Otto giornate al termine del campionato, otto giornate per continuare a sognare l’Europa League e, al di là del piazzamento finale, a dare spettacolo attraverso un gioco spumeggiante. Scenario comune per Bologna e Sassuolo, due delle squadre più belle e divertenti della Serie A, che scendono in campo al Dall’Ara separate da un solo punto in classifica e schierate secondo lo stesso modulo, il 4-2-3-1. Da un lato, Mihajlovic recupera Medel in mezzo al campo e sostituisce lo squalificato Soriano con Svanberg sulla trequarti, concedendo un turno di riposo a Danilo e affidandosi alla coppia di centrali difensivi Bani-Denswil. Dall’altro, De Zerbi tiene inizialmente in panchina Boga e offre una chance da titolare allo slovacco Haraslin, che con Berardi e Defrel completa il terzetto alle spalle dell’unica punta Caputo.
Gli ospiti partono forte con un velenoso cross basso di Haraslin che attraversa tutta l’area, ma Palacio risponde con una sassata dai venti metri che si stampa sulla traversa. Al 7’ Rogerio sfonda sulla sinistra e con un potente mancino da posizione defilata chiama Skorupski alla respinta di coscia, quindi al 12’ Defrel manca di poco il bersaglio con un bel diagonale. Sul piano tattico, Barrow e Palacio si scambiano spesso di posizione, mentre Schouten si alza sulla linea di Svanberg, lasciando Medel più arretrato e disegnando una sorta di 4-1-4-1. Al 16’ una sponda aerea di Orsolini su corner di Barrow sistema il pallone sulla linea di porta per Bani, anticipato in maniera miracolosa da Chiriches: è l’ultimo sussulto rossoblù del primo tempo, che da quel momento in poi si trasforma in una sinfonia neroverde.
Al 24’ Haraslin sfiora il palo con una rasoiata dal limite, al 27’ Berardi impegna Skorupski con un’insidiosa punizione dalla lunga distanza, quindi al 30’ ancora il numero 25 sassolese va ad un passo dal gol. L’ormai consueto cooling break della mezzora, con tutti i giocatori a rapporto da Sinisa, non serve per rinfrescare le idee ai felsinei, che al rientro sul rettangolo verde non riescono minimamente a prendere le misure ai propri avversari, sorretti da una condizione atletica superlativa. E così al 41’ un traversone sballato di Muldur trova comunque liberissimo sul secondo palo Berardi, che salta fin troppo agevolmente Tomiyasu con una finta e di destro fa secco Skorupski: 0-1. Ma non è finita, perché al 44’ c’è bisogno di un super Skorupski per neutralizzare una botta di Caputo, dopo una sanguinosa palla persa da Medel.
Il Bologna prova a scuotersi ad inizio ripresa, e al 5’ una combinazione tra Orsolini e Barrow porta ad un tiro del gambiano contrato in angolo. Si tratta però del classico fuoco di paglia, perché il Sassuolo ricomincia subito a macinare gioco e all’11’ chiude i conti: Defrel va via di tecnica e forza a Denswil, punta la porta e scarica un gran mancino, Skorupski respinge ma Bani non riesce a rinviare la sfera e Haraslin in scivolata la mette nel sacco. Le splendide emozioni vissute appena tre giorni fa a San Siro lasciano spazio ad un lento e inesorabile incedere verso una sconfitta sacrosanta per quanto visto sul campo, e a nulla servono i cinque cambi di Mihajlovic, che una dopo l’altra si gioca le carte Dominguez, Sansone, Baldursson, Skov Olsen e Cangiano. De Zerbi, tra gli altri, inserisce invece la mina vagante Boga, che si limita ad un paio di sgroppate e non crea particolari affanni alla difesa rossoblù, trafitta oggi per la 26^ gara di fila (27^ contando anche la Coppa Italia).
Al 46’, quando ormai si attende soltanto il triplice fischio dell’arbitro Fourneau, arriva quantomeno una reazione d’orgoglio dei felsinei, che sfondano sulla destra con la coppia Skov Olsen-Tomiyasu e, grazie ad un preciso suggerimento del giapponese, trovano la rete dell’1-2 con il solito Barrow, freddo nel battere Consigli nonostante un tentativo di salvataggio con le mani di Muldur (ammonito). Nel recupero, decisamente più corto rispetto a quelli eterni vissuti di recente con il Bologna in vantaggio di misura, il Sassuolo si spaventa un po’ e su una mischia successiva ad una punizione di Sansone rischia addirittura di incassare il 2-2, epilogo che in tutta onestà non meriterebbe. Niente da fare: sconfitta dolorosa e giusta, perché stasera tra testa e gambe è funzionato poco o nulla. I sogni europei, salvo miracoli, finiscono qui, ma guai a smarrire per strada la voglia di crescere, scalare posizioni, divertirsi e divertire.
BOLOGNA-SASSUOLO 1-2
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Bani, Denswil, Dijks; Medel (16’ st Dominguez), Schouten (30’ st Baldursson); Orsolini (30’ st Skov Olsen), Svanberg (16’ st Sansone), Barrow; Palacio (38’ st Cangiano).
A disp.: Da Costa, Sarr, Corbo, Danilo, Krejci, Mbaye, Juwara.
All.: Mihajlovic
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Chiriches, Peluso (27’ st Ferrari G.), Rogerio; Magnanelli, Locatelli (35’ st Magnani); Berardi (35’ st Bourabia), Defrel (27’ st Traoré), Haraslin (20’ st Boga); Caputo.
A disp.: Pegolo, Kyriakopoulos, Marlon, Toljan, Ghion, Manzari, Raspadori.
All.: De Zerbi
Arbitro: Fourneau di Roma
Ammoniti: 26’ pt Medel (B), 34’ pt Haraslin (S), 15’ st Denswil (B), 36’ st Dijks (B), 42’ st Bourabia (S), 46’ st Muldur (S), 48’ st Rogerio (S)
Espulsi: 37’ st Mihajlovic (B) dalla panchina
Marcatori: 41’ pt Berardi (S), 11’ st Haraslin (S), 46’ st Barrow (B)
Recupero: 3’ pt, 4’ st
Simone Minghinelli
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