Bologna, tutto molto brutto: rossoblù impalpabili all’Olimpico, la Lazio passeggia 3-0 con Immobile e doppio Zaccagni
Lazio in cerca di se stessa dopo la splendida vittoria di Firenze e l’umiliante eliminazione dalla Coppa Italia patita per mano del Milan. Bologna in cerca di punti dopo una striscia negativa fatta di 6 sconfitte, una vittoria e un pareggio nelle ultime 8 partite. All’Olimpico va in scena un match tra due squadre che stanno vivendo una stagione a corrente alternata, senza mai convincere a pieno, e per l’occasione il grande ex Mihajlovic prosegue nel solco del 3-5-2: Schouten in cabina di regia, Hickey spostato a destra in luogo dello squalificato De Silvestri, il ‘discolo’ Dijks a sinistra e Orsolini ancora al fianco di Arnautovic in avanti. Sul versante opposto consueto 4-3-3 per Sarri, che recupera in extremis Immobile e gli affianca Pedro e Zaccagni nel tridente offensivo, con Luis Alberto e Milinkovic-Savic mezzali ai lati del mediano Lucas Leiva.
Il copione della gara appare chiaro fin dalle prime battute: redini in mano ai padroni di casa e ospiti tutti rintanati nella propria metà campo, cercando di recuperare la sfera e ripartire. Al 3’ Marusic ci prova sugli sviluppi di un corner ma la sua staffilata trova il corpo di Medel, quindi all’11’ un’uscita palla al piede dalla propria area di Soumaoro si trasforma in un rigore: il francese, muovendo il braccio nell’atto di correre, colpisce sul volto Zaccagni, che crolla a terra e induce Piccinini a fischiare un penalty oggettivamente ridicolo. Al 13′ capitan Immobile, dal dischetto, fa 1-0 di potenza e precisione.
I biancocelesti continuano a premere, al 18’ Skorupski blocca una rasoiata di Milinkovic e al 26’ evita una frittatona di Dijks anticipando Immobile in uscita bassa. Gli unici squilli dei rossoblù, pressoché impalpabili e finiti sul tabellino solo per le pesanti ammonizioni di Svanberg e Medel (entrambi diffidati, salteranno lo Spezia), sono un’incornata centrale di Orsolini su cross di Soriano al 28’ e una volée sul fondo di Dijks su lancio di Svanberg al 38’. Nel finale di tempo una promettente incursione dello stesso svedese si chiude con un traversone basso rimpallato dalla difesa, e così si va al riposo coi capitolini in vantaggio.
La seconda frazione si apre con Mihajlovic che passa al 3-4-3 inserendo Barrow per Soriano e Kasius per il connazionale Dijks. Pronti via, l’ex Utrecht scappa sulla fascia e mette in mezzo un pallone invitante che Arnautovic colpisce di tacco, trovando però i guantoni di Strakosha. È però un fuoco di paglia, perché la Lazio riprende subito a macinare gioco e al 5’ Immobile, sfruttando un fraseggio titubante dei felsinei, trova lo spazio per calciare col mancino e sfiora la traversa. Al 7’ Svanberg ci prova da fuori ma non inquadra lo specchio della porta, poi all’8’ ecco il raddoppio biancoceleste a spegnere ogni speranza: imbucata sontuosa di Luis Alberto per Zaccagni, tocco dell’ex Verona tra le gambe di Skorupski e partita in ghiaccio.
Purtroppo per il BFC (e ancor di più per chi lo segue e lo tifa) il pomeriggio da incubo non è finito, perché al 18’ Lazzari pesca sul primo palo ancora Zaccagni, che anticipa tutti e cala il tris. La restante porzione di gara è sostanzialmente un allenamento, con Skorupski a neutralizzare un tiro da posizione defilata di Felipe Anderson al 27’ e Barrow vicino al gol della bandiera al 28’ con una botta da circa venti metri. Sul rettangolo verde compaiono man mano anche Cataldi, Radu e Raul Moro da un lato, Aebischer, Bonifazi e Vignato dall’altro, che non aggiungono né tolgono niente ad una sfida senza storia. Al 34’ Immobile coglie l’esterno della rete, mentre in pieno recupero Strakosha dice di no a Barrow, l’unico dei rossoblù a tentare qualche sortita.
Il triplice fischio del pessimo Piccinini certifica il settimo k.o. del Bologna nelle ultime 9 giornate, un ruolino di marcia che ‒ al netto di qualche concreta giustificazione ‒ non può essere accettabile e, se non ribaltato nell’immediato futuro, potrebbe generare uno scenario da brividi. Si preannuncia una settimana tesa e di capitale importanza dalle parti di Casteldebole, al pari della sfida di lunedì 21 contro lo Spezia, che non ammetterà altro risultato al di fuori della vittoria.
LAZIO-BOLOGNA 3-0
LAZIO (4-3-3): Strakosha; Lazzari, L. Felipe, Patric (31’ st Radu), Marusic; Milinkovic-Savic, L. Leiva (20’ st Cataldi), L. Alberto; Pedro (20’ st F. Anderson), Immobile, Zaccagni (31’ st R. Moro).
A disp.: Adamonis, Reina, Hysaj, Basic, A. Anderson, Kamenovic, Cabral J., Romero.
All.: Mihajlovic
BOLOGNA (3-5-2): Skorupski; Soumaoro (13’ st Bonifazi), Medel, Theate; Hickey (31’ st Vignato), Svanberg, Schouten (21’ st Aebischer), Soriano (1’ st Barrow), Dijks (1’ st Kasius); Orsolini, Arnautovic.
A disp.: Bardi, Molla, Binks, Mbaye, Viola, Sansone.
All.: Mihajlovic
Arbitro: Piccinini di Forlì
Ammoniti: 20’ pt Svanberg (B), 40’ pt L. Alberto (L), 45’ pt Medel (B), 14’ st L. Leiva (L)
Espulsi: –
Marcatori: 13’ pt rig. Immobile (L), 8’, 18’ st Zaccagni (L)
Recupero: 1’ pt, 4’ st
Simone Minghinelli
© Riproduzione Riservata
Foto: Getty Images