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La Fiorentina va a lezione d’Italiano: un super Bologna si prende il derby dell’Appennino, Odgaard firma l’1-0 che fa godere il Dall’Ara

La Fiorentina va a lezione d'Italiano: un super Bologna si prende il derby dell'Appennino, Odgaard firma l'1-0 che fa godere il Dall'Ara

Ph. Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)

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Quelle tra Bologna e Fiorentina non sono e non saranno mai sfide banali, figuriamoci quando entrambe le squadre hanno una caratura europea e occupano posizioni di classifica importanti in campionato, e uno dei due allenatori va ad affrontare il suo recente ‒ e ancora discusso ‒ passato. L’allenatore in questione è Italiano, sempre orfano di Aebischer, Cambiaghi, El Azzouzi, Miranda e Orsolini, che prosegue nel solco del 4-2-3-1 con Holm confermato nel ruolo di terzino sinistro, Pobega al fianco di Freuler in mediana e un trio formato da Ndoye, Odgaard e Dominguez alle spalle dell’unica punta Castro. Sul versante opposto Palladino, colpito dalla scomparsa della madre Rosa e sostituito in panchina dal vice Citterio, si schiera in maniera speculare con Comuzzo e Ranieri a guidare la difesa, la coppia Adli-Cataldi in cabina di regia e Beltran dietro a Kean in attacco. Cielo plumbeo sopra il Dall’Ara e terreno in condizioni non perfette, almeno all’apparenza, visto il maltempo dell’ultimo periodo.
La partita è vibrante e giocata su ritmi alti fin dalle prima battute, e al 7’ Ndoye sprigiona i propri cavalli lanciandosi in campo aperto: assist per Dominguez e piattone dell’argentino troppo ‘timido’. Al 9’ ci prova allora Pobega dalla distanza, ma la mira non è granché, quindi al 10’ un altro tentativo di Dominguez non inquadra il bersaglio. I viola, sornioni, si fanno vivi all’11’ con Gudmundsson, che supera in velocità Lucumí ma una volta arrivato davanti a Skorupski conclude a lato in pallonetto, quindi al 16’ Castro spreca una ghiotta chance conducendo bene una ripartenza ma servendo male Dominguez una volta entrato in area.
Passa qualche istante e Kean va in gol, ma scattando da posizione irregolare, poi i padroni di casa prendono maggiormente in mano le redini del match ma non vanno oltre ad una conclusione alta di Odgaard al 37’. Gli ospiti, nel mentre, si rendono pericolosi al 43’ con un mancino in corsa di Cataldi da posizione favorevole alzato in corner da Skorupski, e al 44’ con un colpo di testa centrale di Kean (perso da Beukema) sugli sviluppi di un angolo. Brutta notizia per il BFC a ridosso dell’intervallo, perché Ndoye si fa male al ginocchio dopo un duro contrasto di Gosens: lo svizzero prova a stringere i denti e allo scadere ha pure la forza di andare a deviare un cross basso di Odgaard, sfiorando la rete, poi però si arrende. E intanto le squadre tornano negli spogliatoio sullo 0-0.
Italiano getta nella mischia capitan Ferguson, spostando Odgaard in fascia sinistra e Dominguez dall’altra parte, ed è una mossa determinante perché lo scozzese sulla trequarti gli esterni sul loro piede forte mandano in tilt la fase difensiva gigliata, consentendo ai felsinei di mettere le mani sul match. Pronti via e una torre di Pobega libera Castro, che ‘mastica’ il tiro e coglie un clamoroso palo a De Gea battuto, quindi al 6’ una sciabolata volante dello stesso Pobega viene controllata in due tempi dal portiere spagnolo. Ma non è finita, perché al 10’ serve un’altra super parata dell’ex Manchester United per neutralizzare una violenta botta di Odgaard dai venti metri. Il vantaggio è nell’aria e arriva, puntuale e meritato, al 14’: splendida apertura di Castro per Dominguez, spunto personale della ‘trottola’ argentina e palla nel mezzo per Odgaard, che con una precisa stoccata di piatto non dà scampo a De Gea.
La Fiorentina è in bambola ma al 18’ Holm, peraltro autore di un’ottima gara, fallisce il colpo del k.o. sprecando un sontuoso assist di Castro, letteralmente indemoniato: rigore in movimento e sfera sparata in Curva San Luca. Nemmeno Odgaard, al 23’, riesce a concedere il bis, toccando piano di punta fra le braccia di De Gea un pallone invitante, il tutto mentre Citterio opera alcuni cambi per provare a svegliare la squadra: dentro via via Sottil, Richardson, Ikoné, Kouame e Parisi. La reazione toscana arriva, seppur non così veemente, e culmina al 35’ in un’incornata di Richardson su traversone di Gosens che Skorupski blocca a terra. Nel finale i rossoblù, con in scena anche Lykogiannis, Iling-Junior, Posch e Dallinga, sfiorano ancora il bis tramite una staffilata di Ferguson smanacciata da De Gea, quindi gestiscono gli ultimi possessi con grinta e lucidità, senza rischiare nulla.
Il triplice fischio di Fabbri premia un Bologna che vince e convince grazie ad una prestazione maiuscola, la migliore della stagione insieme a quella di una settimana fa a Torino contro la Juventus. Domata e alla lunga quasi azzerata una delle squadre più in forma del campionato, facendo felice una piazza che al derby tosco-emiliano tiene sempre tanto e un tecnico che il confronto odierno lo sentiva particolarmente, dopo mesi di critiche o peggio insulti provenienti da Firenze. Proprio Italiano, con la sua minuziosa preparazione prepartita e le sue letture e mosse intelligenti in corso d’opera è il grande trionfatore del pomeriggio, con buona pace di chi non sa perdere (leggasi Daniele Pradè). Oggi la sensazione, seppur sia doveroso dirlo a voce bassa, è che continuando così la Serie A potrebbe tornare a tingersi di rossoblù. Per il momento ‘accontentiamoci’ dell’Appennino.

BOLOGNA-FIORENTINA 1-0

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri (36’ st Posch), Beukema, Lucumí, Holm (32’ st Lykogiannis); Freuler, Pobega; Ndoye (1’ st Ferguson), Odgaard, Dominguez (36’ st Iling-Junior); Castro (45’ st Dallinga).
A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Casale, Corazza, Erlic, Lykogiannis, Moro, Posch, Fabbian, Urbanski, Karlsson,
All.: Italiano

FIORENTINA (4-2-3-1): De Gea; Dodô, Comuzzo, Ranieri, Gosens (36’ st Parisi); Adli, Cataldi (25’ st Richardson); Colpani (26’ st Ikoné), Beltran (36’ st Kouame), Gudmundsson (13’ st Sottil); Kean.
A disp.: Martinelli, Terracciano, Kayode, Martinez Quarta, Moreno, Mandragora, Rubino.
All.: Palladino (Citterio in panchina)

Arbitro: Fabbri di Ravenna
Ammoniti: 13’ pt Pobega (B), 16’ pt Dodô (F), 37’ st Lykogiannis (B), 44’ st Comuzzo (F)
Espulsi:
Marcatori: 14’ st Odgaard (B)
Recupero: 1’ pt, 4’ st
Note: 27.970 spettatori

Simone Minghinelli

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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)