Questo Bologna da Champions sa anche soffrire: vittoria da grande squadra al Penzo, una gemma di Orsolini piega un ottimo Venezia

Questo Bologna da Champions sa anche soffrire: vittoria da grande squadra al Penzo, una gemma di Orsolini piega un ottimo Venezia

Tempo di Lettura: 3 minuti

Il rush finale di questa pienissima e fin qui esaltante stagione 2024-2025, per il Bologna quarto in classifica, inizia da Venezia e da un match che all’apparenza somiglia molto ad un tranello. Reduce da un poker di vittorie consecutive, di cui l’ultima per 5-0 al Dall’Ara contro la Lazio, Italiano prosegue nel collaudato solco del 4-2-3-1 e, vista l’assenza di Castro (acciaccato e comunque squalificato), si affida a Dallinga come centravanti: in difesa al fianco di Beukema c’è Casale e sulle corsie offensive la coppia tutta italiana Orsolini-Cambiaghi, con Odgaard inamovibile nel ruolo di sottopunta. Dall’altra parte Di Francesco, penultimo ma capace di fermare sul pareggio Lazio, Atalanta, Como e Napoli, disegna invece un 3-5-2 con Busio in cabina di regia al posto dello squalificato Nicolussi Caviglia, Zerbin ed Ellertson larghi sulle corsie laterali e il recuperato Oristanio vicino a Fila in attacco. Soltanto un centinaio i tifosi rossoblù presenti al Penzo, visto le limitazioni imposte dall’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive.
Sotto una pioggia intermittente i primi squilli sono del BFC, con un velenoso traversone di Miranda su cui Odgaard non arriva al 9’ e un tiro da posizione defilata di Cambiaghi parato da Radu al 10’. Quattro minuti più tardi Orsolini trova Dallinga in area ma la girata dell’olandese è sbilenca, poi comincia una fase più equilibrata in cui i lagunari riescono a prendere le misure ai felsinei. Ma non solo, perché al 31’ vanno anche vicini al gol: incursione di Kike Perez, batti e ribatti al limite dell’area e palla che arriva a Zerbin, il cui destro viene murato da Skorupski. La replica ospite arriva al 34’ con una rasoiata di Orsolini troppo debole, quindi al 40’ il già ammonito Calabria rischia grosso deviando involontariamente di bracco un lancio di Oristanio. Sul conseguente calcio di punizione Idzes stacca più in alto di tutti e sfiora il palo: brividi. La mira tradisce anche Beukema, che sempre di testa al 41’ impatta male un corner di Orsolini, poi al 46’ lo stesso attaccante impegna Radu dopo uno spunto sulla fascia. C’è da sudare e non poco: si torna negli spogliatoi a reti bianche.
La squadra di Italiano approccia però la ripresa nel migliore dei modi, e al 4’ capitalizza grazie alla classe del loro uomo simbolo: sfera lavorata da Dallinga in zona out di sinistra e appoggiata a Cambiaghi, cambio di campo su Orsolini e stratosferica volée mancina quasi all’incrocio dei pali del numero 7, che fa 11 in campionato ed esulta proprio sotto il mini settore ospiti ‘bussando’ ancora alla telecamera. Il Venezia reagisce solo al 18’ con una botta di Ellertson schiaffeggiata da un sempre attento Skorupski, quindi al 20’ un’azione tambureggiante dei felsinei genera un tiro rimpallato di Odgaard e un altro di Orsolini sul fondo. A quel punto, però, Ferguson e compagni abbassano un po’ i giri del motore e favoriscono un discreto forcing arancioneroverde, con Busio che al 25’ si divora letteralmente l’1-1 calciando a lato su sponda del neo entrato Yeboah e lo stesso ecuadoregno che al 28’ non riesce a superare Skorupski in pallonetto: brividi al quadrato. E allora, nell’intento di riportare la gara sui giusti binari, dentro via via la freschezza di Ndoye, Holm, Pobega, Fabbian e pure Pedrola, all’esordio nel nostro massimo campionato.
Radu torna a sporcarsi i guantoni al 33’ per neutralizzare un piazzato da oltre venti metri di Orsolini, mentre al 40’ Fabbian non riesce a mettere la ‘zampa’ su un invitante cross basso di Ndoye. Al 41’ sale invece in cattedra Pedrola, che prima ci prova con un destro a giro fuori bersaglio e in seguito con uno slalom chiuso da un tocco per Fabbian, il cui tentativo viene stoppato dalla difesa di casa. I ragazzi di Di Francesco, encomiabili, non demordono, ma le energie cominciano a venir meno e negli ultimi giri di lancette i rossoblù sono bravissimi nel gestire la situazione, senza rischiare più nulla. E così, pur senza brillare come in altre occasioni ma sapendo soffrire per poi colpire in maniera letale, qualità tipica delle grandi squadre a caccia di grandi obiettivi, il Bologna si prende una vittoria di capitale importanza: è il quinto successo di fila, sono 3.000 punti nella Serie A a girone unico, ma soprattutto è quarto posto rafforzato a -2 dall’Atalanta terza a +4 sulla Juventus sesta, in attesa che il turno si completi. Ora la semifinale di Coppa Italia, ventisei anni dopo, per continuare a sognare e a stupire: questo fantastico gruppo non deve porsi alcun limite.

VENEZIA-BOLOGNA 0-1

VENEZIA (3-5-2): Radu; Schingtienne, Idzes, Candé; Zerbin, K. Perez, Busio (44’ st Duncan), Doumbia (22’ st Conde), Ellertson (22’ st Haps), Oristanio (22’ st Yeboah), Fila (27’ st Gytkjaer).
A disp.: Grandi, Joronen, Carboni, Marcandalli, Sagrado, Zampano, Bjarkason, El Haddad.
All.: Di Francesco

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Calabria (29’ st Holm), Beukema, Casale, Miranda; Freuler (29’ st Pobega), Ferguson; Orsolini (37’ st Pedrola), Odgaard, Cambiaghi (21’ st Ndoye); Dallinga (37’ st Fabbian).
A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Erlic, Lucumí, Aebischer, El Azzouzi, Moro, Dominguez.
All.: Italiano

Arbitro: Di Bello di Brindisi
Ammoniti: 23’ pt Zerbin (V), 25’ pt Calabria (B), 16’ st K. Perez (V), 33’ st Conde (V), 47’ st Idzes (V)
Espulsi:
Marcatori: 4’ st Orsolini (B)
Recupero: 1’ pt, 5’ st

Simone Minghinelli

© Riproduzione Riservata

Foto: Timothy Rogers/Getty Images (via OneFootball)