È solo la seconda di campionato ma è già una partita da non sbagliare per il Bologna, che scende in campo al Dall’Ara per affrontare il Verona, altra squadra trasformata dal mercato estivo e su cui pende un grosso punto interrogativo. Mihajlovic, privo degli squalificati Soumaoro e Ferguson e del nuovo acquisto Lucumí, bloccato dalla burocrazia legata al permesso di soggiorno (Sosa, invece, parte dalla panchina), prosegue nel solco del 3-5-2 abbassando De Silvestri nel terzetto arretrato e inserendo al suo posto sulla fascia destra Kasius, con Soriano in zona mediana e Orsolini preferito a Barrow e Sansone come partner offensivo di Arnautovic. Sul versante opposto Cioffi, già sulla graticola a causa delle sconfitte contro Bari e Napoli, si schiera in modo speculare, col camerunese Hongla in cabina di regia, capitan Faraoni e Lazovic sulle corsie laterali e Lasagna a fare coppia con Henry in attacco. In un Dall’Ara da quasi 18 mila spettatori, da segnalare i toccanti striscioni degli ultras bolognesi per Davide Ferrerio, giovane tifoso rossoblù che sta lottando per la vita dopo un pestaggio a Crotone: «La tua curva ti aspetta, forza Davide» e «Bolognesi gente tosta. Davide, ti aspettiamo in Andrea Costa».
Neanche il tempo di cominciare che l’Hellas va ad un passo dal gol: Henry si avventa su un cross teso di Hongla, anticipa Skorupski in spaccata e coglie una clamorosa traversa, con la palla che rimbalza sulla linea e viene poi spazzata da Medel. Sul corner successivo, Lasagna viene perso a centro area e di prima intenzione spedisce la sfera a lato di un soffio. Passato l’enorme spavento, i felsinei si svegliano dal torpore iniziale e al 9′ battono un colpo con Kasius, che si lancia in percussione e batte a rete incappando nella provvidenziale deviazione sul fondo di Gunter. Il match è equilibrato, le azioni pericolose o potenzialmente tali non mancano e al 18′ un perfetto traversone di Cambiaso pesca Arnautovic a pochi passi da Montipo, ma l’austriaco si coordina male e di testa manca il bersaglio. Esito diverso, invece, al 21′, quando uno scatenato Kasius si invola per l’ennesima volta sul suo binario, suggerisce rasoterra in mezzo e trova il tocco vellutato e vincente nell’angolino di Arnautovic: 1-0.
Sulle ali dell’entusiasmo, Soriano e compagni continuano a spingere, e al 34′ una bella combinazione tra il capitano, Arnautovic e Orsolini libera al tiro quest’ultimo, murato dalla difesa così come Cambiaso qualche istante più tardi. Il Verona, scollato e impreciso, sembra aver accusato il colpo, ma al 43′ quasi dal nulla riesce a pareggiare: Lazovic crossa dalla sinistra, Henry sfila dietro ad un disattento Bonifazi e incorna il pallone dell’1-1. A quel punto scattano i fuochi d’artificio: al 45′ Orsolini, su assist al bacio di Arnautovic, realizza di potenza il 2-1 ma viene pizzicato in fuorigioco dal VAR, al 48′ Ilic lascia partire una cannonata volante dal limite e chiama Skorupski ad un vero e proprio miracolo, al 49′ Orsolini sfrutta una scivolata e un errato rinvio di Montipò per calciare in bello stile da centrocampo e sfiora l’eurogol, infine al 51′ Faraoni ci prova in diagonale e scalda di nuovo i guantoni del numero 28 polacco, facendo scendere i titoli di coda su un primo tempo frizzante.
Anche la ripresa comincia all’insegna delle emozioni, fra una scorribanda di Faraoni arginata in extremis da Schouten e un colpo di testa di Soriano smanacciato da Montipò, ma la chance più ghiotta forse dell’intera serata capita al 10′ sul piattone di Tameze, che ben servito da Lazovic spara alle stelle da sottomisura. Il BFC risponde all’11’ con una sassata di Orsolini dalla lunga distanza deviata in angolo da Montipò, quindi lo stesso portiere scaligero è bravo ad opporsi su due tentativi di Dominguez al 14′ e al 22′. Mihajlovic inserisce Lykogiannis e Vignato per Kasius e Soriano, ma il loro impatto sulla gara non è granché. Gara che si complica e non poco al 33′, quando Orsolini entra in maniera scomposta su Hongla e viene espulso. L’Hellas cerca subito di approfittare della superiorità numerica, ma nei dieci minuti seguenti non va oltre ad una conclusione sbilenca di Lasagna sugli sviluppi di un corner. L’ultima occasione del match, al quale prendono parte nel finale anche Aebischer, Djuric e Miguel Veloso, è per Lykogiannis, che al 48′ vede la sua volée mancina sporcata a fil di palo.
L’1-1 certificato dal triplice fischio del non irreprensibile Marcenaro (chiedere al malmenato Arnautovic, ammonito per proteste al 45′) fa senza dubbio più piacere al Verona, arrivato al Dall’Ara tra polemiche e preoccupazioni, che al Bologna, un po’ sfortunato nei momenti chiave ma anche incapace di prendere pienamente in mano la sfida, con le solite lacune nel gioco e in alcuni singoli a complicare le cose. La chiosa conclusiva non può allora che essere identica a quella di domenica scorsa dopo il k.o. dell’Olimpico contro la Lazio, con la differenza che un’altra settimana è volata via: c’è ancora parecchio lavoro da fare, sia sul campo che sul mercato.
BOLOGNA-HELLAS VERONA 1-1
BOLOGNA (3-5-2): Skorupski; De Silvestri, Medel, Bonifazi; Kasius (19′ st Lykogiannis), Soriano (19′ st Vignato), Schouten, Dominguez (44′ st Aebischer), Cambiaso; Orsolini, Arnautovic.
A disp.: Bagnolini, Bardi, Amey, Angeli, Mbaye, Sosa, Aebischer, Urbanski, Barrow, Raimondo, Sansone.
All.: Mihajlovic
HELLAS VERONA (3-5-2): Montipò; Retsos, Gunter, Coppola; Faraoni (7′ st Terracciano), Tameze, Hongla (36′ st M. Veloso), Ilic, Lazovic; Henry (44′ st Djuric), Lasagna.
A disp.: Berardi, Perilli, Amione, Doig, Magnani, Cortinovis, Praszelik, Sulemana.
All.: Cioffi
Arbitro: Marcenaro di Genova
Ammoniti: 23′ pt Hongla (H), 26′ pt Coppola (H), 2′ st Gunter (H), 8′ st Bonifazi (B), 42′ st Dominguez (B), 45′ st Arnautovic (B)
Espulsi: 33′ st Orsolini (B)
Marcatori: 21′ pt Arnautovic (B), 43′ Henry (H)
Recupero: 5′ pt, 5′ st
Note: 17.725 spettatori (di cui 12.015 abbonati)
Simone Minghinelli
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