Gioco più spento, spirito sempre acceso: il Bologna decimato riprende l’Udinese nel recupero con Palacio, 1-1
Dieci giocatori fuori, portiere compreso. È con questa incredibile premessa che il Bologna si accinge ad affrontare l’Udinese tra le mura amiche del Dall’Ara, cercando un successo che vorrebbe dire settimo posto momentaneo. A ridosso del match Mihajlovic, già privo di mezza squadra, perde anche Skorupski per una sindrome influenzale, non si discosta troppo dal consueto 4-2-3-1, con la coppia Poli-Dominguez in mediana, Barrow e Orsolini larghi sulle fasce e Skov Olsen alle spalle di Palacio. Sul versante opposto Gotti, sotto le Due Torri dal 2015 al 2018 come vice di Donadoni, prosegue invece nel solco del 3-5-2, con Mandragora in cabina di regia e Lasagna ancora preferito a Teodorczyk per affiancare Okaka.
La prima conclusione della sfida arriva al 5’ ed è di Palacio, un destro secco da posizione defilata che non inquadra il bersaglio, mentre bisogna attendere fino al 23’ per assistere ad un’azione pericolosa dell’Udinese: Sema sfonda sulla corsia di sinistra e crossa basso al centro, Dominguez ci mette una pezza anticipando un paio di avversari. Al 25’ Da Costa controlla in due tempi una botta di De Paul dai venti metri, quindi Orsolini chiama Musso alla deviazione in corner su preciso assist di Barrow. Di lì a poco ci prova anche Skov Olsen, che sfiora il palo con una rasoiata dal limite, poi al 33’ ecco il gol dell’Udinese: punizione calciata da De Paul, Danilo tiene tutti in gioco, Okaka si inserisce indisturbato e di testa batte Da Costa. Male, molto male nell’occasione il Bologna, la cui reazione allo svantaggio è tutta in un doppio tentativo di Barrow tra il 43’ e il 48’, in entrambi i casi senza fortuna. All’intervallo gli ospiti son avanti 1-0.
Ad inizio ripresa il ritmo, in particolare quello dei rossoblù, non si alza più di tanto, ma al 7’ Orsolini riesce comunque ad impensierire Musso con una volée mancina quasi dalla linea di fondo su lancio di Dominguez. Al 12’ Sinisa cambia qualcosa e inserisce l’islandese classe 2002 Baldursson al posto di uno spento Skov Olsen, passando ad una sorta di 3-4-1-2, quindi al 18’ Palacio non trova lo specchio della porta dalla lunga distanza. Al 27’ un gran colpo di tacco di Baldursson, che stupisce per l’approccio grintoso e maturo alla partita, libera al tiro Orsolini, ma Zeegelaar (che nel primo tempo aveva sostituito l’infortunato Sema) è prodigioso nel salvataggio disperato. Prodigioso anche Mbaye alla mezzora per stoppare Lasagna, anticipato dal senegalese in area piccola mentre si stava avventando su un perfetto traversone basso di De Paul.
Tra i felsinei entra anche Juwara al posto di Poli, il modulo si trasforma in un 3-4-3 e al 38’ Orsolini, servito splendidamente da Dominguez, ha sul suo piede preferito la palla dell’1-1, ma allarga troppo la mira e grazia Musso. A ridosso del recupero, inizialmente di soli tre minuti, una promettente staffilata di Baldursson trova sulla sua strada il tocco di un difensore e si perde a lato, e i fantasmi della seconda sconfitta casalinga di fila cominciano ad aleggiare sullo stadio. Questo gruppo, però, ha un cuore enorme, e al 47’ riesce a trovare il guizzo giusto per insaccare il definitivo pareggio: cross di Tomiyasu dalla destra, tentativo di rovesciata fallito da Orsolini, sfera addomesticata da Palacio a due passi da Musso e tocco alle spalle del connazionale. Lungo silent check del VAR per un presunto fuorigioco del ‘Trenza’, poi Pasqua indica il centrocampo e il Dall’Ara può esplodere.
È allora bene ripetere quanto scritto dopo il gol segnato in extremis da Dzemaili al Parma lo scorso 24 novembre: mai dare per morto il Bologna di Mihajlovic, anche nei momenti più difficili, anche nelle giornate più brutte. All’apparenza è solo un modesto pari casalingo contro un’avversaria non irresistibile, ma in realtà può essere una nuova svolta per l’energia e il morale di una squadra encomiabile che oggettivamente, fin qui, ha speso davvero tantissimo sul piano psicofisico. Si può fare meglio, certo, ma per oggi va bene così.
BOLOGNA-UDINESE 1-1
BOLOGNA (4-2-3-1): Da Costa; Tomiyasu, Danilo, Bani, Mbaye; Poli (35’ st Juwara), Dominguez; Orsolini, Skov Olsen (12’ st Baldursson), Barrow; Palacio.
A disp.: Breza, Sarr, Bonini, Corbo, Mazza, Ruffo Luci, Stanzani, Cangiano.
All.: Mihajlovic
UDINESE (3-5-2): Musso; R. Becao, Troost-Ekong, Nuytinck; Stryger Larsen, De Paul, Mandragora, Fofana (18’ st Walace), Sema (27’ st Zeegelaar); Okaka, Lasagna (35’ st Jajalo).
A disp.: Nicolas, Perisan, Samir, Ter Avest, Teodorczyk.
All.: Gotti
Arbitro: Pasqua di Tivoli
Ammoniti: 6’ st Mbaye (B), 6’ st De Paul (U), 38’ st Okaka (U)
Espulsi: –
Marcatori: 33’ pt Okaka (U), 47’ st Palacio (B)
Recupero: 3’ pt, 6’ st
Note: 21.523 spettatori (di cui 15.375 spettatori)
Simone Minghinelli
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