Il Bologna espugna Marassi con Orsolini e un super Barrow. Sofferenza nel finale, ma la Samp deve inchinarsi: 1-2
La Sampdoria alla terza uscita post lockdown ma ancora senza vittorie, dopo le buone ma infruttuose prestazioni contro Inter e Roma, e in cerca di punti per allontanarsi dalla zona retrocessione. Il Bologna, sconfitto 2-0 dalla Juventus al ritorno in campo, ancora aggrappato al gruppone in lotta per l’Europa League e voglioso di ritrovare un successo che manca da quattro gare. Mihajlovic ritrova Bani al centro della difesa e restituisce una maglia da titolare a capitan Poli, in un 4-2-3-1 completato da Soriano sulla trequarti e Palacio (preferito a Barrow) in avanti. Sul versante opposto Ranieri, privo dell’infortunato Quagliarella e dello squalificato Jankto, prosegue nel solco dell’ormai rodato 4-4-2, con Depaoli e Linetty larghi sulle corsie laterali di centrocampo e La Gumina al fianco di Gabbiadini in attacco. Prima del fischio d’inizio, minuto di silenzio in memoria di William Negri, indimenticabile portiere del Bologna campione d’Italia nel 1964.
Partono meglio i rossoblù, più aggressivi nel pressing e rapidi nel fraseggio, ma i padroni di casa sono bravi a chiudere tutti i varchi sia con palla a terra che nel gioco aereo, con il gambiano Colley sugli scudi. E così l’unica vera occasione da gol arriva al 20’ e nasce da calcio piazzato: corner di Orsolini, spizzata di testa di Tomiyasu e conclusione di Sansone da posizione defilata che trova prontissimo Audero. Questa azione è una sorta di spartiacque, perché da lì in avanti sono i blucerchiati a farsi preferire. Al 33’ Gabbiadini, uno dei tanti ex di giornata, lancia La Gumina a tu per tu con Skorupski, molto bravo a restare in piedi fino all’ultimo e ad opporsi alla staffilata mancina dell’attaccante. La risposta dei ragazzi di Sinisa è tutta in un destro di Soriano da fuori al 37’ che si perde sull’esterno della rete, poi al 40’ è ancora La Gumina a provarci con un’incornata che termina alta sopra la traversa. Si va quindi al riposo sullo 0-0, punteggio che fotografa alla perfezione l’andamento del match.
Il secondo tempo si apre con un gran esterno dalla distanza di Bereszynski che sfiora l’incrocio, e intanto Mihajlovic prova a cambiare qualcosa inserendo Schouten e Barrow per Poli (acciaccato) e Sansone. Attorno al quarto d’ora squillo di Danilo, che impatta la sfera su angolo di Barrow ma alza troppo la mira, mentre la Samp si rende pericolosa al 17’ in contropiede ma Tomiyasu è impeccabile nella chiusura su Vieira. Un minuto più tardi una staffilata ancora del Ronaldo doriano viene deviata sul fondo in bello stile da Skorupski, ma al 24’ ecco l’episodio che sblocca la partita in favore del Bologna: ripartenza veloce, palla che viaggia da Soriano a Palacio e dal ‘Trenza’ a Orsolini, dribbling del numero 7 su Murru e netto fallo da rigore del terzino. Dal dischetto, dopo una rapida interruzione per dissetarsi, si presenta Barrow, che trafigge Audero e porta in vantaggio i felsinei. Lo show del gambiano, però, è appena cominciato. Alla mezzora, infatti, un suo slalom speciale sulla sinistra, chiuso da un vellutato tocco nel mezzo leggermente sporcato da Colley, consente ad Orsolini di incornare nel sacco il punto del 2-0. Per concludere, maestoso destro a giro dai venti metri che si stampa sul palo. Spettacolo.
Il finale di gara è contraddistinto da una prevedibile girandola di sostituzioni (dentro, tra gli altri, Cangiano, Dominguez, Bonazzoli e Ramirez), e tutto lascia presagire una serena marcia verso il triplice fischio. Ma Skorupski, autore di una buona prova e reattivo anche al 39’ nella respinta su un diagonale di Bonazzoli, complica la situazione al 43’, uscendo a vuoto su un cross di Augello e favorendo il colpo di testa nella porta sguarnita dello stesso centravanti di scuola Inter. I minuti di recupero, tra cambi e cooling break, sono addirittura sette, e la sofferenza pressoché indescrivibile. Al 46’ Ramirez scheggia il palo direttamente dalla bandierina, al 48’ Colley colpisce a botta sicura in mischia ma il suo tiro viene contrato da Schouten, e al 51’ sempre Colley chiama Skorupski all’intervento in due tempi con una volée da lontanissimo.
È l’ultimo brivido di una sfida non bella ma intensa, combattuta e giocata su rimi più che discreti nonostante il caldo e il lungo stop alle spalle. Una battaglia di nervi in cui il Bologna ha saputo soffrire, battagliare, aspettare e colpire al momento giusto, chiudendo di fatto i conti con un doppio colpo da k.o. prima che l’errore del proprio portiere riaprisse tutto. In attesa della brillantezza, possono bastare gli attributi, l’intelligenza, la voglia e un Musa Barrow versione George Weah. Avanti con la prossima: mercoledì al Dall’Ara arriva il Cagliari.
SAMPDORIA-BOLOGNA 1-2
SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Bereszynski (34’ st Augello), Tonelli (28’ st Yoshida), Colley O., Murru (35’ st Leris); Depaoli, Vieira, Ekdal, Linetty (35’ st Ramirez); La Gumina (27’ st Bonazzoli), Gabbiadini.
A disp.: Falcone, Chabot, Askildsen, Bertolacci, Maroni, Thorsby, D’Amico.
All.: Ranieri
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Danilo, Bani, Dijks; Medel (37’ st Dominguez), Poli (8’ st Schouten); Orsolini, Soriano (41’ st Svanberg), Sansone (8’ st Barrow); Palacio (41’ st Cangiano).
A disp.: Da Costa, Bonini, Corbo, Denswil, Krejci, Baldursson, Juwara.
All.: Mihajlovic
Arbitro: Doveri di Roma
Ammoniti: 11’ st Ekdal (S), 12’ st Medel (B), 16’ st Tonelli (S), 48’ st Yoshida (S)
Espulsi: –
Marcatori: 27’ st rig. Barrow (B), 30’ st Orsolini (B)
Recupero: 2’ pt, 7’ st
Simone Minghinelli
© Riproduzione Riservata
Foto: Imago Images