Bologna quasi perfetto per un tempo, poi rosso a Svanberg e assedio Udinese: rossoblù stoici fino in fondo, ma al 92′ Arslan fa 2-2
Una ghiotta occasione per avvicinarsi alla parte sinistra della classifica, tenendo però sempre d’occhio la zona calda, non così distante: al Dall’Ara, nel giorno dell’Epifania, va in scena Bologna-Udinese, sfida storicamente equilibrata e combattuta. Mihajlovic, reduce da quattro pareggi, perde anche De Silvestri (infortunio), Dominguez (squalifica) e Ravaglia (febbre), e disegna il consueto 4-2-3-1 con Tomiyasu terzino destro, Paz centrale di difesa insieme a Danilo, Svanberg in mediana e l’intoccabile Palacio di punta. Sul versante opposto l’ex Gotti, orfano di Deulofeu, Jajalo, Nuytinck, Okaka e Pussetto, prosegue nel solco del 3-5-2 affidando le chiavi del centrocampo a Walace, con De Paul e Pereyra mezzali e il tandem Lasagna-Forestieri in attacco.
Le prime battute sono di marca friulana: al 7’ Pereyra sfiora l’incrocio dal limite e all’8’ De Paul chiama Da Costa alla smanacciata in corner con un velenoso tiro-cross. La risposta dei felsinei arriva tra il 12’ e il 15’ con una conclusione di Barrow e una di Svanberg bloccate da Musso, e infine con una volée di Orsolini su splendido lancio dello svedese che non inquadra il bersaglio. Il gol inizia a palesarsi nell’aria e arriva puntuale al 19’: perfetta traiettoria di Orsolini su punizione, inserimento di Tomiyasu e colpo di testa vincente per l’1-0. Una volta in vantaggio, il Bologna inizia a giocare in maniera ancora più sciolta, rendendosi pericoloso al 22’ con Palacio e al 23’ con Orsolini, entrambi murati dalla difesa ospite.
La situazione appare tranquilla, ma al 34’ ecco il classico fulmine a ciel sereno: discesa sulla sinistra di Lasagna senza che Paz riesca ad opporsi, traversone basso nel mezzo su cui De Paul arriva prima di Dijks, piattone dell’argentino respinto malissimo da Da Costa e tap-in di Pereyra che vale il pareggio. I rossoblù, però, non si perdono d’animo, riportandosi subito in avanti e spaventando gli avversari con un tiro a giro dalla distanza di Svanberg deviata sul fondo da Musso al 37’ e una zuccata di Palacio salvata quasi sulla linea da Stryger Larsen al 38’. Anche stavolta la rete sembra vicina e al 40’ ci pensa Svanberg a riportare avanti i suoi: grande spunto di Palacio sulla destra, traversone al centro, appoggio di Barrow e botta sotto la traversa del numero 32. Al 43’ Da Costa ferma poi Lasagna lanciato in campo aperto rischiando di toccare la sfera di mano fuori area, ma il suo tempismo è impeccabile e si va così al riposo sul 2-1.
Neanche il tempo di rimettere piede sul rettangolo verde che Svanberg, già ammonito, perde un brutto pallone sulla propria trequarti e per recuperarlo colpisce da tergo Nestorovski, guadagnandosi la doccia anticipata e facendo di fatto iniziare un’altra partita. L’Udinese prende possesso della situazione e comincia a tambureggiare nella metà campo felsinea, mentre Palacio e compagni si rintanano tutti a protezione dell’area, sventando un assalto dopo l’altro: al 13’ staffilata di De Paul controllata da Da Costa, al 14’ salvataggio alla disperata di Tomiyasu su Lasagna, quindi al 19’, 22’ e 25’ ancora i guantoni del portiere brasiliano a dire di no al solito De Paul, Nestorovski e Pereyra. Mihajlovic, vedendo la squadra sì combattiva ma totalmente schiacciata, prova a cambiare qualcosa inserendo Calabresi (incredibile!) e delineando una sorta di 5-3-1, ma lo scenario non muta di una virgola.
Tomiyasu, Danilo, Paz e Dijks sono encomiabili in ogni singolo intervento, ma gli uomini di Gotti arrivano da tutte le parti e al 29’ solo il palo salva Da Costa su una magnifica conclusione di Mandragora (che aveva sostituito Walace) dai sedici metri. Dentro allora anche Hickey, Poli, Vignato e infine Rabbi, che indossano l’elmetto e si uniscono alla battaglia, resa ancora più ostica dai continui fischi in una sola direzione dell’arbitro Ayroldi, a tratti irritante. Quando al 45’ un invitante traversone rasoterra di Ouwejan non viene raccolto da nessuno all’altezza del dischetto, i contorni della vittoria cominciano a comparire all’orizzonte, ma i minuti di recupero sono cinque e la sfortuna, maledetta, è sempre in agguato. E infatti al 47’, sull’ennesima folata friulana, Arslan non viene contrastato a dovere e trova il varco giusto per battere a rete, trovando la deviazione decisiva di Hickey e trafiggendo Da Costa.
Durante gli ultimi giri di lancette i bianconeri rischiano addirittura di portarsi a casa i tre punti, ma il Bologna non crolla completamente e si tiene stretto quantomeno il pareggio. Un risultato che può essere visto da due angolazioni: amaro per le modalità con cui è maturato (primo tempo ottimo ma sporcato da un gol regalato agli avversari, ripresa condizionata dall’inferiorità numerica, resistenza ai limiti del commovente e 2-2 incassato solo per una deviazione beffarda), soddisfacente per come si era messa (nel secondo tempo l’Udinese ha creato l’inverosimile e avrebbe potuto vincere). La classifica non cambia più di tanto, se per il fatto di allontanarsi leggermente sia dal decimo che dal diciottesimo posto, ma la sensazione è che i rossoblù si trovino nel bel mezzo di una stagione balorda in cui, se qualcosa può andare storto, lo farà sicuramente. Ha ragione Sinisa: intanto pensiamo a fare 40 punti, poi si vedrà.
BOLOGNA-UDINESE 2-2
BOLOGNA (4-2-3-1): Da Costa; Tomiyasu, Danilo, Paz, Dijks (31’ st Hickey); Schouten (31’ st Poli), Svanberg; Orsolini (31’ st Vignato), Soriano, Barrow (26’ st Calabresi); Palacio (39’ st Rabbi).
A disp.: Breza, Arnofoli, Khailoti, Baldursson, Kingsley, Skov Olsen, Vergani.
All.: Mihajlovic
UDINESE (3-5-2): Musso; R. Becao, Bonifazi, Samir (32’ st Ouwejan); Stryger Larsen (32’ st Molina N.), De Paul, Walace (14’ st Mandragora), Pereyra, Zeegelaar (14’ st Arslan); Lasagna, Forestieri (33’ pt Nestorovski).
A disp.: Gasparini, Scuffet, De Maio, Ter Avest, Makengo, Palumbo, Rigo.
All.: Gotti
Arbitro: Ayroldi di Molfetta
Ammoniti: 21’ pt Walace (U), 26’ pt Samir (U), 36’ pt Svanberg (B), 15’ st Schouten (B), 33’ st Lasagna (U), 41’ st Da Costa (B)
Espulsi: 2’ st Svanberg (B) per doppia ammonizione
Marcatori: 19’ pt Tomiyasu (B), 34’ pt Pereyra (U), 40’ pt Svanberg (B)
Recupero: 1’ pt, 5’ st
Simone Minghinelli
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