Il Bologna per ritrovare una vittoria che manca dal 15 settembre e irrobustire una classifica bugiarda, la Sampdoria per iniziare a scalare la china dopo un avvio di stagione a dir poco complicato: il lunch match della 9^ giornata va in scena al Dall’Ara e mette di fronte due squadre affamate di riscatto e punti. Acclamatissimo da tutto lo stadio il grande assente e doppio ex Mihajlovic, che cambia qualcosa all’interno del suo consueto 4-2-3-1, scegliendo Dzemaili come partner di Poli in mediana e Skov Olsen (esordio da titolare per il danese) sull’out offensivo di destra al posto di Orsolini. Dall’altra parte Ranieri, alla seconda presenza sulla panchina blucerchiata, opta per un 4-4-2 molto compatto con Leris e Jankto sulle corsie laterali a centrocampo e il tandem Gabbiadini-Quagliarella in avanti.
I rossoblù cominciano forte e al 3’ un cross basso di Palacio libera al tiro Dzemaili da posizione defilata, ma la conclusione del capitano viene neutralizzata quasi sulla linea da Vieira. Al 19’, invece, è Krejci a mettere nel mezzo un pallone invitante, con Murru che però anticipa Skov Olsen sul più bello. Nella seconda metà di frazione l’intensità dei padroni di casa cala leggermente, e i liguri ne approfittano per guadagnare qualche metro di campo. Al 25’ grosso brivido da corner, con Gabbiadini che su sponda di Quagliarella coglie un clamoroso palo, mentre al 36’ è Jankto a sfiorare il vantaggio con un destro dal limite che si perde di poco alto. Passato lo spavento, a ridosso dell’intervallo è ancora il Bologna a farsi preferire, e al 42’ serve un super Audero per chiudere lo specchio a Palacio, ben servito in area piccola da Soriano. Un minuto dopo ci prova anche Sansone su assist di Krejci, ma la sua spaccata è debole e il punteggio resta bloccato sullo 0-0.
Ad inizio ripresa Ranieri cambia subito qualcosa inserendo Ekdal e Depaoli per Bertolacci e Leris, e al 2’ Quagliarella impegna Skorupski da sottomisura. Al 3’ sono però i felsinei a trovare il gol con un’azione da applausi (undici passaggi complessivi senza far vedere il pallone agli avversari): testa di Sansone per Soriano, traversone rasoterra al centro e stoccata vincente del solito monumentale Palacio nell’angolino. La Samp non si perde comunque d’animo e reagisce all’istante realizzando l’1-1 già al 5’ grazie a Quagliarella, ma la sua beffarda incornata viene vanificata da un fuorigioco di Gabbiadini. E allora ecco di nuovo i rossoblù a rendersi pericolosi, sia al 9’ che al 15’ con due rasoiate di Palacio e Sansone, la prima sull’esterno della rete e la seconda respinta da Audero.
La situazione, per Dzemaili e compagni, sembra sotto controllo, ma al 18’ un errato disimpegno del neo entrato Orsolini (fuori Skov Olsen, un po’ troppo timido) consente a Gabbiadini di controllare liberissimo la sfera attorno ai venti metri, mirare e freddare Skorupski con un pregevole mancino a girare. L’inerzia della gara a quel punto sembra cambiare, e allora la coppia De Leo-Tanjga tenta anche la carta Santander, seguito a ruota da Schouten per dare fiato ad un esausto Poli. Serve un episodio per rimettere nuovamente la testa avanti, e i padroni di casa lo trovano al 33’: angolo di Sansone, leggero tocco di Mbaye e zampata nel sacco di Bani (autore di una prestazione maiuscola), che veste i panni del Fresi stagione 2001-2002 e fa esplodere il Dall’Ara.
Nel finale la formazione di Ranieri si porta in attacco alla disperata per andare alla caccia del 2-2, ma i felsinei reggono benissimo l’urto e vanno anche ad un passo dal tris, al 40’ con un tuffo di testa di Orsolini su lancio di Soriano e al 43’ con un colpo di punta dello stesso numero 7 bloccato da Audero. La partita termina così 2-1, ed è un risultato giusto per quanto visto nel corso dei novanta minuti. Il Bologna, pur con qualche sbavatura che anche oggi stava mettendo a repentaglio i tre punti, non fallisce il primo vero crocevia del campionato, imponendosi attraverso gioco, personalità e attributi in un match pieno zeppo di insidie e salendo a quota 12. Il modo migliore per approcciarsi alle sfide ravvicinate contro Cagliari e Inter, ancora più difficili ma non impossibili per una squadra intelligente, matura e ormai consapevole delle proprie qualità.
BOLOGNA-SAMPDORIA 2-1
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Danilo, Bani, Krejci; Poli (26’ st Schouten), Dzemaili (21’ st Santander); Skov Olsen (10’ st Orsolini), Soriano, Sansone; Palacio.
A disp.: Da Costa, Sarr, Corbo, Denswil, Paz, Portanova, Baldursson, Svanberg, Juwara.
All.: Mihajlovic (De Leo e Tanjga in panchina)
SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Bereszynski, Colley O., Murillo, Murru; Leris (1’ st Depaoli), Vieira, Bertolacci (1’ st Ekdal), Jankto (17’ st Caprari); Gabbiadini, Quagliarella.
A disp.: Avogadri, Falcone, Augello, Chabot, Ferrari A., Barreto, Ramirez, Bonazzoli, Rigoni.
All.: Ranieri
Arbitro: Doveri di Roma
Ammoniti: 27’ st Bereszynski (S), 31’ st Murru (S), 38’ st Schouten (B), 41’ st Colley (S)
Espulsi: –
Marcatori: 3’ st Palacio (B), 19’ st Gabbiadini (S), 33 st Bani (B)
Recupero: 1’ pt, 4’ st
Note: 24.099 spettatori (di cui 15.375 abbonati)
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Foto: Damiano Fiorentini