In un Dall’Ara da quasi 29 mila spettatori arrivano i vicecampioni d’Europa del Borussia Dortmund e il Bologna, in quella che salvo miracoli è l’ultima gara casalinga della sua storica Champions League 2024-2025, vuole regalarsi una notte indimenticabile. Italiano, in barba ai calcoli e al turnover, opta per la formazione delle grandi occasioni: 4-2-3-1 con Skorupski fra i pali, Holm, Beukema, Lucumí e Lykogiannis in difesa, Freuler e Pobega a centrocampo, Orsolini, Ferguson e Ndoye sulla trequarti e Castro di punta. Sahin, con l’obiettivo playoff a portata di mano ma a rischio esonero vista la crisi di risultati in Bundesliga, risponde schierandosi in maniera speculare: Kobel in porta, retroguardia formata da Gross, Anton, Schlotterbeck e Ryerson, quindi Nmecha e Reyna in mediana, Duranville e Gittens sulle fasce e Beier alle spalle del bomber Guirassy. Splendido lo spettacolo sugli spalti, con la Curva Andrea Costa in versione pirotecnica e il ‘muro rossoblù’ organizzato dal Centro Bologna Clubs nei Distinti che replica al celebre ‘muro giallo’ dei tifosi ospiti.
Pronti via e Ryerson stende quasi in area Orsolini, scattato però in offside, poi al 7’ Lucumí e Skorupski stoppano un’incursione di Guirassy. Al 12’ il portiere polacco smanaccia una punizione di Nmecha, e sull’angolo seguente una trattenuta di Holm su Anton spinge Gozubuyuk a fischiare il rigore e ad ammonire lo svedese: dal dischetto va Guirassy, ‘cucchiaio’ solo sfiorato da Skorupski e 0-1. Gli ospiti si fanno vivi anche al 17’ tramite una sventola di Reyna troppo centrale, ma da lì in avanti è solo BFC, sia sul piano del gioco che delle occasioni: al 18’ fuga di Ndoye e assist per Castro che viene anticipato in extremis da Gross, al 19’ tocco sospetto in area dello stesso Gross su Ndoye ma per arbitro e VAR stavolta il penalty non c’è (decisione che lascia tanti dubbi, Freuler protesta e viene ammonito: diffidato, salterà lo Sporting), al 26’ zampata di Ferguson su cross basso di Orsolini sporcata sul fondo da Schlotterbeck, poi al 28’ e al 29’ doppia volée di ‘Orso’ sugli sviluppi di un corner, la prima di potenza deviata a fatica da Kobel e la seconda di giustezza ma fuori bersaglio. La squadra di Italiano manovra alla grande, sfruttando alla perfezione la vivacità dei suoi esterni offensivi, ma al 35’ Orsolini si arresta all’improvviso per una fitta alla coscia ed è costretto ad uscire (in lacrime): dentro Iling-Junior, che con un paio di controlli sbilenchi lo fa subito rimpiangere. L’ultima azione degna di nota, al 43’, vede Holm non arrivare su un traversone tagliato di Lykogiannis, e così si va al riposo col Borussia immeritatamente in vantaggio.
Ad inizio ripresa ecco l’uomo del momento, Odgaard, al posto di un Freuler bisognoso d’ossigeno in vista dei prossimi impegni, con capitan Ferguson abbassato vicino a Pobega. Il copione del match rimane lo stesso, coi padroni di casa a comandare le operazioni, e al 6’ una pregevole combinazione volante tra Iling-Junior (cross), Lykogiannis (sponda volante) e Ndoye (sforbiciata) non genere per poco un gol pazzesco. Al 10’ Odgaard ci prova di testa, sempre su imbeccata di un super Lykogiannis (al pari di Holm sulla corsia opposta), alzando però troppo la mira, quindi al 22’ Guirassy spaventa il Dall’Ara con un’incornata da calcio d’angolo sfruttando una brutta uscita di Skorupski: palla alta. Italiano, intanto, aveva gettato nella mischia Casale al posto di Lucumí (ammonito) e Dallinga in luogo di Castro: i cambi dell’allenatore felsineo si rivelano perfetti e il BFC nel giro qualche minuto ribalta con merito il punteggio. Si comincia al 26’: lancio col contagiri di Lykogiannis che pesca Odgaard, assist al bacio dell’olandese per l’accorrente Dallinga e piattone del centravanti sotto le gambe di Kobel per l’1-1, che anticipa tutti e batte Kobel. Si prosegue al 27’: altro pallone velenoso scodellato da ‘Lyko’, Odgaard e Dallinga prevalgono nei contrasti coi difensori tedeschi, l’olandese ‘spara’ addosso al portiere ma Iling-Junior, insinuandosi fra le maglie giallonere, è il più lesto a ribadire nel sacco il 2-1.
