La nebbia non confonde la storia, solita vittoria della Juve a Bologna: 2-0 con Morata e Cuadrado, ai rossoblù non basta una buona prova
Reduce dalle sconfitte contro Fiorentina e Torino, il Bologna torna in campo per affrontare l’impegno più difficile, non tanto vista la classifica quanto scorrendo i precedenti: al Dall’Ara (avvolto dalla nebbia) arriva la Juventus, attualmente settima ma che sotto le Due Torri non cade dal 29 novembre 1998. Per l’occasione Mihajlovic ritrova Dominguez in mediana e riparte dai suoi titolarissimi, disegnando il consueto 3-4-2-1 completato in attacco da Soriano, Barrow e Arnautovic. Allegri, senza Chiellini, Chiesa, Danilo, Dybala e Ramsey, risponde con un 4-3-3 guidato a centrocampo dal redivivo Arthur, mentre davanti le scelta (quasi) obbligate ricadono su Kean, Morata e Bernardeschi.
Poco più di cinque minuti e la Vecchia Signora è già in vantaggio: gran palla filtrante di Bernardeschi per Morata, che viene perso da Medel e col destro fulmina Skorupski. È una doccia gelata, ma i rossoblù reagiscono subito e al 13’ serve una perfetta uscita bassa di Szczesny per fermare Barrow, imbeccato da Soriano. I bianconeri replicano con due conclusioni troppo centrali di Rabiot al 14’ e Morata al 16’, poi al 17’ Arnautovic ci prova in torsione di testa su cross di Svanberg ma non angola abbastanza. Proprio lo svedese, tra recuperi e incursioni, è il migliore dei felsinei, e al 23’ sfiora il pareggio con una sontuosa sforbiciata che sibila a lato del palo. Al 28’ chance anche per Barrow, che si costruisce un buon tiro ma col mancino spara sul fondo, quindi a ridosso dell’intervallo ancora Svanberg scalda i guantoni di Szczesny dal limite. Meglio il BFC nella prima frazione, senza alcun dubbio, ma all’intervallo il punteggio sorride di misura alla Juve.
I padroni di casa si ripresentano in campo con Skov Olsen al posto di De Silvestri e con tanta furia agonistica, producendo un quarto d’ora di ottimo calcio ma vedendo i tentativi di Svanberg al 10’ e Barrow al 15’ murati rispettivamente da De Ligt e Bonucci. Al 21’, poi, un assist geniale di Soriano libera al tiro Dominguez, che da posizione defilata trova però sulla sua strada le manone di Szczesny. Il pareggio sembra vicino, ma il calcio è sport balordo e questa sfida è storicamente avvolta da una maledizione particolare, così al 24’ Cuadrado lascia partire un missile dal limite che trova una leggera ma decisiva deviazione di Hickey e si spegna all’incrocio: 0-2. A quel punto la verve dei rossoblù si spegne, e a poco servono gli ingressi (tardivi) di Sansone, Santander e Vignato. La Juventus sfiora persino il tris al 32’ con un diagonale di Bernardeschi allungato in angolo da Skorupski e al 44’ con un inserimento di Cuadrado neutralizzato in extremis da Skov Olsen, e al triplice fischio di Orsato si prende una vittoria non scintillante ma pesantissima. Per il Bologna, invece, terza sconfitta consecutiva ed ennesimo k.o. casalingo contro i bianconeri, nonostante una prestazione più che apprezzabile che avrebbe meritato miglior fortuna.
BOLOGNA-JUVENTUS 0-2
BOLOGNA (3-4-2-1): Skorupski; Soumaoro, Medel, Theate; De Silvestri (1’ st Skov Olsen), Dominguez, Svanberg (34’ st Vignato), Hickey (39’ st Viola); Soriano (39’ st Santander), Barrow (34’ st Sansone); Arnautovic.
A disp.: Bardi, Binks, Bonifazi, Dijks, Mbaye, Orsolini, Van Hooijdonk.
All.: Mihajlovic
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Pellegrini Lu. (16’ st A. Sandro); McKennie (26’ st Bentancur), Arthur (16’ st Locatelli), Rabiot; Kean (26’ st Kulusevski), Morata (39’ st K. Jorge), Bernardeschi.
A disp.: Perin, Pinsoglio, De Sciglio, De Winter, Rugani, Soulé.
All.: Allegri
Arbitro: Orsato di Schio
Ammoniti: 29’ pt Dominguez (B), 29’ pt McKennie (J)
Espulsi: –
Marcatori: 6’ pt Morata (J), 24’ st Cuadrado (J)
Recupero: 0’ pt, 3’ st
Note: 22.394 spettatori (di cui 9.146 abbonati)
Simone Minghinelli
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