Carlos Augusto illude l’Inter, poi Zirkzee delizia e la coppia Beukema-Ndoye fa 1-2: notte magica a San Siro, passa il Bologna!
La squadra in vetta alla Serie A sfida negli ottavi di Coppa Italia la rivelazione del campionato. Potrebbe essere sintetizzata così la sfida tra l’Inter di Inzaghi e il Bologna del grande ex Motta, che in una fredda sera di dicembre si giocano il passaggio del turno a San Siro. I padroni di casa operano un leggero turnover e oltre al secondo portiere Audero schierano dal primo minuto giocatori come Bisseck, Asllani, Frattesi, Klaassen, Carlos Augusto e l’altro ex di turno Arnautovic, che finora in campionato hanno faticato a trovare spazio. Thiago dal canto suo conferma tra i pali Ravaglia dopo l’ottima gara contro la Roma e gli posiziona davanti una linea a quattro composta da Corazza, Lucumí, Beukema e Lykogiannis; Aebischer ritorna a fare il perno di centrocampo, Moro è chiamato ad aiutare la squadra nel palleggio e Fabbian a pungere con i suoi inserimenti; davanti Saelemaekers e Urbanski affiancano Van Hooijdonk, che cerca la seconda rete consecutiva nel torneo dopo quella del 2-0 segnata al Verona.
Si comincia e al 5′ il BFC si addormenta su una rimessa laterale, Lautaro crossa subito per Arnautovic che a pochi metri dalla porta manca l’impatto col pallone e spreca una ghiotta occasione. Due minuti più tardi Klaassen prova a sorprendere Ravaglia con un bel tiro al volo da fuori area, ma il ragazzone felsineo si distende bene e chiude lo specchio. È il 12′ quando gli ospiti di affacciano dalle parti di Audero, Saelemaekers lotta e tiene vivo il possesso, Lykogiannis pennella un ottimo cross in area e Fabbian ci si avventa inventandosi una grande girata di tacco: la sfera dà l’illusione di entrare ma si spegne a poche spanne dall’incrocio dei pali. Nella fase centrale della frazione la gara rallenta un po’ e le due squadre faticano a creare vere occasioni, pur senza mai rinunciare a giocare. Alla mezzora l’Inter ha un’altra grande chance, con Frattesi che si inserisce bene in area e con una stoccata improvvisa cerca l’angolino, trovando invece un’altra grande risposta di Ravaglia. Quella è l’ultima vera emozione del primo tempo, col punteggio che resta bloccato sullo 0-0.
In avvio di ripresa Frattesi, da buona posizione, svirgola una palla golosa in area e grazia il Bologna, poi Arnautovic spreca una sorta di rigore in movimento: Aebischer perde un bruttissimo pallone a pochi passi dalla propria area ma l’austriaco lo spedisce sui cartelloni pubblicitari. Al 18′ la partita potrebbe svoltare. Su uno dei tanti calci d’angolo per l’Inter, Corazza salta e colpisce il pallone col braccio: la sala VAR richiama La Penna, dopo l’on field review l’arbitro decide per il penalty ed è Lautaro a incaricarsi di batterlo; Ravaglia, già grande protagonista del match, si prende definitivamente la copertina intercettando il rigore e mantenendo il risultato in parità. Passano pochi istanti e ancora ‘Arna’ prova a sbloccarla da solo con una pregevole conclusione a giro, che complice una leggera deviazione si spegne di poco sul fondo. Motta inizia a correre ai ripari e inserisce El Azzouzi al posto di Moro, ma è sempre l’Inter a spingere e anche Carlos Augusto si iscrive alla lista dei tiratori che provano a impensierire Ravaglia, con un esterno velenosissimo che fischia a pochi centimetri dal palo. Inzaghi, non contento, getta nella mischia pure i big Dimarco, Barella, Sensi e Thuram, e Thiago risponde prima rilevando Corazza e inserendo l’esperienza di De Silvestri, poi giocandosi due delle migliori carte della sua panchina: ecco Ndoye e Zirkzee. A cinque minuti dalla fine Ravaglia salva ancora i suoi mettendo i guantoni su una ‘puntata’ di Dimarco e alzandola in corner, mentre l’ultimissima occasione è per Sensi, che a recupero appena scaduto tenta il destro a giro ma angola troppo la mira.
