Due squadre emiliane in cerca di riscatto, mille spettatori sugli spalti e diverse novità in campo: la seconda giornata della Serie A 2020-2021 si chiude al Dall’Ara con il derby tra Bologna e Parma, desiderose di rialzare la testa dopo i k.o. subiti per mano di Milan e Napoli. Mihajlovic, con tutti gli effettivi a disposizione eccetto lo squalificato Dijks, sceglie Skov Olsen al posto di Orsolini in avanti, Poli al fianco di Schouten in mediana e il classe 2002 Hickey, all’esordio in Serie A, come terzino sinistro. Sul versante opposto Liverani, orfano di Cornelius, Gagliolo, Inglese e Kurtic (dubbio sulla sua squalifica, forse non scontata una settimana fa), opta per un 4-3-1-2 con Brugman in cabina di regia e Dezi trequartista con licenza di inserirsi tra le due punte Gervinho e Karamoh, da finto centravanti.
I ducali partono fortissimo e sfiorano il gol sia con Gervinho, arginato proprio sul più bello da un grande intervento di Tomiyasu, che con Brugman, il cui pallonetto di testa su splendido suggerimento di Karamoh viene bloccato da Skorupski. Proteste felsinee al 12’, quando Laurini ferma l’incursione in area di Hickey con una spallata, poi al 15’ Soriano impatta bene un corner di Skov Olsen e chiama Sepe alla smanacciata sopra la traversa. Dal calcio d’angolo successivo nasce il vantaggio rossoblù: perfetta traiettoria di Barrow, leggera sponda di Danilo e incornata tuffo di testa vincente dello stesso Soriano, con Sepe che respinge la sfera di poco oltre la linea di porta.
Superato lo scossone iniziale e trovata la rete, il Bologna si scioglie e comincia a dominare il match, mostrando sprazzi del gioco spumeggiante targato Mihajlovic. Al 24’ ottima combinazione sulla sinistra tra Palacio e uno scatenato Hickey, che crossa di prima ma non riesce a trovare Barrow nel mezzo, quindi al 30’ ecco il meritato raddoppio: percussione centrale di Soriano, fortunato uno-due di rimpallo con Hernani e destro secco all’incrocio dei pali, con leggerissima deviazione di Bruno Alves. Gli ospiti si scuotono solo al 33’ grazie ad un’incursione di Karamoh, stoppato in tandem da Tomiyasu (forse con un impercettibile tocco di mano) e Skorupski, ma a ridosso dell’intervallo è Darmian che deve salvare i suoi, anticipando Barrow a due passi dalla porta.
La ripresa si apre con i padroni di casa a tenere ancora in mano il pallino del gioco, arrivando spesso sui sedici metri avversari, mentre il Parma prova a sfruttare la velocità di Karamoh e Gervinho in contropiede. Il match, di fatto, si decide all’11’: Soriano, il migliore in campo, attira su di sé mezza difesa gialloblù e infine serve l’accorrente Skov Olsen, che fa secco Sepe, cala il tris e corona una buonissima prova. La difesa di Mihajlovic, attenta, concentrata e ben protetta dalla mediana Poli-Schouten (onnipresente il capitano, sontuoso l’olandese), pare finalmente indirizzata verso il primo clean sheet dopo 35 gare, ma al 22’ un brutto rinvio centrale di Skorupski offre a Brugman la possibilità di servire subito Hernani davanti al polacco, e il brasiliano non sbaglia: 1-3.
Nonostante l’inconveniente, i rossoblù riprendono a macinare azioni su azioni e, dopo un diagonale di Barrow neutralizzato da Sepe, al 31’ Palacio sfugge via a Iacoponi e lo costringe ad interrompere una chiara occasione da gol, rimediando il cartellino rosso. Sulla punizione che ne consegue, appena fuori dall’area, Barrow scalda i guantoni del portiere ducale. Dopo Medel, che aveva rilevato Poli, Sinisa inserisce anche Denswil per Hickey (davvero positivo il suo debutto) e Sansone per Barrow, e al 36’ proprio il numero 10 spreca un altro assist al bacio di Soriano calciando addosso a Sepe. I mille del Dall’Ara applaudono, gridano, si divertono e spingono la squadra verso l’ultimo sforzo, impreziosito al 46’ da una staffilata mancina di Palacio (per il ‘Trenza’ non ci sono più aggettivi) su assist di Medel che si infila nel sette per il definitivo 4-1.
Nel recupero c’è spazio per due tentativi dei neo entrati Santander e Orsolini, che non inquadrano il bersaglio, poi spazio alla festa e ai sorrisi per il primi tre punti stagionali del BFC. Prestazione importante e confortante quella dei ragazzi di Mihajlovic, con il risultato mai in discussione e il pallone che ha girato come nelle giornate migliori, finendo nel sacco quattro volte (ma potevano essere di più) e cancellando le ‒ esagerate ‒ preoccupazioni del post Milano. Tante le note positive, una sola e per fortuna ininfluente la macchia, quella rete ‘sciocca’ che poteva senza dubbio essere evitata. Poco male, quando il Bologna gioca così. Poco male, quando il Bologna vince così.
BOLOGNA-PARMA 4-1
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Danilo, Tomiyasu, Hickey (35’ st Denswil); Schouten, Poli (19’ st Medel); Skov Olsen (47’ st Orsolini), Soriano, Palacio (47’ st Santander); Barrow (35’ st Sansone).
A disp.: Da Costa, Bani, Mbaye, Baldursson, Dominguez, Svanberg, Vignato.
All.: Mihajlovic
PARMA (4-3-1-2): Sepe; Laurini, Iacoponi, B. Alves, Darmian; Kucka (35’ st Dermaku), Brugman (35’ st Grassi), Hernani; Dezi (13’ st Siligardi); Gervinho (24’ st Sprocati), Karamoh (35’ st Adorante).
A disp.: Alastri, Colombi, Pezzella Gi., Ricci, Balogh, Kasa, Simonetti.
All.: Liverani
Arbitro: Valeri di Roma
Ammoniti: 15’ st Kucka (P), 25’ st Laurini (P), 40’ st Sansone (B)
Espulsi: 31’ st Iacoponi (P)
Marcatori: 16’, 30’ pt Soriano (B), 11’ st Skov Olsen (B), 22’ st Hernani (P), 46’ st Palacio (B)
Recupero: 1’ pt, 4’ st
Simone Minghinelli
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