Lo stadio, che pur mantenendo sempre altissimo il volume del tifo stava forse iniziando a vedere i fantasmi di un’altra sconfitta beffarda, diventa una bolgia infernale. I rossoblù ne traggono ulteriore beneficio e sia al 32’ che al 38’ vanno ad un passo dal tris, con un incontenibile Odgaard che prima allarga troppo il suo diagonale (il guardalinee segnala comunque fuorigioco) e poi, da posizione più defilata, tira sul corpo di Kobel. Mentre Moro rileva Pobega, uno Ndoye in formato Mbappé continua a vincere ogni duello in velocità, sverniciando avversari e guadagnando falli preziosi (con annessi gialli), e a metà del recupero va ad un passo dalla gioia personale con una rasoiata mancina che non inquadra il bersaglio. I minuti passano, il pubblico freme, e i ragazzi di Italiano completano la loro sontuosa prestazione nascondendo la sfera ai teutonici fino al 50’, quando finalmente Gozubuyuk fischia la fine. Oltre sessant’anni dopo il successo interno per 2-1 sull’Anderlecht (era il 7 ottobre 1964), il Bologna torna a vincere una partita in Coppa dei Campioni, prima volta assoluta in epoca Champions League, e lo fa annichilendo i vicecampioni in carica. L’eliminazione (da stasera aritmetica) passa in secondo piano, è un dettaglio insignificante in mezzo alla gioia irrefrenabile, agli applausi scroscianti, alle luci stroboscopiche, alle note sognanti di Lucio Dalla e Cesare Cremonini. E soprattutto all’orgoglio di avere nel cuore una squadra che ha dimostrato di poterci stare, in questa magica competizione. E magari, molto presto, ci tornerà.
BOLOGNA-BORUSSIA DORTMUND 2-1
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Holm, Beukema, Lucumí (18’ st Casale), Lykogiannis; Freuler (1’ st Odgaard), Pobega (41’ st Moro); Orsolini (35’ pt Iling-Junior), Ferguson, Ndoye; Castro (18’ st Dallinga).
A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Posch, Erlic, Miranda, Fabbian, Urbanski.
All.: Italiano
BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Kobel; Gross (30’ st Y. Couto), Anton, Schlotterbeck, Ryerson; Nmecha, Reyna (18’ st Adeyemi); Duranville (18’ st Can), Beier, Gittens; Guirassy (30’ st Brandt).
A disp.: Meyer, Lotka, Sabitzer, Campbell, Watjen, Mane, Kabar, Azhil.
All.: Sahin
Arbitro: Gozubuyuk (Olanda)
Ammoniti: 13’ pt Holm (B), 20’ pt Freuler (B), 15’ st Lucumí (B), 35’ st Adeyemi (D), 37’ st Y. Couto (D), 45’ st Ferguson (B), 50’ st Italiano (B) dalla panchina
Espulsi: –
Marcatori: 15’ pt rig. Guirassy (D), 26’ st Dallinga (D), 27’ st Iling-Junior (B)
Recupero: 2’ pt, 5’ st
Note: 28.676 spettatori
Simone Minghinelli
© Riproduzione Riservata
Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)