Il Milan per lo scudetto, il Bologna per Mihajlovic: la 31^ giornata di Serie A si conclude in un Meazza gremito con una sfida in cui le motivazioni forti non mancano. Pioli, chiamato a rispondere alle vittorie di Inter e Napoli e con tutta la rosa a disposizione eccetto Kjaer e Romagnoli, prosegue nel solco del 4-2-3-1 con Kessie inizialmente in panchina e il trio Messias-Diaz-Leao alle spalle dell’unica punta Giroud, preferito di nuovo a Ibrahimovic. Sul versante opposto Sinisa, collegato dall’ospedale e sostituito in panchina dal vice Tanjga, opta per un 3-5-2 con Aebischer (alla prima da titolare) al fianco di Schouten e Svanberg in mediana, Hickey sulla fascia destra, Dijks sulla sinistra e Barrow vicino ad Arnautovic in avanti.
Fin dall’avvio si capisce come i rossoblù, attenti e ordinati in ogni frangente, siano davvero venuti a San Siro per giocarsela a viso aperto, spaventando subito Maignan con una spaccata da distanza ravvicinata di Dijks e una rasoiata di Aebischer. I padroni di casa rispondono al 13′ con una staffilata centrale di Theo Hernandez, poi al 14′ Svanberg ci prova da appena dentro l’area ma il suo piattone a giro è troppo debole. L’arbitro Marinelli lascia molto correre sui contrasti e la spettacolarità del match ne trae giovamento: al 16′ zampata alta di Rafael Leao dopo un rinvio corto di Medel, al 21′ botta fuori misura di Arnautovic, e al 22′ tiro ‘telefonato’ di Aebischer a chiudere una splendida azione orchestrata da Barrow e Svanberg.
Il Milan torna a farsi vivo dalle parti di Skorupski al 23′, con Brahim Diaz fermato in scivolata da Medel, ma al 26′ trema su una sassata da lontanissimo di Barrow su cui Maignan interviene da campione. Al 29′ ci prova Tonali su sponda di Giroud, ma la mira non è granché, quindi al 32′ Theate stoppa Tomori in zona pericolosa e sul rimpallo Hernandez calcia a lato di poco. Ulteriore chance per il Bologna al 40′, quando Svanberg si lancia in area dopo un’azione insistita ma non riesce ad avventarsi sulla sfera prolungata da Arnautovic per merito di Tomori, mentre nel finale sono i rossoneri a battere due colpi, ma sia al 42′ che soprattutto al 45′ Skorupski è super su un doppio colpo di testa di Giroud.
Il secondo tempo si apre con un’altra splendida parata di Skorupski, coi piedi per neutralizzare un velenoso piatto destro di Leao, poi al 4′ Barrow non inquadra lo specchio dal limite. I felsinei continuano a non sbagliare quasi nulla sia in fase di possesso che di contenimento, ma il Milan alza i giri del motore e al 16′ Calabria sfiora il vantaggio con un diagonale leggermente sporcato a fil di palo da un sontuoso capitan Medel. In seguito ad una girata di Rebic a lato e ad una staffilata di Bennacer smanacciata da Skorupski, al 25′ Pioli corre ai ripari e getta nella mischia Ibrahimovic e Kessie per Giroud e Bennacer, e dall’altra parte Tanjga (che aveva già sostituito l’acciaccato Barrow con Orsolini) risponde inserendo Kasius e Soriano per Hickey e Svanberg. Ibra ci mette poco a mettersi in luce e al 27′ piazza a rimorchio un pallone molto invitante, ma l’accorrente Leao angola troppo e manca il bersaglio.
I rossoblù (ora con Mbaye e Kasius sugli esterni), provati dall’incredibile sforzo psicofisico, non riescono più a mettere la testa fuori dal guscio ma sono pressoché perfetti nel respingere ogni assalto degli avversari, tanto arrembanti quanto imprecisi negli ultimi sedici metri: a 38′ una stoccata del neo entrato Florenzi viene addolcita in due tempi da Skorupski, e al 47′ un’inzuccata di Ibrahimovic (ferito alla tempia dopo uno scontro aereo con Medel, quest’ultimo costretto al cambio) si perde alta sulla traversa. Il recupero è addirittura di otto minuti, e al 50′ serve nuovamente uno straordinario Skorupski per dire di no a Rebic, bravo ad incornare la sfera di testa su cross da corner.
È l’ultimo brivido di una partita da cui il Bologna trae un punto di platino, meritato per la proposta di gioco mostrata nel primo tempo e la resilienza (tanto cara al collaboratore tecnico De Leo) messa in campo nella ripresa, dinnanzi alla prevedibili sfuriate offensive del Milan. Benissimo i titolari e i subentrati, benissimo i senatori e i giovani, benissimo i volti noti (il redivivo Dijks, per esempio) e quelli nuovi (Aebischer sugli scudi), andando a generare una prestazione tra le migliori della stagione, forse la migliore se si considera che di fronte c’era la capolista del campionato e sugli spalti 68 mila spettatori affamati di vittoria e di tricolore. Siamo sicuri che in quella camera del Sant’Orsola, nonostante le difficoltà e le preoccupazioni di un momento che speriamo passi presto, Mihajlovic stia sorridendo, orgoglioso dei suoi ragazzi.
MILAN-BOLOGNA 0-0
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria (30′ st Florenzi), Kalulu, Tomori, T. Hernandez; Tonali, Bennacer (25′ st Kessie); Messias (1′ st Rebic), B. Diaz, R. Leao; Giroud (25′ st Ibrahimovic).
A disp.: Mirante, Tatarusanu, Ballo-Touré, Gabbia, Bakayoko, Castillejo, Krunic, Saelemaekers.
All.: Pioli
BOLOGNA (3-5-2): Skorupski; Soumaoro, Medel (37′ st Bonifazi), Theate; Hickey (26′ st Kasius), Aebischer, Schouten, Svanberg (26′ st Soriano), Dijks (37′ st Mbaye); Barrow (15′ st Orsolini), Arnautovic.
A disp.: Bardi, Binks, Viola, Falcinelli, Sansone, Santander, Vignato.
All.: Mihajlovic (Tanjga in panchina)
Arbitro: Marinelli di Tivoli
Ammoniti: 41′ pt Dijks (B), 53′ st Orsolini (B)
Espulsi: –
Marcatori: –
Recupero: 1′ pt, 8′ st
Simone Minghinelli
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