Seconda giornata di campionato e secondo impegno proibitivo per il Bologna, che dopo aver ospitato il Milan fa visita alla Juventus, reduce da un convincente 3-0 rifilato all’Udinese, sognando una vittoria che manca da ben dodici anni. Motta per l’occasione disegna un 4-2-3-1 con Aebischer e Moro in mediana, Ferguson sulla trequarti e Zirkzee di punta, supportato da due esterni schierati sul loro piede forte: Ndoye a destra e Orsolini (capitano, vista la panchina per il partente Dominguez) a sinistra. Allegri, orfano di Szczesny (al suo posto Perin) risponde proponendo un 3-5-2 sorretto in mediana da Fagioli, Locatelli e Rabiot, con Weah e l’ex di turno Cambiaso larghi sulle fasce e Chiesa ad affiancare Vlahovic in attacco.
Il match si apre all’insegna dell’equilibrio, con timide sortite da ambo le parti, e al 9’ è Moro il primo a cercare la porta: velenosa rasoiata a fil di palo. Da quel momento in avanti i rossoblù, messi in campo come meglio non si potrebbe, cominciano a fare la voce grossa, tra pressing alto che non fa ragionare gli avversari e giocate sempre intelligenti e utili. Al 23’ Zirkzee lancia Ndoye dopo un bel recupero di Lykogiannis, ma il piattone in corsa dello svizzero è troppo debole per impensierire Perin. Poco male, passa un solo minuto e il gol arriva: altro pallone lavorato benissimo da Zirkzee e servito a Ferguson, che si insinua in area e insacca di destro in diagonale. E non è finita, perché al 29’ la stessa coppia si ripete e, su sponda dell’olandese, lo scozzese va ad un passo dal raddoppio. Lo Stadium inizia a rumoreggiare ma i bianconeri, storditi, non vanno oltre una mischia in area sbrogliata da Skorupski al 31’, una botta di Weah contrata da Lucumí al 38’ e una punizione di Fagioli respinta dal portiere polacco. E così, giustamente, si va al riposo sullo 0-1.
In avvio di ripresa la Juve carica a testa bassa nel tentativo di pervenire al pareggio, che in effetti si materializza all’8’: lancio di Alex Sandro, sponda aerea di Bremer e volée vincente di Vlahovic. Il VAR Fourneau, però, richiama Di Bello al monitor per un sospetto fuorigioco di Rabiot (in traiettoria di tiro), e l’arbitro dopo aver rivisto l’azione annulla la rete. Il BFC resta in vantaggio ma anche in affanno, con Skorupski attento su Weah al 14’ e Fagioli impreciso da sottomisura al 16’, così Motta corre ai ripari ed effettua i primi cambi inserendo Corazza, Dominguez e il nuovo acquisto Karlsson. Intervento tempestivo, perché i suoi ragazzi reagiscono immediatamente e tornano a rendersi pericolosi: al 25’ Ferguson serve Zirkzee in ripartenza, l’ex Bayern calcia a incrociare e Perin respinge, poi Ndoye viene abbattuto da Iling-Junior mentre sta per segnare a porta vuota e Di Bello fa cenno che si può proseguire. Chiaro, evidente, gigantesco, macroscopico errore: da regolamento, cartellino rosso e rigore, ma dalla sala VAR tutto tace e quindi si prosegue come se nulla fosse accaduto. Pazzesco.
I padroni di casa, passato lo spavento, tornano a stazionare nella metà campo felsinea, e al 35’ trovano il pari: cross al bacio di Iling-Junior (ironia della sorte, colui che doveva essere espulso), tempia di Vlahovic e palla nell’angolino lontano, imprendibile. Il timore è che a quel punto i rossoblù, cornuti e mazziati, possano mollare e soccombere, invece accade l’esatto l’opposto, sintomo di una squadra matura, compatta, concentrata: al 44’ Zirkzee spizza la sfera per Dominguez e occorre una tempestiva uscita di Perin per anticipare l’argentino, al 46’ Ndoye ci prova dal limite col sinistro ma la sua staffilata viene sporcata in corner, e in pieno recupero (maxi, ben 7 minuti) Karlsson non riesce a servire Zirkzee a centro area da posizione più che favorevole. E allora la sfida, vibrante fino all’ultimo secondo, si conclude 1-1. Il Bologna, autore di una prestazione egregia sotto tutti i punti di vista, lascia Torino con l’amaro in bocca, beffato da un episodio che nel 2023, con la tecnologia a disposizione, varca i limiti dell’inconcepibile. La solita Juventus griffata Allegri, che per larghi tratti di gara ha ricevuto una vera e propria lezione di calcio, ringrazia e tira un enorme sospiro di sollievo.
JUVENTUS-BOLOGNA 1-1
JUVENTUS (3-5-2): Perin; Danilo, Bremer, A. Sandro; Weah (36’ st McKennie), Fagioli (21’ st Pogba), Locatelli (36’ st Yildiz), Rabiot, Cambiaso (21’ st Iling-Junior); Chiesa, Vlahovic.
A disp.: Garofani, Pinsoglio, Gatti, Huijsen, Rugani, Kostic, Miretti, Nicolussi Caviglia, Kean, Milik, Soulé.
All.: Allegri
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Beukema, Lucumí, Lykogiannis (16’ st Corazza); Aebischer (30’ st El Azzouzi), Moro (16’ st Dominguez); Ndoye (47’ st Fabbian), Ferguson, Orsolini (16’ st Karlsson); Zirkzee.
A disp.: Gasperini, Ravaglia, Bonifazi, De Silvestri, Sosa, Urbanski, Van Hooijdonk.
All.: Motta
Arbitro: Di Bello di Brindisi
Ammoniti: 12’ pt Rabiot (J), 17’ pt Posch (B), 26’ st Motta (B) dalla panchina, 43’ st Yildiz (J)
Espulsi: –
Marcatori: 24’ pt Ferguson (B), 35’ st Vlahovic (J)
Recupero: 2’ pt, 7’ st
Simone Minghinelli
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Foto: Getty Images (via OneFootball)