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L’ennesimo capolavoro di un Bologna stellare: Napoli espugnata 2-0 con Ndoye e Posch, la Champions League è quasi realtà

L'ennesimo capolavoro di un Bologna stellare: Napoli espugnata 2-0 con Ndoye e Posch, la Champions League è quasi realtà

Ph. Getty Images

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La lunga e avvincente marcia del super Bologna 2023-2024 verso un posto in Champions League, giunta alla 36^ tappa, passa dallo stadio Maradona, contro un Napoli che si appresta a scucirsi mestamente lo scudetto dalle maglie dopo una stagione disastrosa. Motta, senza l’infortunato Ferguson e con ben sette effettivi diffidati, stupisce ancora una volta tutti e per l’occasione disegna un 4-2-3-1 con Ravaglia in porta, Kristiansen terzino sinistro, Urbanski sulla trequarti e la coppia Odgaard-Ndoye sulle ali a supporto del totem Zirkzee. Calzona, orfano del solo Zielinski, opta invece per un 4-3-3 col georgiano e Politano ai lati di Osimhen.
I rossoblù, famelici, aggrediscono il match fin dalle prime battute e al 5’ spaventano Meret con un velenoso mancino dal limite di Calafiori che termina a lato. L’appuntamento con il gol, però, è solo rimandato, perché al 9’ l’ottimo Odgaard addomestica un gran pallone in area dopo un tentativo di Zirkzee deviato e lo scodella sul secondo palo per Ndoye, che di testa anticipa Di Lorenzo e realizza finalmente il suo primo ‒ e meritato ‒ gol nella Serie A italiana. Ma non è finita, perché al 12’ Calafiori si avventa di testa su una traiettoria a uscire da corner di Urbanski, fa sponda per Posch e l’austriaco incorna il raddoppio: prima rete stagionale per lui.
Sulle ali dell’entusiasmo il BFC si distrae un attimo, quel tanto che basta al rapace Osimhen per piombare in area, subire un tocchetto sul tallone da Freuler e procurarsi un rigore: al 21’ sul dischetto va Politano, ma Ravaglia intuisce l’angolo e come a San Siro contro Lautaro respinge il tiro. Il pubblico di casa inizia a rumoreggiare e dal quel momento gli ospiti riprendono in mano le redini della gara, concedendo agli avversari il minimo sindacale: al 27’ inzuccata alta di Olivera su cross di Politano, al 39’ pallonetto sul fondo di Politano e al 41’ destro a giro di Lobotka a fil di traversa. Nel finale di tempo Posch replica con una botta sbilenca da buona posizione, e allora si va al riposo coi felsinei avanti 2-0.
La ripresa inizia coi partenopei all’assalto con l’obiettivo di riaprire la contesa, ma all’8’ Ravaglia ci mette i guantoni su una staffilata di Politano e all’11’ Aebischer ci mette la testa per anticipare l’accorrente Osimhen su traversone di Kvaratskhelia. A quel punto gli allenatori avviano la girandola delle sostituzioni, così entrano in gioco da un lato Ngonge (fuori Politano) e dall’altro Orsolini e Saelemaekers (fuori Odgaard e Ndoye). Botta e risposta tra il 20’ e il 21’, con una conclusione dai venti metri di ‘Kvara’ bloccata da Ravaglia e un diagonale in corsa di Zirkzee neutralizzato da Meret, quindi al 25’ il portiere rossoblù è strepitoso nell’allargare fuori dallo specchio con la punta delle dita un tocco sotto di Osimhen, ben imbeccato da Ngonge.
Si entra nella fase conclusiva della partita e la squadra di Thiago, trascinata dai colossi Calafiori, Lucumí e Posch, erige un muro impenetrabile per poi ripartire con intelligenza (Aebischer e Freuler i simboli, in tal senso), senza mai forzare la giocata. Nessuno dei diffidati viene ammonito, ma all’interno di un pomeriggio felice c’è comunque una nota negativa: al 28’ Zirkzee esce in lacrime tenendosi la coscia (dentro Castro, insieme a Fabbian per Urbanski) e il suo campionato potrebbe esserci concluso anzitempo. Calzona si gioca via via anche le carte Simeone, Raspadori e Traoré, lo scenario però non cambia e il Bologna conduce la sua meravigliosa nave in porto senza affanni. Vittoria numero 18, clean sheet numero 17, prestazione superlative numero… fate voi, abbiamo perso il conto. E soprattutto 67 punti, terzo posto momentaneo davanti alla Juventus e la Champions davvero ad un passo: se domani sera la Roma non batterà l’Atalanta, sarà festa. E sarà Storia.

NAPOLI-BOLOGNA 0-2

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, J. Jesus, Olivera (36’ st Mazzocchi); Anguissa (36’ st Traorè), Lobotka, Cajuste (27’ st Raspadori); Politano (16’ st Ngonge), Osimhen, Kvaratskhelia (36’ st Simeone).
A disp.: Contini, Gollini, D’Avino, M. Rui, Natan, Ostigard, Dendoncker, Lindstrom.
All.: Calzona

BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; Posch, Lucumí, Calafiori, Kristiansen; Aebischer, Freuler (37’ st El Azzouzi); Odgaard (10’ st Orsolini), Urbanski (28’ st Fabbian), Ndoye (10’ st Saelemaekers); Zirkzee (28’ st Castro).
A disp.: Bagnolini, Skorupski, Beukema, Corazza, De Silvestri, Ilic, Lykogiannis, Moro, Karlsson.
All.: Motta

Arbitro: Pairetto di Nichelino
Ammoniti: 33’ pt Kvaratskhelia (N), 3’ st Cajuste (N), 26’ st Lucumí (B)
Espulsi:
Marcatori: 9’ pt Ndoye (B), 12’ pt Posch (B)
Recupero: 1’ pt, 4’ st
Note: al 21’ Ravaglia (B) para un rigore a Politano (N)

Simone Minghinelli

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Foto: Getty Images (via OneFootball)