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Il Bologna gioca, il Napoli vince: buona prova dei rossoblù al Maradona, ma alla fine è 3-1 per gli azzurri

Il Bologna gioca, il Napoli vince: buona prova dei rossoblù al Maradona, ma alla fine è 3-1 per gli azzurri

Ph. Imago Images

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Un pareggio assurdo e una sconfitta incolore, un ambiente in subbuglio e un altro quasi rassegnato ai troppi alti e bassi della squadra, un allenatore sempre in discussione e uno : al Maradona va in scena Napoli-Bologna, tra rincorsa Champions e ricerca della tranquillità. Gattuso, senza Lozano e Petagna, disegna il suo consueto 4-2-3-1 con Politano, Zielinski e Insigne a supporto di Mertens. Sul versante opposto Mihajlovic, privo di Tomiyasu, Dijks e Schouten, si schiera in maniera speculare ritrovando Danilo in difesa e rispolverando Poli a centrocampo e Palacio di punta. Minuto di silenzio prima del match e rossoblù con il lutto al braccio per ricordare il capitano dell’ultimo scudetto Mirko Pavinato, scomparso oggi a 86 anni.
Si comincia al 5’ con una brutta palla persa da Mbaye e una percussione di Fabian Ruiz interrotta in extremis da Danilo, poi al 6’ Koulibaly chiama in causa Skorupski in rovesciata. Un minuto dopo i rossoblù battono un colpo con Svanberg, che gira a lato un bel cross di Palacio, ma all’8’ ecco il vantaggio azzurro: filtrante di Ruiz, splendido tacco smarcante di Zielinski e destro a giro perentorio di Insigne. La rete incassata suona come una sveglia per i rossoblù, che iniziano a manovrare con grande qualità e al 20’ sfiorano il pareggio con un gran mancino di Skov Olsen dal limite che si stampa sul palo.
Tanta qualità pure nel Napoli, non una novità, e al 25’ serve un super Skorupski per neutralizzare un altro pregevole tentativo di Insigne dalla distanza. Al 29’ sale invece in cattedra Ospina, monumentale nel respingere d’istinto un’incornata di Palacio su traversone al bacio di De Silvestri. Politano risponde al 34’ con un diagonale troppo schiacciato da posizione favorevole che si perde sul fondo, ma al 44’ sono ancora i partenopei a tremare: imbucata di Poli per Palacio e botta nel sacco del ‘Trenza’, ma Chiffi annulla per fuorigioco e manda le squadra al riposo sull’1-0.
Il secondo tempo si apre un curioso ‒ e irritante ‒ episodio da moviola in cui a farne le spese, guarda caso, è il BFC: Ospina si alza il pallone con le mani, rinvia addosso a Palacio (posto appena fuori dall’area) e genera un clamoroso gollonzo, ma l’arbitro annulla di nuovo spiegando che la sfera era nella disponibilità del portiere, che da regolamento non può essere disturbato (da capire se Palacio faccia effettivamente qualcosa per ostacolarlo o venga semplicemente colpito). I felsinei non si perdono d’animo, mantengono il possesso, a tratti dominano, ma al 20’ su uno dei pochi contrattacchi a disposizione il neo entrato Osimhen si invola verso la porta avversaria, brucia in velocità Danilo e fredda Skorupski per il 2-0.
Al 23’ il nigeriano, servito da Insigne, avrebbe anche la chance di calare il tris, ma calcia malamente sui cartelloni pubblicitari a porta quasi sguarnita. E così i rossoblù, indomiti, ne approfittano per tornare in partita al 28’: Palacio recupera palla sulla sinistra e serve Skov Olsen, il danese serve a rimorchio Soriano e il numero 21 fredda Ospina quasi all’incrocio dei pali. Mihajlovic, che aveva già sostituito Poli con Dominguez e Sansone con Barrow, pregusta la rimonta e cambia ulteriormente le carte in tavola, inserendo pure Medel, Orsolini e Vignato e passando a tre dietro, ma al 31’ De Silvestri combina la frittata: lancio dritto sulla schiena di Insigne, volata del fantasista in campo aperto e rasoiata a trafiggere Skorupski per il 3-1.
E così al Bologna, bello e poco cinico, sfortunato e pasticcione, restano l’amaro in bocca e tanti rimpianti, acuiti nel finale da due punizioni di Barrow e Orsolini che danno ancora da lavorare a Ospina. Nel mezzo, una bella parata di Skorupski su una staffilata di Politano e un’inzuccata di Danilo alta di poco, fra le ultime emozioni di una sfida vibrante in cui il Napoli si impone, addirittura con due gol di scarto, senza meritarlo a pieno. Nel calcio, però, vince chi sbaglia di meno e soprattutto chi segna. Banale e doloroso ricordarlo, ma da questa legge non si scappa.

NAPOLI-BOLOGNA 3-1

NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Ghoulam (22’ pt Hysaj); F. Ruiz, Demme; Politano, Zielinski (34’ st M. Rui), Insigne L. (34’ st Elmas); Mertens (8’ st Osimhen).
A disp.: Contini, Meret, Maksimovic, Manolas, Bakayoko, Lobotka, Cioffi, D’Agostino.
All.: Gattuso

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Danilo, Soumaoro, Mbaye (31’ st Medel); Poli (13’ st Dominguez), Svanberg (31’ st Vignato); Skov Olsen (31’ st Orsolini), Soriano, Sansone (20’ st Barrow); Palacio.
A disp.: Da Costa, Ravaglia F., Annan, Antov, Khailoti, Baldursson, Juwara.
All.: Mihajlovic

Arbitro: Chiffi di Padova
Ammoniti: 7’ st Skov Olsen (B), 40’ st M. Rui (N)
Espulsi:
Marcatori: 8’ pt, 31’ st Insigne L. (N), 20’ st Osimhen (N), 28’ st Soriano (B)
Recupero: 1’ pt, 5’ st

Simone Minghinelli

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