Trentaduesima e probabilmente decisiva giornata per i residui sogni (o illusioni) d’Europa delle squadre in campo. Al Tardini si affrontano un Parma reduce da tre sconfitte consecutive e privo dell’infortunato Cornelius, e un Bologna altalenante che deve fare i conti con le assenze di Denswil, Poli, Santander e Schouten. Non mancano le sorprese di formazione frutto del turnover: i padroni di casa lasciano inizialmente fuori Kulusevski e Gervinho e si schierano secondo una sorta di 4-4-1-1 con Kucka alle spalle di Sprocati, il Bologna risponde tenendo in panchina Palacio e riproponendo il classico trio Orsolini-Soriano-Sansone alle spalle di Barrow, autore di quattro reti nelle ultime quattro gare.
I rossoblù iniziano come meglio non si può: Soriano e Barrow dialogano al limite dell’area, e il gambiano scocca una conclusione che Sepe devia con un po’ d’impaccio in corner; dalla bandierina, Orsolini calibra un pallone perfetto su cui è bravissimo ad avventarsi Danilo, che in torsione di testa regala il vantaggio ai suoi dopo appena tre minuti. La partita è vivace per merito di entrambe le formazioni, ma il Bologna sembra più determinato e per una volta è anche cinico. Al quarto d’ora Soriano gestisce palla al limite dell’area, e anziché cercare l’imbucata per un compagno si mette in proprio e lascia partire un mancino a giro sul secondo palo che non lascia scampo a Sepe. Lo 0-2 non stronca il Parma, che però inizia a trovare solo più possesso palla, senza mai riuscire a spaventare Skorupski. A partire dal doppio vantaggio felsineo, i minuti scivolano lentamente fino all’intervallo senza niente di particolare da segnalare tranne il forfait di Bani, costretto a lasciare il posto a Mbaye proprio a ridosso del 45′ per un infortunio al polpaccio.
Nella ripresa i ducali gettano nella mischia Kulusevski e Karamoh al posto di Bruno Alves e Scozzarella, provando subito a bussare alla porta avversaria, ma il colpo di testa di Iacoponi si spegne sopra la traversa. In seguito, nel tentativo di rivitalizzarsi, D’Aversa inserisce anche Grassi per Kucka e Inglese per Sprocati: la sua squadra acquisisce effettivamente più intraprendenza, ma il portiere rossoblù resta uno spettatore non pagante. Attorno alla mezzora i felsinei cambiano faccia: giù Orsolini, Sansone e Dominguez, su Skov Olsen, Palacio e Svanberg. Le tante sostituzioni restano le uniche emozioni che inframezzano un copione in cui il Parma prova a costruire senza fortuna e il Bologna amministra senza sforzo. Un sussulto arriva al 36′: Grassi si inserisce abilmente dall’out di destra e incrocia altrettanto bene sul palo lontano, ma Skorupski è bravo ad opporsi alla conclusione col suo primo vero intervento del match.
Al 38′ i crociati si giocano l’ultimo avvicendamento a disposizione inserendo Pezzella al posto di Laurini e proseguono con la loro pressione, e al 43′ hanno una grandissima chance per riaprire i discorsi: sugli sviluppi di un corner, a Skorupski scappa il pallone dalle mani e Inglese ci si avventa piazzandolo sul secondo palo, ma Mbaye è straordinario ad allontanare il pericolo sulla linea con un tuffo di testa. Palacio rischia di mettere la parola ‘fine’ sulla gara con una conclusione che sibila alla sinistra di Sepe, il Parma sopravvive e continua a crederci, e quando manca un minuto e mezzo al triplice fischio, su azione da corner Kurtic insacca di testa a porta quasi sguarnita sfruttando un’involontaria torre di Barrow.
I discorsi sembrano comunque chiusi, ma l’harakiri del Bologna è dietro l’angolo: sull’ultimo traversone della gara, spedito a centro area da Gagliolo a recupero scaduto (i trenta secondi extra derivano dalla quinta sostituzione operata da Mihajlovic al 46′), Inglese approfitta di una dormita di Skorupski e Tomiyasu e in spaccata trova un 2-2 totalmente immeritato e figlio di un inspiegabile blackout mentale degli ospiti ad un passo dal traguardo. Amarissimo esordio per il giovane bolognese Dion Ruffo Luci, entrato sullo 0-2 nel giorno del suo diciannovesimo compleanno, e amarissima serata per la squadra di Sinisa, che butta letteralmente alle ortiche due punti e si auto-elimina in maniera definitiva dallo sprint verso il settimo posto.
PARMA-BOLOGNA 2-2
PARMA (4-4-1-1): Sepe; Laurini (38’ st Pezzella Gi.), Iacoponi, B. Alves (1’ st Karamoh), Gagliolo; Darmian, Hernani, Scozzarella (1’ st Kulusevski), Kurtic; Kucka (14’ st Grassi); Sprocati (14’ st Inglese).
A disp.: Colombi, Dermaku, Regini, Barillà, Brugman, Caprari, Gervinho.
All.: D’Aversa
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Danilo, Bani (44’ pt Mbaye), Dijks; Medel (46’ st Ruffo Luci), Dominguez (32’ st Svanberg); Orsolini (32’ st Skov Olsen), Soriano, Sansone (31’ st Palacio); Barrow.
A disp.: Da Costa, Bonini, Corbo, Krejci, Cangiano, Baldursson, Ruffo Luci, Juwara.
All.: Mihajlovic (De Leo e Tanjga in panchina)
Arbitro: Mariani di Aprilia
Ammoniti: 30’ pt B. Alves (P), 30’ st Barrow (B)
Espulsi: –
Marcatori: 3’ pt Danilo (B), 16’ pt Soriano (B), 48′ st Kurtic (P), 50′ st Inglese (P)
Recupero: 4’ pt, 4’ st
Fabio Cassanelli
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