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Castro e Iling-Junior salvano in extremis un brutto Bologna: Como rimontato da 2-0 a 2-2 dopo una prestazione preoccupante

Castro e Iling-Junior salvano in extremis un brutto Bologna: Como rimontato da 2-0 a 2-2 dopo una prestazione preoccupante

Ph. bolognafc.it

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Dopo la pausa per gli impegni delle Nazionali, il cammino del Bologna riparte dal Sinigaglia di Como, stadio che dopo alcuni lavori di ampliamento fa il suo esordio in questa Serie A e in cui i rossoblù nel massimo campionato non hanno mai vinto. Le premesse, insomma, non sono delle migliori, viste anche le difficoltà incontrate fin qui dalla squadra di Italiano (appena 2 punti), che per l’occasione lancia dall’inizio gli ultimi arrivati Casale e Pobega, con Dallinga al debutto da titolare per completare in attacco il consueto 4-3-3. Sul versante opposto Fabregas, fermo a quota 1 in classifica e pure lui ancora a caccia del primo successo stagionale, opta invece per un 4-2-3-1 con Audero al posto di Reina tra i pali, Sergi Roberto in mediana, il talentino Nico Paz (ex Real Madrid) sulla trequarti e Cutrone unica punta.
Pronti via o quasi e i padroni di casa passano in vantaggio: al 5′ Beukema e Posch non si capiscono sull’out di destra e favoriscono l’inserimento in area di Cutrone, che crossa basso e trova una sfortunata deviazione di Casale nella propria porta. I lariani hanno grinta da vendere e idee chiare, i felsinei nulla di tutto ciò, e l’unica timida reazione al gol incassato arriva al 18′ con un mancino in corsa di Orsolini che si spegne sul fondo. Al 26′ uno spunto di Odgaard si conclude con un sinistro fuori bersaglio, mentre al 33′ serve un tocco stavolta provvidenziale di Casale per negare a Cutrone il raddoppio. Fra il 34′ e il 36′ anche Dossena di testa da corner e Strefezza da posizione defilata mettono i brividi a Skorupski, poi al 39′ il solito Cutrone viene lanciato a rete in mezzo alle belle statuine in maglia bianca e fallisce un pallonetto non facile ma nemmeno impossibile. Si arriva così in pieno recupero, quando Alberto Moreno smanaccia la sfera all’apparenza in area su traversone di Miranda: per Piccinini è rigore, ma la sala VAR lo corregge e indica punizione del limite. Orsolini centra la barriera e allora si va al riposo coi biancoblù meritatamente avanti.
Il secondo tempo si apre con Fabbian al posto di Aebischer (forse il peggiore, ma la lista è lunga), e al 6′ l’azzurrino si fa subito vedere con una conclusione murata. È però un fuoco di paglia, perché non appena il Como riprende a fare la voce grossa gli ospiti si squagliano: passano due minuti e Cutrone si lancia verso la porta avversaria, converge sul destro e, indisturbato, fa fuoco trovando l’angolino lontano per il 2-0. Orsolini e compagni non ci sono più, e attorno al quarto d’ora vengono graziati prima da Strefezza e poi soprattutto da Fadera, che sciupano un paio di ghiottissime chance. Italiano rimane quindi in vita e al 18′ si gioca le carte Castro e Iling-Junior: si riveleranno le mosse decisive. Il BFC, trascinato dalla garra dell’argentino e dalla verve dell’inglese, rialza la testa e comincia finalmente a costruire azioni degne di questo nome: al 20′ giravolta e tiro centrale di Fabbian bloccato da Audero, al 25′ sassata di Pobega dai venti metri sul palo e al 31′, dopo una mezza frittata di Casale che poteva costar cara, il gol dell’1-2 di Castro, lesto ad avventarsi su una respinta sbilenca di Goldaniga e a freddare Audero in scivolata.
Adesso le gambe comasche, sia quelle dei giocatori che quelle dei tifosi, tremano, e Italiano tenta il tutto per tutto inserendo pure Ndoye e Lucumí. Al 39′ Belotti impatta male di testa un invitante piazzato di Nico Paz, consentendo ai rossoblù di entrare nel recupero (di ben 9 minuti tra noie fisiche, sostituzioni e un problema tecnico del VAR) con la possibilità di rimettere in piedi un pomeriggio tra i più brutti, a livello di proposta calcistica, nella storia recente del club. Al 46′ Castro lavora da grande centravanti un pallone non semplice e lo allarga sulla fascia per Iling-Junior, l’ex juventino se lo sposta sul sinistro e disegna una meravigliosa parabola che si spegne quasi all’incrocio: 2-2. La preoccupazione lariana si trasforma in terrore e ci sarebbe il tempo addirittura per vincere, cosa che in effetti i felsinei provano a fare, ma la difesa di Fabregas regge l’urto e il match si conclude in parità. Il Como esce dal campo applaudito ma deluso per aver gettato alle ortiche un meritato doppio vantaggio, il Bologna tira un enorme sospiro di sollievo ma non può andare oltre alla piccola grande gioia di aver salvato la pelle: prestazione preoccupante sotto ogni aspetto, non degna di una squadra che fra tre giorni farà il suo esordio in Champions League.

COMO-BOLOGNA 2-2

COMO (4-2-3-1): Audero; Iovine, Dossena (21′ st Goldaniga), Kempf, A. Moreno; S. Roberto (43′ st Mazzitelli), Perrone; Strefezza (43′ st Braunoder), N. Paz, Fadera (32′ st Da Cunha); Cutrone (32′ st Belotti).
A disp.: Reina, Sala, Van der Brempt, Baselli, Engelhardt, Cerri, Gabrielloni, Verdi.
All.: Fabregas

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Beukema, Casale (35′ st Lucumí), Miranda; Aebischer (1′ st Fabbian), Freuler, Pobega; Orsolini (18′ st Iling-Junior), Dallinga (18′ st Castro), Odgaard (35′ st Ndoye).
A disp.: Ravaglia, Corazza, De Silvestri, Erlic, Holm, Lykogiannis, Moro, Urbanski, Dominguez, Karlsson.
All.: Italiano

Arbitro: Piccinini di Forlì
Ammoniti: 45′ pt Iovine (C), 49′ pt A. Moreno (C), 27′ st Pobega (B)
Espulsi:
Marcatori: 5′ pt aut. Casale (C), 8′ st Cutrone (C), 31′ st Castro (B), 46′ st Iling-Junior (B)
Recupero: 2′ pt, 9′ st

Simone Minghinelli

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Foto: bolognafc.it