Il Bologna si riprende la vittoria con gioco e attributi: Cagliari k.o. 3-2, gol di Soriano e doppietta al bacio di Barrow
Non sarà l’ultima spiaggia, perché siamo solo alla sesta giornata, ma per il Bologna è certamente una partita di enorme importanza: al Dall’Ara arriva il Cagliari, reduce dai successi contro Torino e Crotone, e l’unico obiettivo è tornare alla vittoria e porre fine alla striscia di tre sconfitte consecutive. Mihajlovic, dopo il passaggio del turno in Coppa Italia, riparte dai suoi titolari (pur dovendo fare a meno di ben sette elementi), con Orsolini, Soriano e Barrow a supporto di Palacio in attacco. Sul versante opposto Di Francesco, privo di Ceppitelli e Gaston Pereiro, si schiera in maniera speculare, un 4-2-3-1 con Marin e Rog in mediana e Simeone di punta.
Il primo squillo del match è di marca sarda al 4’, con una rasoiata di Joao Pedro su assist di Nandez bloccata a terra da Skorupski, poi all’8’ Barrow risponde saltando in tunnel Zappa ma calciando debolmente tra le braccia di Cragno. Si arriva così al quarto d’ora, quando Orsolini sbaglia un appoggio banale a centrocampo e il Cagliari ne approfitta: bella combinazione tra Joao Pedro e Sottil, cross dell’azzurrino e zampata vincente di ginocchio del brasiliano a trafiggere Skorupski. I rossoblù provano a reagire alla bastonata proprio con Orsolini, che al 18’ impegna Cragno su punizione, quindi al 31’ è Svanberg a scaldare i guantoni del portiere avversario con una staffilata dalla distanza.
Bologna pericoloso anche nei minuti appena successivi da corner, sia con De Silvestri (anticipato per un soffio da Godin) che con Soriano (colpo di testa fuori e conclusione murata), ma soprattutto grazie ad una splendida azione di Palacio al 35’ chiusa da un destro a giro su cui Cragno è strepitoso nella deviazione. Ogni volta che gli ospiti scendono, però, c’è da tremare, specie sul lato sinistro difensivo, dove Hickey non riesce quasi mai a reggere l’impeto di Nandez e sul finale di tempo riceve il tempestivo aiuto di Palacio per arginare l’ex Boca Juniors. Il pareggio felsineo sarebbe comunque meritato, e giustamente arriva al 45’: percussione centrale di Soriano, palla a Barrow, sterzata secca a portarsi la sfera sul destro e fantastica bordata all’incrocio dei pali. All’intervallo è 1-1, risultato sacrosanto per quanto visto in campo.
Neanche il tempo di respirare e godersi il ritrovato equilibrio che in avvio di ripresa il Cagliari passa ancora: fuga di Zappa sulla fascia (azione nata in precedenza da un fallo di Walukiewicz su Palacio non sanzionato), dribbling secco su Svanberg e assist a rimorchio per la botta letale del ‘Cholito’. Sembra una mazzata impossibile da assimilare, eppure i rossoblù non demordono e al 7’ trovano subito il 2-2 con Soriano, servito alla grande di testa in profondità da Orsolini e bravissimo a battere Cragno dal limite con un mancino a pelo d’erba. Ma non è finita, perché all’11’ Barrow si rimette in proprio e spacca di nuovo la rete con una stilettata da venti metri che si infila perentoria nell’angolino lontano: 3-2! Il gambiano, scatenato, va vicino anche al tris personale al 22’, ma la sua ennesima cannonata su genialata di Orsolini (in continuo crescendo la sua prestazione) viene smanacciata dal numero 28 dei sardi.
Dopo Ounas, inserito al 18’ al posto di Sottil, Di Francesco getta nella mischia anche Pavoletti, e al 29’ il furetto franco-algerino mette in mezzo un velenoso traversone basso che l’ariete ex Genoa spedisce a lato. Lì sulla destra Ounas continua ad imperversare, e al 35’ un altro suo suggerimento rasoterra per Pavoletti viene sporcato in corner da un tempestivo Skorupski. Mihajlovic, con tre Primavera e varie seconde e terze linee in panchina, corre ai ripari sostituendo Svanberg e Palacio (da applausi il suo lavoro di quantità e qualità al servizio della squadra) con Denswil e Dominguez, e piazzando l’olandese come terzino e Hickey davanti a lui. Al 39’ Lykogiannis, già ammonito, entra male su Orsolini ma viene graziato dall’arbitro Fabbri, mentre all’inizio dei cinque (poi divenuti sei) minuti di recupero Nandez entra malissimo sulla caviglia dello stesso ‘Orso’ e non riceve nemmeno un giallo.
Nel finale spazio anche per Vignato, che rileva un esausto Barrow, e Bologna che riesce a reggere bene l’urto di un Cagliari tutto proiettato in avanti, grazie all’abnegazione di ogni singolo elemento e in particolare alla garra del neo entrato Dominguez, a ringhiare su ogni avversario e a gestire perfettamente insieme a Schouten, Soriano e Orsolini gli ultimi palloni della sfida. Il triplice fischio conclusivo suona come una liberazione e sancisce una vittoria strameritata per i rossoblù di casa, nonostante la doppia situazione di svantaggio e un’ansia che rischiava di diventare opprimente. Invece, splendida reazione dei ragazzi, attraverso il gioco e con attributi enormi, e ottima gestione di Mihajlovic, malgrado le numerose defezioni. Non era l’ultima spiaggia, chissà che non sia la svolta…
BOLOGNA-CAGLIARI 3-2
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Danilo, Tomiyasu, Hickey; Schouten, Svanberg (37’ st Denswil); Orsolini, Soriano, Barrow (44’ st Vignato); Palacio (37’ st Dominguez).
A disp.: Da Costa, Ravaglia F., Arnofoli, Calabresi, Paz, Baldursson,, Kingsley, Rabbi, Rocchi.
All.: Mihajlovic
CAGLIARI (4-2-3-1): Cragno; Zappa (25’ st Faragò), Walukiewicz, Godin, Lykogiannis; Marin (41’ st Cerri), Rog; Nandez, J. Pedro, Sottil (18’ st Ounas); Simeone (25’ st Pavoletti).
A disp.: Aresti, Vicario, Carboni, Klavan, Pisacane, Caligara, Oliva, Tramoni.
All.: Di Francesco
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Ammoniti: 21’ pt Lykogiannis (C), 36’ pt J. Pedro (C), 37’ pt Danilo (B), 40’ pt Cragno (C), 20’ st De Silvestri (B), 23’ st Schouten (C)
Espulsi: –
Marcatori: 15’ pt J. Pedro (C), 45’ pt, 11’ st Barrow (B), 2’ st Simeone (B), 7’ st Soriano (B)
Recupero: 1’ pt, 6’ st
Simone Minghinelli
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