Bologna-Sampdoria non può essere già considerato uno scontro salvezza, visto che siamo solo alla nona giornata, ma di sicuro non è una partita banale, guardando la posizione in classifica delle due squadre (quartultima e ultima) e il momento che stanno attraversando. Motta, reduce dalle sconfitte contro Empoli e Juventus e ancora orfano di Barrow, non si sposta dal 4-2-3-1 ma cambia diversi interpreti e ruoli rispetto alla trasferta di Torino: Soumaoro e Lucumí centrali di difesa davanti a Skorupski, Cambiaso e Lykogiannis terzini, Schouten e Medel in mediana, Dominguez avanzato sulla trequarti e Arnautovic di punta, supportato a destra da Aebischer e a sinistra da Orsolini. Sul versante opposto Stankovic, subentrato a Giampaolo e all’esordio come allenatore nella nostra Serie A, si schiera in modo speculare, con Gabbiadini, Djuricic e Sabiri alle spalle di Caputo.
I rossoblù, pungolati dagli ultras sia giovedì a Casteldebole che stasera con lo striscione «Chi non lotta se ne deve andare», partono forte, e al 3′ spaventano i blucerchiati con un traversone basso di Orsolini su cui si avventa Aebischer, che non trova la porta. Col passare dei minuti la Samp si riassesta e mette la testa fuori dal guscio, ma le azioni più pericolose sono sempre del BFC (che intanto inverte gli esterni d’attacco e perde Lykogiannis per una botta alla testa, al suo posto dentro De Silvestri): al 21′ tiro dal limite di Dominguez sporcato fuori dallo specchio, al 22′ tiro-cross di Aebischer che per poco non sorprende Audero, e al 27′ pallone invitante messo in mezzo dallo stesso svizzero e neutralizzato da Colley.
Il gol felsineo sembra potersi materializzare da un momento all’altro, cosa che effettivamente accade al 32′: Arnautovic lancia con una magia Aebischer, il numero 20 converge sul destro saltando un paio di avversari e calcia trovando i guantoni di Audero, che però non può nulla sulla successiva ribattuta di Dominguez. Il neo papà della piccola Allegra corre a festeggiare insieme ai compagni sotto la Curva Andrea Costa, e al 42′ va poi vicino al bis personale: assist a rimorchio di Lucumí e sassata di Nico che si stampa sulla traversa. I doriani, in evidente affanno, battono un colpo soltanto al 44′ tramite una staffilata dalla distanza di Rincon che si perde alta. E così all’intervallo, con pieno merito, il Bologna è avanti.
Il secondo tempo si apre con Leris per Gabbiadini e una Sampdoria un po’ più intraprendente: al 6′ Caputo, su imbucata di Djuricic, trova anche la rete, ma dopo essere scattato in offside. I rossoblù, passato lo spavento, non reagiscono e anzi, smettono colpevolmente di giocare, così Stankovic decide di rischiare qualcosa e inserire anche Quagliarella per arrivare al pareggio. Non ce n’è bisogno, perché al 27′ gli uomini di Motta si fanno gol praticamente da soli: Skorupski esce in maniera incerta su un cross dalla destra e Soumaoro lo anticipa per rinviare di testa, Leris calcia malissimo e sulla sua traiettoria capita la testa di Djuricic, che devia nel sacco l’1-1.
Motta, che dovrà poi spiegare a tutti perché la sua squadra non è tornata in campo, manda via via sul rettangolo verde Ferguson, Sansone (in luogo di un Orsolini nullo e graziato al 25′ da Piccinini per un fallaccio su Rincon), Soriano e Zirkzee (togliendo Arnautovic e facendo infuriare lo stadio), ma la situazione non cambia di una virgola. Sono gli ospiti ad andare più vicini al vantaggio, all’89’ con un rapido contropiede stoppato in extremis da Soumaoro e al 93′ con una rasoiata dal limite di Verre smanacciata da Skorupski, bravo in seguito a lanciarsi sui piedi dell’accorrente Leris. L’ultima emozione di un match contraddistinto da numerosi scontri fisici e altrettanti errori tecnici, di rara bruttezza specialmente nella ripresa (degno della Serie B, verrebbe purtroppo da dire in estrema sintesi), è un’incornata debole e centrale di Ferguson al 49′. È 1-1, e il Bologna rientra negli spogliatoi tra i fischi copiosi del Dall’Ara: se prima di questa gara una delle due squadre aveva la quasi certezza di dover lottare fino alla fine per salvarsi, adesso è probabile che questa certezza ce l’abbiano entrambe.
BOLOGNA-SAMPDORIA 1-1
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Cambiaso, Soumaoro, Lucumí, Lykogiannis (18′ pt De Silvestri); Schouten (28′ st Ferguson), Medel; Aebischer, Dominguez (34′ st Soriano), Orsolini (28′ st Sansone); Arnautovic (34′ st Zirkzee).
A disp.: Bardi, Raffaelli, Bonifazi, Kasius, Posch, Sosa, Moro, Vignato.
All.: Motta
SAMPDORIA (4-2-3-1): Audero; Bereszynski, Murillo, Colley, Augello; Vieira (13′ st Villar), Rincon; Gabbiadini (1′ st Leris), Djuricic (83′ st Verre), Sabiri (24′ st Quagliarella); Caputo.
A disp.: Contini, Amione, Conti, Ferrari A., Murru, Yepes, Trimboli, Pussetto.
All.: Stankovic
Arbitro: Piccinini di Forlì
Ammoniti: 24′ pt Djuricic (S), 16′ st Cambiaso (B), 25′ st Orsolini (B), 29′ st Leris (S), 44′ st Verre (S)
Espulsi: –
Marcatori: 32′ pt Dominguez (B), 27′ st Djuricic (S)
Recupero: 4′ pt, 4′ st
Note: 20.871 spettatori (di cui 12.015 abbonati)
Simone Minghinelli
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Foto: Getty Images (via OneFootball)