Bologna, la svolta arriva ancora a Monza: rossoblù corsari con Urbanski e super Castro, è la prima vittoria stagionale
Tra i dubbi del campionato e qualche certezza ritrovata all’esordio in Champions League, il Bologna si presenta a Monza in cerca della prima vittoria stagionale, identico obiettivo degli avversari di turno, pure loro nella parte bassa della graduatoria a quota 3 punti. Nesta, reduce dal prestigioso pareggio contro l’Inter, prosegue nel solco del 3-4-2-1 con Bianco e Pessina in mediana, Dany Mota e Maldini sulla trequarti e il gigante Djuric unica punta. Italiano risponde applicando un sostanzioso turnover rispetto allo 0-0 di mercoledì contro lo Shakhtar Donetsk, disegnando un 4-3-3 con Ravaglia in porta, capitan De Silvestri, Casale, Lucumí e Lykogiannis in difesa, Urbanski, Freuler ed Aebischer a centrocampo e un tridente offensivo formato da Odgaard, Castro e Ndoye.
Davanti a quasi 1.500 tifosi arrivati dal capoluogo emiliano, i rossoblù partono bene e al 4’ Ndoye ci prova da posizione defilata scaldando i guantoni a Turati. A quel punto salgono però in cattedra i brianzoli: al 13’ colpo di testa di Pedro Pereira, lasciato liberissimo in area, e mezzo miracolo di Ravaglia per alzare la traiettoria in corner, poi al 14’ bello spunto in velocità di bianco e tiro a giro che sfiora il palo lontano. Passato il doppio spavento, il BFC rimette la testa fuori dal guscio e fra il 20’ (conclusione sbilenca di Odgaard) e il 22’ (volée di Aebischer murata col corpo da Pablo Marí) crea i presupposti per il gol che arriva al 24’: perfetto cross dalla sinistra di Lykogiannis e incornata vincente di Urbanski, alla prima rete in Serie A.
Lo stesso polacco classe 2004, il migliore in campo, al 31’ sfiora il raddoppio con una gran giocata (controllo e mancino a lato di un soffio senza far rimbalzare la palla), quindi al 36’ Castro si invola di forza verso la porta biancorossa ma la sua staffilata in corsa viene bloccata da Turati. Adesso i felsinei meriterebbero il doppio vantaggio, a maggior ragione dato che al 39’ l’ennesima iniziativa di Ndoye si chiude con una rasoiata a centimetri dal palo, ma al 43’ come un fulmine a ciel sereno segna il Monza: lancio di Mota per Maldini, cattivo movimento della retroguardia ospite e sfera che perviene al figlio d’arte, sinistro non trattenuto da Ravaglia (fin lì sicurissimo) e tap-in di Djuric. E così si va al riposo sull’1-1.
Il secondo tempo si apre con Beukema al posto di Casale (problema muscolare) e la squadra di Italiano ancora molto pericolosa: botta di Castro e altra respinta tutt’altro che semplice di Turati. Due minuti più tardi gli uomini di Nesta rispondono con un velenoso fendente del solito vivacissimo Bianco, ma all’11’ è di nuovo il portiere biancorosso a dover lavorare su un tentativo dalla media distanza di Ndoye. Sempre lo svizzero, inesauribile, al 29’ si apre bene lo spazio per il tiro in area ma sul più bello calcia debolmente, il tutto mentre i due allenatori effettuano diversi cambi: da un lato dentro Caprari e Forson (e in seguito Bondo, Maric e D’Ambrosio), dall’altro ecco Iling-Junior, Moro e Posch.
Serve una scintilla per andarsi a prendere il bottino pieno, e quella scintilla la accende Castro, che al 35’ controlla il pallone a venti metri dalla porta avversaria e senza pensarci troppo lascia partire un missile che si incastra quasi nel sette, senza dare scampo a Turati. È il gol, anzi il golazo della liberazione rossoblù, con tutta la squadra a festeggiare sotto il settore ospiti e poi a stringere i denti (oltre a sprecare un paio di invitanti ripartenze) per portare a casa un successo che vale oro e che sperabilmente può rappresentare la svolta per Italiano e i suoi ragazzi, come accadde al Bologna guidato da Motta proprio all’U-Power Stadium e con identico punteggio il 31 ottobre 2022. Non c’è da esaltarsi, perché a fronte di alcuni passi avanti restano vari aspetti da aggiustare, ma in vista di Atalanta e Liverpool e con una classifica meno avvilente si può tirare un dolce e meritato sospiro di sollievo.
MONZA-BOLOGNA 1-2
MONZA (3-4-2-1): Turati; Izzo (35’ st Bondo), P. Marí, Carboni; P. Pereira (43’ st D’Ambrosio), Bianco, Pessina, Kyriakopoulos; D. Mota (26’ st Caprari), Maldini (26’ st Forson); Djuric (37’ st Maric).
A disp.: Mazza, Pizzignacco, Postiglione, Scaramelli, Valoti.
All.: Nesta
BOLOGNA (4-3-3): Ravaglia; De Silvestri (33’ st Posch), Casale (1’ st Beukema), Lucumí, Lykogiannis; Urbanski (33’ st Moro), Freuler, Aebischer; Odgaard (26’ st Iling-Junior), Castro, Ndoye.
A disp.: Bagnolini, Skorupski, Corazza, Erlic, Miranda, Fabbian, Dallinga, Dominguez, Karlsson, Orsolini.
All.: Italiano
Arbitro: Massa di Imperia
Ammoniti: 18’ pt Carboni (M), 42’ pt Izzo (M), 7’ st Lucumí (B), 40’ st P. Marí (M), 40’ st Castro (B)
Espulsi: –
Marcatori: 24’ pt Urbanski (B), 43’ pt Djuric (M), 35’ st Castro (B)
Recupero: 1’ pt, 4’ st
Simone Minghinelli
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Foto: Getty Images (via OneFootball)