L’Inter per accorciare sulla Lazio, il Bologna (disposto secondo un – quasi – inedito 4-3-3 e senza Medel, assente dell’ultimo secondo causa lombalgia) per non perdere il passo rispetto a Sassuolo e Milan e continuare ad accarezzare il sogno Europa League. L’ultima sfida a San Siro contro i nerazzurri evoca agli ospiti dolci ricordi di una scalata iniziata alla ‘Scala del calcio’ e terminata col decimo posto in classifica un anno e mezzo fa, ma quella era un’altra Inter, e i felsinei sanno bene che non sarà facile domare il Biscione per due stagioni di fila.
Il primo vero brivido, Skorupski lo prova per colpa di Dijks, che dopo dieci minuti sbaglia misura e potenza del retropassaggio e impegna il polacco in una scivolata d’emergenza per impedire il più beffardo degli autogol. L’Inter sembra comunque più determinata, i rossoblù faticano a tenere il pallone e a costruire calcio, e i padroni di casa ne approfittano cercando di mantenersi in pianta stabile nella metà campo avversaria. I ragazzi di Mihajlovic provano a mettere il naso fuori al 16′ ma, dopo un buon movimento ad accentrarsi, il tiro a giro di Sansone si accomoda placidamente tra i guantoni di Handanovic. Cinque minuti più tardi, i nerazzurri capitalizzano la maggior mole di gioco, complice anche un pizzico di fortuna: cross di Young dalla sinistra, bel movimento di Lautaro che anticipa Danilo di testa e palla che coglie il palo, favorendo però il comodo tap-in di Lukaku, perso in marcatura da Denswil.
Il Bologna prova immediatamente a scuotersi ma non va oltre la conquista di un paio di corner non profittevoli. L’Inter ne ha di più, e spaventa un paio di volte Skorupski, prima con un tiro di Young (arrivato davanti alla porta dopo aver letteralmente seminato Tomiyasu) e poi con Lautaro, che viene infastidito provvidenzialmente da Danilo e manda di poco sul fondo. Gli ospiti sono in difficoltà, ma al 33′ hanno una grande chance per pareggiare il conto: Orsolini, su splendido filtrante di Soriano, si presenta a tu per tu con l’estremo difensore nerazzurro, che lo ipnotizza deviando in corner di piede il piattone del 7 rossoblù. Nell’ultimo quarto d’ora della primo tempo, poi, i felsinei non subiscono la pressione della squadra di Conte quanto nella prima mezzora, ma va comunque al riposo senza riuscire a portare nuovi pericoli nell’area di Handanovic.
Al 2′ della ripresa Candreva scalda subito i guantoni di Skorupski con una conclusione da fuori area, a cui il polacco si oppone con un tuffo plastico. Prova come sempre a rispondere il Bologna, e al 7′ il palo che nel primo tempo aveva sorriso all’Inter non è altrettanto magnanimo con i rossoblù e nello specifico con Barrow, che osserva rimbalzare sul legno una sassata dai venticinque metri. La gara degli ospiti si complica poco più tardi, quando Soriano si vede fischiare un fallo che non ha commesso e protestando si lascia evidentemente sfuggire qualche parola di troppo verso il rigidissimo arbitro Pairetto: cartellino rosso.
I rossoblù continuano a farsi male da soli, perché al 16′ Dijks tocca Candreva (molto cinematografico nel cadere) in area e a Pairetto non resta che assegnare il rigore all’Inter, ma per una volta i ragazzi di Mihajlovic vengono graziati: Skorupski che non solo si oppone al penalty troppo centrale di Lautaro, ma è bravissimo anche a respingere la ribattuta a botta sicura di Gagliardini. L’Inter continua a spingere e passa in vantaggio nel conto dei pali, scheggiandone uno con un cross di Candreva deviato da Danilo. Sinisa prova quindi a rimescolare le carte lanciando nella mischia Bani, Palacio e Juwara per Tomiyasu, Sansone e Orsolini, e ancora una volta le intuizioni del serbo pagano. Dopo aver impegnato Handanovic con un primo mancino velenoso, al 29′ Juwara ci riprova da appena fuori area e questa volta la sua staffilata piega le manone dello sloveno: al Meazza è 1-1, e soprattutto è l’inizio di un quarto d’ora di apnea. Il gambiano classe 2001 è scatenato e imprendibile, al 32′ scappa a Bastoni già ammonito, lo costringe al fallo da ammonizione e fa la seconda giocata straordinaria della sua partita, ristabilendo la parità numerica.
I felsinei a questo punto ci credono e cavalcano lo stato di forma di Juwara’, che al 35′ tiene palla sulla fascia destra e poi cerca Palacio in zona centrale; l’argentino si appoggia al connazionale Dominguez, che è bravissimo a pennellare in area un cioccolatino su cui si avventa di controbalzo Barrow spedendo la sfera in rete: è il secondo Musa a segnare in pochi minuti, è 1-2, è apoteosi bolognese. Svanberg, subentrato proprio a Barrow, ha la possibilità di chiudere i conti al 43′, ma Handanovic gli chiude lo specchio e mantiene a galla i suoi. Due minuti più tardi Sanchez ciabatta quasi sul dischetto del rigore e manca il 2-2, gli ospiti provano subito a ribaltare il fronte e Juwara si presenta per l’ennesima volta nell’area avversaria, ma l’estremo difensore nerazzurro è bravo a opporsi col corpo alla sua conclusione. Il triplice fischio di Pairetto è una liberazione, che arriva dopo un altro paio di sfuriate meneghine, sancisce il terzo risultato utile consecutivo per il Bologna, e conferma che forse le speranze di chi crede nell’Europa già quest’anno non sono poi così campate in aria.
INTER-BOLOGNA 1-2
INTER (3-4-1-2): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Bastoni; Candreva, Gagliardini (43′ st B. Valero), Brozovic (43′ st Vecino), Young (40′ st Biraghi); Eriksen (30′ st Sanchez); Lukaku, L. Martinez (40′ st Esposito).
A disp.: Berni, Padelli, Asamoah, Godin, Pirola, Ranocchia, Agoume.
All.: Conte
BOLOGNA (4-3-3): Skorupski; Tomiyasu (20′ st Bani), Danilo, Denswil, Dijks; Soriano, Schouten, Dominguez (43′ st Baldursson); Orsolini (20′ st Palacio), Barrow (30′ st Svanberg), Sansone (20′ st Juwara).
A disp.: Da Costa, Sarr, Bonini, Corbo, Krejci, Cangiano.
All.: Mihajlovic
Arbitro: Pairetto di Nichelino
Ammoniti: 15′ pt Danilo (B), 41′ pt Bastoni (I), 33′ st Palacio (B), 34′ st Juwara (B), 46′ st D’Ambrosio (I)
Espulsi: 12′ st Soriano (B), 32′ st Bastoni (I) per doppia ammonizione
Marcatori: 22′ pt Lukaku (I), 29′ st Juwara (B), 35′ st Barrow (B)
Recupero: 2′ pt, 6′ st
Note: al 17′ st Skorupski (B) para un rigore a L. Martinez (I)
Fabio Cassanelli
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