Il campionato 2022-2023 del Bologna inizia all’Olimpico di Roma contro la Lazio, una sfida non semplice e soprattutto non banale per il grande ex Sinisa Mihajlovic, presente in panchina e sommerso dall’affetto dei tifosi biancocelesti. Sinisa, come da indicazioni della vigilia, prosegue nel solco del 3-5-2, cambiando solo un uomo rispetto alla vittoriosa sfida di Coppa Italia col Cosenza: fuori Bonifazi, Lykogiannis arretrato nei tre in difesa e Cambiaso inserito come quinto di centrocampo a sinistra. Sarri risponde disegnandp un classico 4-3-3 guidato in cabina di regia da Cataldi, con Felipe Anderson e Zaccagni esterni offensivi e Immobile di punta.
Dopo un avvio frizzante dei padroni di casa, al 6′ arriva il primo di tanti episodi da moviola: il portiere laziale Maximiamo ferma goffamente il pallone poco al di fuori della sua area e, dopo intervento del VAR, viene espulso dall’arbitro Massimi. Nonostante la superiorità numerica, i rossoblù faticano a prendere in mano le redini del match, e al 13′ Immobile si invola verso Skorupski sfiorando il palo lontano col mancino (decisivo un leggero tocco del polacco). Al 14′ Romagnoli ci prova di testa ma trova i guantoni del numero 28, poi al 20′ ecco finalmente uno squillo offensivo del BFC: bella azione manovrata e rifinita da Arnautovic, con De Silvestri che calcia però sul corpo del neo entrato Provedel.
Quattro minuti più tardi Sansone si fa anticipare da Romagnoli al momento di battere a rete (sarebbe comunque stato fuorigioco), quindi al 35′ è lui ad anticipare Zaccagni in area e ad essere calciato sul ginocchio: rigore netto che al 38′ Arnautovic trasforma di precisione, venendo in seguito ammonito per un’esultanza ritenuta provocatoria. I felsinei, galvanizzati dal vantaggio, continuano a spingere, e al 44′ Sansone si divora il 2-0 controllando bene un sontuoso lancio di Soriano ma ciccando la successiva conclusione. Si arriva così nel recupero, dove succede di tutto: al 47′ la Lazio chiede a gran voce il penalty per una leggera spinta di Lykogiannis su Lazzari (che non fa nulla per restare in piedi), e al 49′ il già ammonito Soumaoro commette una sciocchezza stendendo Lazzari sulla mediana e lasciando i suoi in dieci. E allora si va al riposo col BFC avanti 1-0 ma con le due squadre di nuovo in parità numerica.
Il secondo tempo si apre coi biancocelesti all’arrembaggio in cerca del pareggio e i rossoblù, tra le cui fila c’è Bonifazi al posto di Sansone, forse un po’ troppo bassi nell’intento di non concedere varchi. Al 15′ Zaccagni va vicino all’1-1 con una rasoiata dal limite sporcata di un soffio a lato da Schouten, mentre al 23′ è uno sfortunato autogol di De Silvestri a riequilibrare il punteggio: ennesima fuga sulla destra di Lazzari e cross-teso al centro respinto di piede da Skorupski sul corpo del compagno, che non può evitare la frittata. È in sostanza l’inizio della fine, perché a quel punto gli uomini di Sarri prendono ulteriore coraggio e al 34′ trovano pure il raddoppio: pessima gestione del possesso nella propria area da parte dei felsinei, rimpallo che favorisce Milinkovic-Savic, filtrante del serbo per Immobile e tocco vincente del bomber fra le gambe di Skorupski.
I cambi operati in corso d’opera da Mihajlovic (Aebischer, Kasius, Barrow e Vignato) non riescono ad incidere più di tanto, fatta eccezione per un’incursione dell’olandese al 36′ che conduce al tiro Barrow, murato dalla difesa capitolina. Lo stesso gambiano negli ultimi giri di lancette prova un paio di staffilate dalla distanza, ma la sua mira è sbilenca e Provedel non corre alcun rischio. Al triplice fischio di Massimi, autore di una direzione di gara impeccabile, il regalo del Bologna alla Lazio diventa ufficiale. Sì, regalo, perché al netto dell’evidente differenza di valori i rossoblù hanno gettato alle ortiche una partita che si era incanalata alla perfezione, facendosi del male da soli. Resta un enorme rammarico, unito alla consapevolezza che a questa squadra servono tre o meglio quattro innesti (due, Lucumí e Sosa, sono in arrivo) e che alcuni giocatori già presenti in rosa si devono svegliare. La speranza, nell’ottica di vivere una stagione serena, è che tutto ciò avvenga il prima possibile.
LAZIO-BOLOGNA 2-1
LAZIO (4-3-3): Maximiano; Lazzari (38′ st Hysaj), Patric, Romagnoli, Marusic; Milinkovic-Savic (38′ st Vecino), Cataldi (20′ st L. Alberto), Basic (8′ pt Provedel); F. Anderson (83′ st Cancellieri), Immobile, Zaccagni.
A disp.: Adamonis, Gila, Kamenovic, Radu, Bertini, M. Antonio, Romero, R. Moro.
All.: Sarri
BOLOGNA (3-5-2): Skorupski; Soumaoro, Medel, Lykogiannis (20′ st Kasius); De Silvestri, Soriano (20′ st Aebischer), Schouten, Dominguez (29′ st Barrow), Cambiaso (41′ st Vignato); Sansone (1′ st Bonifazi), Arnautovic.
A disp.: Bagnolini, Bardi, Amey, Angeli, Mbaye, Motolese, Urbanski, Orsolini, Raimondo.
All.: Mihajlovic
Arbitro: Massimi di Termoli
Ammoniti: 23′ pt Sansone (B), 38′ pt Arnautovic (B), 40′ pt Soumaoro (B), 8′ st Cambiaso (B), 13′ st Sarri (L) dalla panchina, 26′ st Lazzari (L), 41′ st Aebischer (B), 46′ st Immobile (L)
Espulsi: 6′ pt Maximiano (L), 49′ pt Soumaoro (B) per doppia ammonizione
Marcatori: 38′ pt rig. Arnautovic (B), 23′ st aut. De Silvestri (L), 34′ st Immobile (L)
Recupero: 5′ pt, 6′ st
Simone Minghinelli
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