Il Bologna torna a San Siro due settimane dopo aver battuto l’Inter, cercando contro il Milan punti utili per raggiungere e magari superare, a fine stagione, proprio i 51 che mister Pioli raccolse nel 2011-2012. Sul versante opposto i rossoneri, dopo una prima parte di campionato traballante, arrivano alla sfida reduci da sette risultati utili consecutivi (otto considerando il pareggio con la Juventus in Coppa Italia), e sono la candidata numero uno all’ultimo posto disponibile per l’Europa League. Tra i padroni di casa Calabria vince il ballottaggio con Conti e Ibrahimovic riconquista una maglia da titolare, negli ospiti riposa Barrow e si rivedono Poli e Santander al posto di Medel e Palacio.
Nelle primissime battute di gioco il Bologna mostra anche un buon palleggio, ma è il Milan a incidere e a presentarsi subito davanti a Skorupski, bravo prima a bloccare un tiro di Rebic e poi a respingere una conclusione di Hernandez, penetrato in area con troppa facilità. Il gol è nell’aria, e arriva già al 10′ al termine di una bella azione: Rebic protegge la palla sul lato corto dell’area, la offre di tacco a Hernandez, il francese la crossa bassa e tesa in area, Ibrahimovic fa intelligentemente velo e alla sue spalle sbuca Saelemaekers, rapido ad avventarsi sul pallone e a trovare di sinistro il suo primo gol in Italia. Tre minuti più tardi i padroni di casa rischiano poi di raddoppiare: Rebic pesca molto bene Calhanoglu in area e il turco è bravo a impattare col destro al volo, ma Skorupski si supera e mantiene i suoi in linea di galleggiamento.
Gli ospiti non riescono nemmeno a superare la linea di metà campo, il raddoppio è solo questione di tempo e arriva in maniera rocambolesca. Orsolini con una scivolata sulla trequarti recupera il possesso ma mette in difficoltà il suo portiere, che si vede arrivare incontro un pallone molto forte che non può gestire con le mani; il polacco colpisce male, centrando Calhanoglu posizionato sul dischetto del rigore, ed è troppo facile per il numero 10 trovare il 2-0, mentre sui rossoblù cala la notte. A dieci minuti dall’intervallo il Milan rischia di sigillarla, ma il piazzato di Kessie dal limite dell’area sbatte sul palo e grazia un Bologna irriconoscibile. Il Bologna non se lo merita, ma pochi secondi prima della fine del tempo accorcia le distanze con un gol incredibile di Tomiyasu, che riceve lo scarico da Soriano sui venti metri, si porta la sfera sul sinistro e fa partire una botta sotto l’incrocio che lascia di stucco Donnarumma: 2-1.
I ragazzi di Mihajlovic sembrano rientrare in campo con un altro piglio, ma ai padroni di casa bastano tre minuti nella ripresa per tornare in vantaggio di due reti. Al 4′ Bennacer riceve palla sulla trequarti, davanti ha una prateria e se la prende tutta, bucando i felsinei con una facilità disarmante e trovando a sua volta la prima firma stagionale, nonché il meritato 3-1. L’exploit di Tomiyasu appare come puro frutto della casualità, il Milan viaggia al doppio della velocità, crea occasioni senza soluzione di continuità e Rebic ne finalizza alla perfezione un’altra al 12′, girandosi con abilità in area e trafiggendo Skorupski per la quarta volta.
Mihajlovic capisce che la gara ormai è persa e coglie l’occasione per schierare e valutare Corbo (alla prima in stagione) e Baldursson, oltre a inserire Mbaye al posto di un encomiabile Tomiyasu. La luce del Bologna è spenta e non c’è modo di riaccenderla, gli errori si susseguono e il Diavolo potrebbe dilagare. Entrano anche Svanberg e Skov Olsen, ma l’impressione è che questa sera potrebbe entrare chiunque e il copione non cambierebbe. Ad un quarto d’ora dal termine gli ospiti godono di una punizione a due in area, sancita dal direttore di gara per un retropassaggio di Kjaer toccato con le mani da Donnarumma per anticipare Baldursson, ma il portiere della Nazionale è bravo ad opporsi alla botta di Santander, alla prima conclusione della sua partita.
Il Milan non cala d’intensità neanche sul finale, e al 47′ trova addirittura il quinto gol, con Calabria che tutto solo a pochi passi da Skorupski riceve palla dal subentrato Leao e mette il punto finale ad una partita senza storia. Al Meazza termina 5-1, ma se fosse finita con una goleada ancora più ampia non sarebbe stato uno scandalo. Il Bologna, alla sua peggior uscita stagionale, non è mai sceso per davvero in campo: in vista della sfida contro l’Atalanta sarà necessario per Mihajlovic ricalibrare la squadra, perché giocando così a Bergamo si rischierebbe un’altra clamorosa imbarcata.
MILAN-BOLOGNA 5-1
MILAN (4-2-3-1): Donnarumma G.; Calabria, Kjaer, Romagnoli, T. Hernandez; Kessie, Bennacer (33’ st Biglia); Saelemaekers (17’ st Krunic), Calhanoglu (16’ st Bonaventura), Rebic (37’ st Colombo); Ibrahimovic (16’ st R. Leao).
A disp.: Begovic, Donnarumma A., Conti, Gabbia, Laxalt, Brescianini, Paquetá.
All.: Mihajlovic
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu (14’ st Mbaye), Danilo (14’ st Corbo), Denswil, Dijks; Poli, Dominguez (15’ st Baldursson); Orsolini (27’ st Skov Olsen), Soriano (27’ st Svanberg), Sansone; Santander.
A disp.: Da Costa, Bonini, Krejci, Medel, Barrow, Juwara, Palacio.
All.: Pioli
Arbitro: Massa di Imperia
Ammoniti: 35’ pt Dijks (B), 6’ st Kjaer (M), 9’ st Saelemaekers (M)
Espulsi: –
Marcatori: 10’ pt Saelemaekers (M), 24’ pt Calhanoglu (M), 44’ pt Tomiyasu (B), 4’ st Bennacer (M), 12’ st Rebic (M), 47’ st Calabria (M)
Recupero: 3’ pt, 4’ st
Fabio Cassanelli
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