Tra il Bologna e il tabellone principale di Coppa Italia, con la Roma ad attendere negli ottavi di finale, c’è lo Spezia, una delle principali rivelazioni di questo inizio di stagione. Si gioca in gara secca al Dall’Ara e Mihajlovic non snobba la competizione, anzi: dentro sei titolari su undici nel consueto 4-2-3-1, mentre Skorupski, Danilo, Hickey, Schouten e Palacio vengono sostituiti da Da Costa, Medel, Denswil, Dominguez e Vignato. Turnover più massiccio, invece, per Italiano, che costruisce il suo classico 4-3-3 con molte seconde linee, rinunciando almeno dall’inizio a Terzi, Ricci, Farias, Gyasi e Nzola.
Neanche il tempo di prendere confidenza col match che i rossoblù vanno sotto: al 5’ Piccoli raccoglie un bel filtrante di Marchizza, controlla e da posizione defilata scarica una sassata che si spegne proprio sotto la traversa. Soriano (capitano di giornata) e compagni arrivano dalle parti di Krapikas solo al 12’, quando Vignato si avventa su un bel lancio di De Silvestri ma calcia male col mancino, poi al 13’ trovano l’1-1: suggerimento in profondità di Vignato per Barrow e piattone all’angolino del gambiano. Al 21’ ancora Musa, insieme a Svanberg, non riesce a trovare il varco giusto per battere a rete in area piccola, quindi al 28’ lo svedese prima conclude debolmente addosso a Krapikas dopo perfetta imbeccata di Orsolini, poi sullo sviluppo dell’azione coglie un clamoroso palo. Si arriva così a ridosso dell’intervallo e a salire in cattedra è Orsolini, che al 43’ chiama Krapikas al miracolo con un gran sinistro a rientrare dal limite e al 46’ realizza il 2-1 con un destro secco su assist di Soriano.
La ripresa si apre con un’incornata di Barrow che non inquadra il bersaglio, mentre al 12’ lo stesso numero 99 si divora il tris e la doppietta personale facendosi ipnotizzare da Krapikas e vanificando uno splendido suggerimento di Soriano. Lo Spezia allora ne approfitta e al 19’ il neo entrato Farias punisce i felsinei controllando un gran pallone in area, mettendo a sedere Denswil (anche oggi un mezzo disastro) e freddando Da Costa per il 2-2. Al 22’ altro errore di Barrow, che calcia addosso a Krapikas, bravo anche al 38’ ad opporsi da sottomisura su Soriano, quindi al 40’ lo stesso gambiano spreca l’ennesimo assist al bacio di Soriano angolando troppo la mira col mancino dal limite. Mihajlovic inserisce via via Sansone, Poli e Palacio, e proprio questi ultimi due confezionano al 44’ l’occasione del nuovo sorpasso: punizione battuta rapidamente dal mediano in profondità per l’argentino, dribbling secco sul portiere, fallo e penalty fischiato da Volpi. Sul dischetto va Barrow (primo rigorista ma in evidente serata storta, gol a parte), che dopo una serie di finte tira a mezza altezza e trova i guantoni di un eccellente Krapikas.
Nell’azione successiva lo Spezia, in contropiede, si mangia il 3-2 con Piccoli, ma è solo il preludio di quello che accadrò ai supplementari. Al 3’ Musa cerca il riscatto ma la sua staffilata si perde di poco a lato, e in seguito all’ennesima occasione sprecata i liguri si sfregano le mani e segnano di nuovo: passaggio coi giri giusti di Farias per Maggiore, che infila in velocità Denswil (passato centrale dopo l’uscita di Medel per Hickey) e realizza a tu per tu con Da Costa, non impeccabile nel tentativo di parata. È di fatto l’inizio della fine, perché sul versante rossoblù Barrow non trova la porta neanche al 4’ del secondo tempo da posizione favorevole su appoggio di Poli, Orsolini si vede annullare per offside il 3-3 e poi spreca una ghiotta ripartenza incartandosi, e il giovane Rabbi (fuori Barrow) sfiora il palo con un gran diagonale, mentre su quello bianconero ancora Maggiore chiude i conti con un perfetto destro a giro.
Insomma, al Bologna per passare il turno non sono serviti i tanti titolari e non sono bastate mille occasioni da rete, rigore compreso, perché se sbagli tutto lo sbagliabile e anche di più il 99,9% delle volte esci dal campo a capo chino. E infatti… Lo Spezia, invece, festeggia con quattro tiri e quattro gol, ringrazia il suo super portiere (nessuno sapeva chi fosse, prima di stasera) e un’avversaria sprecona in attacco e traballante in difesa. I rossoblù, che per l’ennesima volta salutano la Coppa Italia presto e male, possono e devono prendersela con se stessi, come già accaduto altre volte in questa stagione (a Benevento e in casa col Sassuolo, per fare due esempi). Pur dolorosa, può essere una lezione, forse quella definitiva per crescere. Guai a farla diventare una costante.
BOLOGNA-SPEZIA 2-4 d.t.s.
BOLOGNA (4-2-3-1): Da Costa; De Silvestri, Medel (7’ pts Hickey), Tomiyasu, Denswil; Svanberg (21’ st Poli), Dominguez (36’ st Palacio); Orsolini, Soriano, Vignato (21’ st Sansone); Barrow (7’ sts Rabbi).
A disp.: Skorupski, Calabresi, Mbaye, Paz, Baldursson, Ruffo Luci, Schouten.
All.: Mihajlovic
SPEZIA (4-3-3): Krapikas; Sala (15’ st Mattiello), Ismajli, Chabot, Marchizza (41’ st Vignali); Deiola, Agoume (6’ sts Terzi), Mora (41’ st Maggiore); Acampora (15’ st Farias), Piccoli, Agudelo.
A disp.: Rafael, Erlic, Estevez, Mastinu, Ricci, Gyasi, Nzola.
All.: Italiano
Arbitro: Volpi di Arezzo
Ammoniti: 27’ pt Marchizza (S), 44’ pt Dominguez (B), 5’ st Medel (B), 13’ st Agudelo (S), 17’ st Chabot (S), 33’ st Deiola (S), 44′ st Krapikas (S), 13’ pts Soriano (B), 8’ sts Maggiore (S), 8’ sts Mattiello (S), 11’ sts Sansone (B)
Espulsi: –
Marcatori: 5’ pt Piccoli (S), 13’ pt Barrow (B), 46’ pt Orsolini (B), 19’ st Farias (S), 10’ pts, 14’ sts Maggiore (S)
Recupero: 1’ pt, 4’ st, 0’ pts, 2’ sts
Note: al 46’ st Krapikas (S) para un rigore a Barrow (B)
Simone Minghinelli
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