Al Dall’Ara, nel terzultimo turno di Serie A, si affrontano Bologna e Genoa: ai rossoblù di casa basta un punto per essere matematicamente salvi senza doversi preoccupare del risultato del Benevento, e anche gli ospiti non disdegnerebbero un punto che potrebbe portarli a quota 37. Mihajlovic rilancia Ravaglia dal primo minuto e schiera in difesa Tomiyasu, Danilo, Soumaoro e Dijks, in mediana agiscono Schouten e Svanberg e sulla trequarti Orsolini, Soriano e Barrow supportano il centravanti Palacio. L’ex Ballardini punta invece su un attacco pesante composto da Pandev dietro a Shomurodov e Scamacca, un centrocampo robusto con Behrami, Badelj e Strootman e una retroguardia a quattro formata da Zappacosta, Goldaniga, Zapata e Masiello a proteggere la porta di Perin.
Il primo squillo è di Shomurodov, che al 5′ si smarca bene appena dentro l’area e ha il tempo per piazzarla, ma strozza troppo il tiro e Ravaglia blocca a terra senza problemi. Tre minuti più tardi è Svanberg a raccogliere un pallone sulla trequarti, entrare in area di rigore e provare a sorprendere Perin calciando di punta, ma l’estremo difensore genoano non si fa sorprendere. Al 10′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Tomiyasu colpisce a botta sicura a pochi metri dallo specchio, ma Masiello si immola e devia il pallone sul fondo. Di lì a poco un altro ribaltamento di fronte porta al vantaggio ligure, con Zappacosta che si accentra dalla corsia sinistra e lascia partire un tiro a giro leggermente deviato da Tomiyasu che trafigge un incolpevole Ravaglia.
Il Bologna non ci sta e si riversa nella trequarti avversaria, al 18′ Orsolini impegna Perin con un bel colpo di testa ma gli ospiti si salvano. Lo stesso Orsolini, al 23′, arriva a tu per tu col portiere avversario grazie aduna bellissima imbeccata di Soriano, ma Zappacosta è abile e sbilanciarlo e il tiro dell’esterno bolognese viene deviato in corner da Perin. Palacio e Barrow hanno poi due occasioni in rapida successione, ma entrambi difettano di precisione e, nonostante il dominio, il BFC non riesce a riacciuffare il Genoa. Alla mezz’ora Scamacca spreca un’incredibile chance per il raddoppio: complice uno scivolone di Soumaoro, l’attaccante ha la possibilità di fronteggiare Ravaglia nella sua area e tenta di batterlo con un pallonetto, ma non centra la porta. Ci riprova allora Tomiyasu, stavolta da lontano, ma Perin è bravo a bloccare il suo rasoterra mancino ben indirizzato. Nel finale i felsinei continuano ad affacciarsi con continuità sulla trequarti ospite, ma senza creare reali pericoli e tornando così negli spogliatoi sotto 1-0.
La prima emozione della ripresa è un bellissimo tiro al volo scoccato dal limite dell’area da Soriano, ma la palla accarezza il palo e si spegne contro i tabelloni pubblicitari. Al 15′, però, Danilo schiaffeggia la sfera sugli sviluppi un calcio d’angolo avversario e provoca un incredibile rigore, Scamacca si presenta sul dischetto e non sbaglia: in maniera assolutamente immeritata, il Genoa trova il 2-0 e intravede la salvezza. Entrano allora Vignato e Skov Olsen per Dijks e Orsolini, il Bologna prova a reagire ma non ha più la verve della prima mezzora. Mihajlovic si gioca pure la carta Sansone, ma Palacio e compagni non sembrano più in grado di graffiare e la partita si avvia verso la conclusione.
All’80’ la possibilità di riaprire la gara capita sui piedi di Skov Olsen, imbeccato alla perfezione da Schouten, ma il danese colpisce pianissimo e di fatto passa il pallone al portiere avversario. Due minuti più tardi Ravaglia evita un passivo ancora più pesante smanacciando in corner una conclusione di Zajc, blindando definitivamente un risultato tanto ingiusto quanto amaro. Unica nota positiva degli ultimi minuti è l’esordio di Urbanski (classe 2004) e Amey (classe 2005), col secondo che diventa il più giovane esordiente della storia del massimo campionato italiano: benvenuti nel calcio dei grandi, ragazzi. Il Bologna è comunque matematicamente salvo grazie alla contemporanea sconfitta del Benevento a Bergamo, ma complice questo k.o. non potrà battere il record di punti dell’era Saputo (47) e soprattutto non riesce a perdere la spiacevole abitudine di concludere le sue stagioni nel grigiore più assoluto.
BOLOGNA-GENOA 0-2
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia F.; Tomiyasu, Danilo, Tomiyasu (44′ st Amey), Dijks (17′ st Vignato); Schouten, Svanberg (24′ st Sansone); Orsolini (17′ st Skov Olsen), Soriano (44′ st Urbanski), Barrow; Palacio.
A disp.: Skorupski, Antov, De Silvestri, Faragò, Mbaye, Baldursson, Poli.
All.: Mihajlovic
GENOA (4-3-1-2): Perin; Goldaniga, Zapata C., Masiello, Zappacosta; Behrami (24′ st Radovanovic), Badelj, Strootman (36′ st Cassata); Pandev (24′ st Zajc); Shomurodov, Scamacca (36′ st Pjaca).
A disp.: Marchetti, Paleari, Ghiglione, Onguené, Melegoni, Rovella, Destro, Portanova.
All.: Ballardini
Arbitro: Fourneau di Roma
Ammoniti: 1′ pt Zapata C. (G), 1′ st Shomurodov (G), 19′ st Rovella (G), 22′ st Schouten (B)
Espulsi: –
Marcatori: 13′ pt Zappacosta (B), 16′ st rig. Scamacca (G)
Recupero: 2′ pt, 3′ st
Fabio Cassanelli
© Riproduzione Riservata
Foto: Imago Images