di coda Salernitana, arrivata con Colantuono al quarto allenatore stagionale. Motta perde Beukema per un problema muscolare ma recupera almeno per la panchina Zirkzee, e all’interno di un 4-2-3-1 effettua un moderato turnover: Ravaglia in porta, Lykogiannis terzino sinistro, Aebischer al fianco di Freuler in mediana e Odgaard di punta, supportato sulle ali da Orsolini e Saelemaekers. Sul versante opposto out Ochoa, Fazio, Gyomber, Kastanos, oltre all’emarginato Dia, e largo ad un 4-4-1-1 con Maggiore e Basic interni, Tchaouna e Bradaric sulle fasce e Candreva alle spalle di Simy.
I rossoblù prendono subito il controllo delle operazioni e al 5’ Saelemaekers serve benissimo a rimorchio Orsolini, che spreca una sorta di rigore in movimento calciando alle stelle. L’appuntamento con il gol, per il numero 7, è comunque solo rimandato: al 14’ ‘Orso’ controlla un lungo lancio di Calafiori, rientra sul suo sinistro e lascia partire un fantastico tiro a rientrare che non dà scampo a Costil. Lo stesso attaccante, al 16’, sbaglia un comodo retropassaggio, Calafiori non riesce ad intervenire e Simy è libero di calciare in porta, trovando la sicura opposizione di Ravaglia. Qualche brivido anche al 24’, quando lo stesso Simy funge da terzo incomodo su un disimpegno gestito dallo stesso Ravaglia e Lucumí, poi al 26’ Lykogiannis ci prova su punizione e non va lontano dal bersaglio. Campani ben messi in campo e molto ordinati ma felsinei aggressivi, lucidi e padroni della situazione, e al 37’ Manolas deve metterci letteralmente la faccia per neutralizzare un piattone di Ferguson diretto in rete. C’è aria di raddoppio, e allora sale in cattedra Saelemaekers, che al 44’ si sposta la sfera sul destro e scarica un missile che si insacca all’incrocio dei pali: 2-0, stadio in delirio e intervallo sereno.
Ad inizio ripresa il copione del match non cambia di una virgola, e al 6’ una pregevole combinazione Calafiori-Aebischer apre la strada a Ferguson, la cui botta viene murata dalla difesa. Sempre lo scozzese, all’11’, viene arginato dalla retroguardia granata, quindi sul capovolgimento di fronte, Tchaouna sfiora il palo lontano con una velenosa rasoiata. Colantuono cambia Pierozzi e Maggiore con Sambia e Coulibaly, Motta risponde inserendo Ndoye e Zirkzee per Orsolini e Odgaard, e proprio i due nuovi entrati al 21’ vanno vicini al tris: numero dell’olandese, palla in mezzo e lo svizzero in spaccata non ci arriva per centimetri. Ancora Joshua al 31’ scherza con Manolas e vede poi il suo promettente mancino contrato da Pirola. La Salernitana si fa viva in avanti al 35’, con Simy che imbuca bene per Candreva e Ravaglia bravissimo a fermare in due tempi l’incursione dell’ex Lazio e Inter, quindi tra una sostituzione e l’altra (ecco Fabbian, Urbanski e capitan De Silvestri) si arriva serenamente agli ultimi minuti di gara. C’è però tempo per un’altra azione capolavoro dei ragazzi di Thiago, che al 47’ calano il tris: ‘sciabolata tesa’ di Aebischer verso Lykogiannis, uno-due del greco con Saelemaekers che gli restituisce la sfera di tacco e destro all’angolino del laterale, che mette la classica ciliegina sulla torta e corona l’ennesimo pomeriggio magnifico.
Il gol del definitivo 3-0 è una sorta di manifesto del Bologna 2023-2024, che gioca un calcio paradisiaco, pressoché privo di difetti, dove tutti sono coinvolti e diventano di volta in volta protagonisti. Vittoria numero 16 del campionato rossoblù, tredicesimo clean sheet e classifica che si fa sempre più bella, con la zona Champions consolidata in attesa di Lecce-Roma e il terzo posto della Juventus a soli due punti (59 a 57). Canta e applaude lo stadio Dall’Ara, che ogni volta riceve e nel contempo regala emozioni nuove, come in una meravigliosa favola di cui, pagina dopo pagina, si inizia a intravedere il lieto fine.
BOLOGNA-SALERNITANA 3-0
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; Posch (38’ st De Silvestri), Lucumí, Calafiori, Lykogiannis; Aebischer, Freuler (29’ st Urbanski); Orsolini (18’ st Ndoye), Ferguson (29’ st Fabbian), Saelemaekers; Odgaard (18’ st Zirkzee).
A disp.: Bagnolini, Skorupski, Corazza, Ilic, Kristiansen, El Azzouzi, Moro, Castro, Karlsson.
All.: Motta
SALERNITANA (4-4-2): Costil; Pierozzi (15’ st Sambia), Manolas (38’ st Boateng), Pirola, Pellegrino (21’ st Vignato); Tchaouna, Maggiore (15’ st Coulibaly), Basic (21’ st Legowski), Bradaric; Candreva; Simy.
A disp.: Fiorillo, Salvati, Ferrari, Pasalidis, Zanoli, Gomis, Martegani, Ikwuemesi, Weissman.
All.: Colantuono
Arbitro: Feliciani di Teramo
Ammoniti: 16’ pt Pierozzi (S), 46’ pt Candreva (S), 32’ st Tchaouna (S)
Espulsi: –
Marcatori: 14’ pt Orsolini (B), 44’ pt Saelemaekers (B), 47’ st Lykogiannis (B)
Recupero: 3’ pt, 4’ st
Note: 27.255 spettatori (di cui 14.271 abbonati)
Simone Minghinelli
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Foto: Getty Images (via OneFootball)