Prima lo show, poi qualche brivido di troppo: il Bologna sbanca Lecce 3-2 ed è ottavo in classifica
Dopo quasi otto anni, Lecce e Bologna tornano a sfidarsi in Serie A. Lo scenario è quello dello stadio Via del Mare, con i padroni di casa chiamati a rialzarsi dopo i tre schiaffi rimediati a Brescia e gli ospiti con l’obiettivo di rientrare nella parte sinistra della classifica. Liverani, senza Lapadula, Majer e Meccariello, prosegue nel solco di un 4-3-1-2 molto fluido in cui il prolifico trequartista Mancosu (fratello di quel Matteo che nel 2015 non riuscì ad imporsi sotto le Due Torri) va spesso ad inserirsi tra i due attaccanti Falco, ex di turno insieme a Rossettini, e Babacar. Sul versante opposto Mihajlovic, presente in panchina dopo essere rientrato dalla Serbia, riabbraccia dopo un mese e mezzo Soriano alle spalle di Palacio e si affida a Tomiyasu come centrale difensivo al fianco di Bani per sostituire lo squalificato Danilo, in un 4-2-3-1 dove i terzini sono Mbaye e Denswil.
Meglio i salentini in avvio, più aggressivi e capaci anche di trovare la via del gol in contropiede all’11’: Babacar riceve palla sulla corsa al limite dell’area e scarica una sassata sotto l’incrocio, ma l’arbitro Abisso annulla per offside dello stesso attaccante senegalese. È un fuoco di paglia, perché da quel momento in avanti scatta un monologo felsineo: al 14’ rasoiata di Soriano bloccata da Gabriel, al 16’ tocco sotto di Palacio su assist dello stesso Soriano e deviazione col corpo del portiere brasiliano, al 18’ incornata troppo centrale di Palacio su cross in ‘trivela’ di Sansone, e al 19’ tentativo in mischia di Orsolini col destro fuori di nulla.
I pugliesi ricompaiono in avanti solo al 27’ con un colpo di testa di Babacar che non inquadra lo specchio, quindi riparte l’assalto dei rossoblù, bravi ad approfittare dei tanti errori commessi dagli avversari in fase di possesso: al 32’ inzuccata ancora di Palacio che chiama Gabriel alla smanacciata, al 34’ scambio Soriano-Palacio e traversone al centro dell’argentino che Orsolini spedisce di spalla sulla traversa, al 38’ autorete sfiorata da Lucioni in spaccata, al 39’ brutto errore di Poli col sinistro quasi a tu per tu con Gabriel, al 42’ altri due miracoli dell’estremo difensore giallorosso su un tiro a giro di Sansone e sulla ribattuta aerea di Poli, infine al 42’ salvataggio sulla linea di Petriccione dopo uno stacco perentorio di Denswil. Tra sfortuna e imprecisione, la porta leccese sembra protetta da un sortilegio, che però viene rotto a ridosso dell’intervallo da Orsolini, puntuale all’altezza del secondo palo per depositare in porta un suggerimento di Sansone lisciato da Palacio. Squadre negli spogliatoi con il Bologna avanti solo di misura, nonostante un dominio clamoroso.
Nella ripresa il copione del match non cambia di una virgola e le prime due occasioni sono sempre di marca rossoblù, con una velenosa rasoiata da fuori di Orsolini al 4’ e una spizzata di testa di Bani troppo larga al 7’. Il raddoppio è nell’aria e arriva puntuale all’11’: rilancio di Orsolini che Palacio controlla di fino servendo poi Sansone, dribbling e conclusione del numero 10 addosso a Gabriel, palla ancora al ‘Trenza’ che la appoggia all’accorrente soriano e piattone vincente dell’ex Villarreal. Felsinei letteralmente scatenati, e così al 21’ ecco che Orsolini cala il tris su assist di Sansone: splendido doppio passo per mandare al bar Calderoni e cannonata col destro, il suo piede debole, sotto la traversa. E poi tutti a festeggiare sotto il settore ospiti insieme ai circa cinquecento tifosi arrivati al Via del Mare.
Al 25’ i ragazzi di Liverani avrebbero la chance di accorciare le distanze con Babacar, che però incorna malamente il pallone a due passi da Skorupski, quindi Sansone effettua uno slalom speciale tra i difensori giallorossi ma sul più bello colpisce ancora il petto di Gabriel. I minuti trascorrono veloci, Palacio e compagni fanno girare la sfera con attenzione e padronanza e intanto Mihajlovic manda in campo Schouten al posto di Poli, ma negli ultimi cinque giri di lancette la contesa si risveglia all’improvviso: al 40’ volée nel sacco di Babacar su perfetto traversone di Calderoni, e al 46’ staffilata dalla distanza del neo entrato Farias che beffa Skorupski addirittura per il 2-3.
Il meraviglioso Bologna ammirato fino a qualche istante prima si è addormentato, Sinisa in panchina è una furia (lo era stato pure in precedenza con Medel, trascinandolo via di forza da un faccia a faccia con Tachtsidis) e nel recupero c’è da soffrire: il Lecce invia varie ‘preghiere’ in area di rigore ma la difesa petroniana le rimanda tutte al mittente, ponendo il sigillo su una vittoria incredibilmente risicata nel punteggio ma larghissima per quanto visto sul campo. I felsinei non riescono a mettere a referto un clean sheet (l’ultimo il 25 settembre a Marassi sponda Genoa), ma conquistano comunque la terza vittoria nelle ultime quattro partite e chiudono col botto un 2019 strepitoso per punti fatti, proposta di calcio e posizione in classifica, dal decimo posto della scorsa stagione all’ottavo attuale (in attesa di Sassuolo-Napoli). Sarà davvero un buon Natale in casa rossoblù, con pieno merito, ma la sensazione è che dietro l’angolo ci sia un anno potenzialmente anche migliore…
LECCE-BOLOGNA 2-3
LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Rispoli, Rossettini, Lucioni, Calderoni; Petriccione, Tachtsidis (1’ st Shakhov), Tabanelli (15’ st Farias); Mancosu; Falco (36’ st La Mantia), Babacar.
A disp.: Bleve, Vigorito, Dell’Orco, Donati, Riccardi, Vera, Dubickas, Maselli, Lo Faso.
All.: Liverani
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Tomiyasu, Bani, Denswil; Poli (31’ st Schouten), Medel; Orsolini, Soriano (41’ st Svanberg), Sansone; Palacio (47′ st Santander).
A disp.: Da Costa, Sarr, Corbo, Paz, Destro, Skov Olsen.
All.: Mihajlovic
Arbitro: Abisso di Palermo
Ammoniti: 41’ pt Tachtsidis (L), 41’ pt Medel (B), 44’ pt Mbaye (B), 8’ st Babacar (L), 37’ st Schouten (B), 44’ st Calderoni (L)
Espulsi: –
Marcatori: 43’ pt, 21’ st Orsolini (B), 11’ st Soriano (B), 40’ st Babacar (L), 46’ st Farias (L)
Recupero: 1’ pt, 4’ st
Simone Minghinelli
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