Si va allora ai supplementari e la strenua difesa rossoblù crolla al 2′: calcio d’angolo da sinistra, Carlos Augusto stacca indisturbato a centro area e di testa buca un Ravaglia che sembrava impenetrabile. A quel punto il Biscione inizia a gestire il vantaggio, mentre il Bologna cerca di affidarsi agli strappi di Ndoye ma arriva alla fine del primo tempo senza aver mai bussato alla porta di Audero. Nell’ultimo quarto d’ora del match, però, i felsinei si giocano con coraggio il tutto per tutto, e lo fanno alla meraviglia. Al 112′ conquistano il primo corner della loro serata, Zirkzee rispedisce al centro dell’area lo spiovente di Lykogiannis (letto male da Audero) con uno strepitoso colpo di tacco al volo e il suo connazionale Beukema ci si avventa con un guizzo da attaccante trovando l’1-1. Passano tre minuti e lo stesso Zirkzee dà un altro saggio di tutta la sua classe liberandosi a centrocampo di Acerbi con un tunnel dei suoi e spalancando un corridoio che Ndoye attraversa palla al piede, presentandosi davanti ad Audero e scavalcandolo con un delizioso tocco sotto: è 1-2, è apoteosi rossoblù, sono abbracci sul campo (Motta e staff inclusi) e tra i 1.500 splendidi tifosi presenti nel settore ospiti del Meazza.
A quel punto la squadra di Inzaghi prova gli ultimi disperati attacchi, ma prima Ravaglia blocca un colpo di testa di Pavard e infine Darmian fa scendere i titoli di coda sul match con una staffilata dal limite che termina abbondantemente fuori dallo specchio. Il Bologna elimina l’Inter grazie a Ravaglia, gigantesco, a Zirkzee, per cui ormai iniziano a mancare gli aggettivi, ai primi gol in maglia rossoblù di Beukema e Ndoye, ma soprattutto ad un gruppo straordinario guidato magistralmente da quello che ora come ora è il miglior allenatore sul palcoscenico italiano (e probabilmente non solo). Nei quarti i ragazzi di Thiago troveranno, per un altro accesissimo derby dell’Appennino, una Fiorentina della quale in campionato hanno già dimostrato di essere superiori, malgrado la sconfitta maturata a metà novembre. Il sogno continua, e mai come quest’anno appare reale, tangibile, possibile.
INTER-BOLOGNA 0-0 (1-2 d.t.s.)
INTER (3-5-2): Audero; Bisseck (1′ pts Pavard), Acerbi, Bastoni (30′ st Dimarco); Darmian, Frattesi, Asllani (38′ st Sensi), Klaassen (29′ st Barella), C. Augusto; Arnautovic (29′ st Thuram), L. Martinez (9′ pts Mkhitaryan).
A disp.: Di Gennaro, Sommer, Stabile, Stankovic, Agoumé, Akinsanmiro, Calhanoglu, Kamate, Sarr.
All.: Inzaghi
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; Corazza (31′ st De Silvestri), Lucumí (9′ pts Calafiori), Beukema, Lykogiannis; Aebischer, Moro (24′ st El Azzouzi); Saelemaekers (40′ st Ndoye), Fabbian, Urbanski; Van Hooijdonk (40′ st Zirkzee).
A disp.: Bagnolini, Skorupski, Bonifazi, Posch, Ferguson, Freuler.
All.: Motta
Arbitro: La Penna di Roma
Ammoniti: 41′ Lykogiannis (B), 14′ st Van Hooijdonk (B), 44′ st Fabbian (B), 51′ st Bisseck (I), 10′ pts Darmian (I), 13′ pts Pavard (I), 5′ sts Barella (I)
Espulsi: –
Marcatori: 2′ pts C. Augusto (I), 7′ sts Beukema (B), 11′ sts Ndoye (B)
Recupero: 0′ pt, 5′ st, 1′ pts
Note: al 19′ st Ravaglia (B) para un rigore a L. Martinez (I)
Fabio Cassanelli
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Foto: bolognafc.it