Bologna-Napoli sembra un match da scudetto: 1-1 con fantastica prova in crescendo dei rossoblù, mago Ndoye risponde ad Anguissa

Bologna-Napoli sembra un match da scudetto: 1-1 con fantastica prova in crescendo dei rossoblù, mago Ndoye risponde ad Anguissa

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La 31^ giornata di Serie A, un turno ricco di scontri diretti a tutti i livelli, si chiude in un Dall’Ara stracolmo e vestito a festa con la super sfida tra Bologna e Napoli, con lotta scudetto e corsa Champions che si intrecciano e promettono spettacolo. Italiano, eletto miglior allenatore del mese di marzo dalla Lega Serie A, recupera Castro almeno per la panchina ma perde capitan Ferguson in fase di riscaldamento: nell’ormai consueto 4-2-3-1 ci sono Aebischer in mediana al fianco del connazionale Freuler e Dallinga di punta, con Orsolini, Odgaard e Ndoye confermatissimi alle spalle dell’olandese. Dall’altra parte Conte, squalificato e sostituito in panchina dal fido Stellini, deve rinunciare in extremis a Meret (influenza) e Buongiorno (noie muscolari) e si schiera in maniera speculare, con Scuffet in porta, Rrahmani e Juan Jesus al centro della difesa, il rientrante McTominay sulla trequarti e Lukaku in avanti.
Il primo quarto d’ora di gara, seppur giocato su buoni ritmi, non regala occasioni degne di nota ma solo qualche sortita offensiva spenta sul nascere. Si arriva così al 18′, quando una fiammata partenopea sblocca il punteggio: Lucumí fallisce l’anticipo alto su Anguissa e il camerunese si invola verso la porta avversaria liberandosi col fisico di Holm, inducendo Miranda ad un retropassaggio corto e superando infine Skorupski in uscita per poi depositare la sfera nella porta sguarnita. I rossoblù non riescono a reagire subito e al 25′ perdono per infortunio anche Skorupski, che proprio nell’occasione del gol si era procurato un problema all’adduttore destro: dentro Ravaglia, che al 33′ si mette in luce con una deviazione non semplice su un piattone dal limite di McTominay. Il secondo portiere felsineo è però ancora più bravo al 41′, accompagnando un dribbling di Politano e gettandosi come un felino sulla palla al momento del tiro, negandogli di fatto il raddoppio. E allora nel recupero ci prova Aebischer a suonare la carica, ma il suo destro dai venti metri su appoggio di Holm (il migliore fra i padroni di casa) termina di poco alto: al riposo è 0-1.
Durante l’intervallo Italiano tocca evidentemente le corde giuste, perché nelle ripresa è tutto un altro BFC. Il solito BFC. Si comincia al 4′ con un’incornata debole di Dallinga su angolo di Miranda, quindi al 13′ lo stesso spagnolo disegna un’altra splendida traiettoria dalla bandierina che viene prolungata da Lucumí e solo sfiorata da Dallinga, prima che Olivera muri il tap-in da sottomisura di Orsolini. Al 15′ ancora ‘Orso’ sale in cattedra con un mancino volante che sibila non lontano dall’incrocio dei pali, ma è al 19′ che i rossoblù confezionano la perla della serata: filtrante di Miranda in stile Xavi per Odgaard, traversone basso di prima intenzione del danese e colpo di tacco di Ndoye che ‘bacia’ la traversa e si adagia in rete. Che meraviglia! Ma non è finita, anzi, è appena cominciata. È un forcing asfissiante, quello di Freuler e compagni, e il Napoli rischia più volte di capitolare: al 30′ nessuno riesce ad intervenire su un invitante cross di Odgaard, al 35′ Meret smanaccia una velenosa punizione di Miranda, e soprattutto al 45′ Holm salta più in alto di tutti sull’ennesimo corner al bacio dell’ex Betis (partita sontuosa, la sua) e chiama Scuffet al miracolo, col neo entrato Castro che poi non riesce a spingere nel sacco il pallone del 2-1.
Dovrebbero vincere i felsinei, spinti da uno stadio estatico e con in campo anche Cambiaghi, Dominguez e Fabbian, che mantengono inalterata la verve generale e mandano ancora più in ambasce gli uomini di Conte. E invece rischiano, proprio all’ultimo secondo, rischiano addirittura una sconfitta beffarda: punizione di Raspadori ribattuta dalla barriera, altro tiro dell’attaccante azzurro sporcato da Olivera e parata molto difficile di Ravaglia, infine Rrahmani angola troppo la mira e fallisce una ghiotta chance per mandare il Napoli a -1 dalla capolista Inter. Il match si conclude così 1-1 e senza dubbio sono gli ospiti a dover essere maggiormente soddisfatti del risultato, avendo visto varie volte il baratro davanti a sé nonostante il vantaggio firmato Anguissa e un primo tempo di buon livello sul piano dell’intensità, dell’attenzione e della compattezza. Per il Bologna una prestazione in costante crescendo e una ripresa da manuale del calcio che avrebbe meritato un esito diverso, quello più felice. Ma il Dall’Ara è comunque felice e ne ha ben donde, avendo assistito ad un altro spettacolo strepitoso messo in scena da una squadra per la quale è ormai difficile trovare aggettivi: le parole lasciano spazio all’orgoglio, unito alla consapevolezza che continuando così saranno le avversarie, anche le più quotate, a dover temere il calendario che le opporrà al BFC, non il contrario.

BOLOGNA-NAPOLI 1-1

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski (25′ pt Ravaglia); Holm, Beukema, Lucumí, Miranda; Freuler, Aebischer; Ndoye (42′ st Dominguez), Odgaard (42′ st Fabbian), Orsolini (32′ st Cambiaghi); Dallinga (32′ st Castro).
A disp.: Bagnolini, Casale, De Silvestri, Erlic, Lykogiannis, El Azzouzi, Ferguson, Moro, Pobega, Pedrola.
All.: Italiano

NAPOLI (4-2-3-1): Scuffet; Di Lorenzo, Rrahmani, J. Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka; Politano (47′ st Ngonge), McTominay (25′ st Gilmour), Neres (29′ st Raspadori); Lukaku.
A disp.: Meret, Turi, Buongiorno, Mazzocchi, R. Marin, Billing, Hasa, Okafor, Simeone.
All.: Conte (Stellini in panchina)

Arbitro: Massa di Imperia
Ammoniti: 15′ st Di Lorenzo (B), 34′ st Olivera (N), 44′ st Anguissa (N), 48′ st Aebischer (B)
Espulsi:
Marcatori: 18′ pt Anguissa (N), 19′ st Ndoye (B)
Recupero: 3′ pt, 4′ st
Note: 31.974 spettatori

Simone Minghinelli

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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)