Un punto in tre partite sulla carta abbordabili, una sosta per riordinare le idee e mettere benzina nelle gambe, un banco di prova difficile ma stimolante: due settimane dopo il k.o. di Cagliari, il Bologna torna in scena e lo fa alla ‘Scala del calcio’ contro un Milan reduce da quattro vittorie di fila e con ancora qualche chance di rientrare nella lotta per lo scudetto. Motta, senza Ndoye, Posch e Van Hooijdonk oltre al lungodegente Soumaoro, ritrova Zirkzee al centro dell’attacco e recupera sia Karlsson che Saelemaekers quantomeno in panchina, dove ci finisce anche Orsolini: il modulo è una sorta di 4-2-3-1 dove Freuler rimane fisso davanti alla difesa, Aebischer e Ferguson si danno il cambio nel ruolo di sottopunta e la coppia Fabbian-Urbanski presidia le fasce. Sul versante opposto Pioli, orfano di cinque potenziali titolari (fra cui Tomori, Kalulu e Bennacer), si schiera in modo pressoché speculare con Adli e Reijnders in mediana, Pulisic, Loftus-Cheek e Leao a svariare sulla trequarti e Giroud di punta.
Dopo neppure due minuti Massa ammonisce Calafiori per un normalissimo intervento in scivolata su Pulisic, immediato segnale dell’aria che tira a San Siro, ma il primo squillo del match è un sinistro di Zirkzee bloccato da Maignan al 10′. I padroni di casa rispondono al 19′ con un bello spunto di Leao, che salta De Silvestri e scalda i guantoni a Skorupski, poi al 24′ Fabbian mette in mezzo un pallone invitante anticipando Gabbia e Maignan ma Hernandez allontana il pericolo. I felsinei si fanno preferire e al 29′, su un rapido capovolgimento di fronte, trovano il meritato vantaggio: Zirkzee scatta sulla fascia destra e piazza la sfera al centro, i tentativi ravvicinati di Fabbian e Calafiori sbattono sulla difesa rossonera ma quello dello stesso olandese, da posizione defilata, trova una leggera deviazione di Theo e si infila tra le gambe di Maignan (sostenuto contro ogni razzismo da una frase di Martin Luther King proiettata sul maxischermo al minuto 16, come la sua maglia) per lo 0-1.
La squadra di Pioli, ferita, reagisce subito e al 33′ sfiora il pareggio con un’inzuccata di Kjaer, lasciato libero a due passi dalla porta, quindi al 38′ Pulisic viene lanciato verso Skorupski ma, disturbato da Kristiansen, alza troppo la mira del suo ‘cucchiaio’. Si arriva nella fase finale della frazione, e al 40′ Massa rende ancor più vivace la serata fischiando un rigore a dir poco dubbio: Kjaer si abbassa in area per effettuare un anticipo di testa ma sbatte addosso a Ferguson e ne esce da vittima. Motta chiede imperterrito l’intervento del VAR e per tutta risposta viene espulso, al pari del preparatore Colinet, mentre Skorupski fa giustizia parando la debole conclusione di Giroud dal dischetto. Passato lo spavento, sembra che il BFC possa raggiungere gli spogliatoi avanti nel punteggio, ma purtroppo non è così: al 45′ il Diavolo si desta di nuovo e il solito Loftus-Cheek, su pregevole traversone basso di capitan Calabria, piazza la zampata dell’1-1.
La ripresa si accende con una chance che Zirkzee si crea in maniera sontuosa danzando in area ma spreca calciando alto sul più bello, poi al 7′ Kristiansen fa fischiare vicino all’incrocio una staffilata mancina da fuori e all’8′ Zirkzee chiama Maignan ad un’altra parata. Il Milan torna a battere un colpo al 20′, quando Reijnders colpisce una clamorosa traversa con un gran destro dal limite, quindi al 25′ Leao si avventa su un cross di Pulisic e sfiora il palo alla sinistra di Skorupski. Al 28′ lo stesso portoghese parte dalla sua metà campo, supera diversi avversari in velocità e appena entrato in area viene murato da una manata di Beukema: Massa concede un altro rigore e stavolta dagli undici metri va Hernandez, che però colpisce il palo e ribadisce subito in rete vanificando tutto, perché da regolamento non è concesso. Rossoblù graziati, ma il copione del primo tempo si ripete, perché al 38′ ancora Loftus-Cheek piomba (stavolta di testa) su un cross di Florenzi e piega le mani a Skorupski per il 2-1.
Titoli di coda? Neanche per idea, perché da qualche minuto in campo c’è anche Orsolini (oltre all’ex Saelemaekers, Moro e Lucumí), che all’inizio del recupero si beve Theo e piazza rasoterra sul secondo palo una palla che Kristiansen in scivolata potrebbe arrivare a spingere nel sacco, se non venisse trattenuto e bloccato da Terracciano. Massa lascia correre ma Guida dalla sala VAR lo richiama al monitor: è rigore netto e Orsolini, come contro l’Inter sempre al Meazza in campionato, lo trasforma in modo magari non impeccabile ma efficace. A quel punto Ferguson e compagni vanno in cerca del colpaccio, ma la retroguardia rossonera regge l’urto e cristallizza il 2-2, punteggio che nel complesso fotografa bene una bella partita di calcio (arbitraggio a parte) tra due ottime squadre. In attesa di analisi più approfondite, una sensazione forte: il Bologna è tornato. O forse non se n’era mai andato.
MILAN-BOLOGNA 2-2
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria (14′ st Florenzi), Kjaer, Gabbia, T. Hernandez; Adli (14′ st Musah), Reijnders; Pulisic (41′ st Terracciano), Loftus-Cheek, R. Leao (41′ st Okafor); Giroud (15′ st Jovic).
A disp.: Mirante, Sportiello, Jimenez, Pellegrino, Simic, Zeroli, Traoré.
All.: Pioli
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri (37′ st Lucumí), Beukema, Calafiori, Kristiansen; Aebischer (22′ st Moro), Freuler; Fabbian (37′ st Orsolini), Ferguson, Urbanski (22′ st Saelemaekers); Zirkzee.
A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Corazza, Ilic, Lykogiannis, Karlsson.
All.: Motta
Arbitro: Massa di Imperia
Ammoniti: 2′ pt Calafiori (B), 22′ pt R. Leao (M), 36′ pt Calabria (M), 40′ pt Ferguson (B), 44′ pt Adli (M), 47′ pt Loftus-Cheek (M), 12′ st Urbanski (B), 46′ st Terracciano (M)
Espulsi: 40′ pt Motta (B) dalla panchina, 43′ pt Colinet (B) dalla panchina
Marcatori: 29′ pt Zirkzee (B), 45′ pt, 38′ st Loftus-Cheek (M), 47′ st rig. Orsolini (B)
Recupero: 3′ pt, 5′ st
Note: al 41′ pt Skorupski (B) para un rigore a Giroud (M), al 28′ st T. Hernandez (M) sbaglia un rigore
Simone Minghinelli
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Foto: Getty Images (via OneFootball)