L’Atalanta per tornare al secondo posto e avvicinarsi a quota 100 gol segnati, preparandosi nel modo migliore alla Final Eight di Champions League; il Bologna per rialzarsi dopo i cinque schiaffi rimediati dal Milan a San Siro e consolidare il proprio decimo posto, continuando a valutare la rosa in vista della prossima stagione: al Gewiss Stadium va in scena una sfida che promette spettacolo ed emozioni. Gasperini, ancora orfano di Ilicic, prosegue nel solco del 3-4-2-1 scegliendo la coppia di trequartisti Gomez-Pasalic alle spalle di Zapata, con Malinovskyi e Muriel in panchina. Sul versante opposto Mihajlovic, senza Bani, Dijks e Schouten, si affida di nuovo a Denswil come partner di Danilo al centro della difesa, con Svanberg preferito a Dominguez in mediana e Palacio di punta.
Il match, contrariamente a quanto si potesse pensare, inizia in maniera equilibrata, con entrambe le squadre molto compatte e guardinghe. Il primo squillo è di marca orobica, con una rasoiata di Zapata all’8′ bloccata a terra da Skorupski, ma gli ospiti rispondono all’istante con un bel destro di Soriano dalla distanza deviato in corner da Gollini. I rossoblù sbagliano qualche appoggio di troppo, specialmente con Barrow, e al 16′ un rapido cambio di fronte atalantino porta alla conclusione Gomez, il cui diagonale si spegne sul fondo. Ancora una volta, però, la replica felsinea non si fa attendere, e al 20′ lo stesso Barrow spaventa Gollini con una staffilata che sibila di poco a lato del palo.
Nonostante il caldo e la stanchezza per i tanti impegni ravvicinati, il ritmo della gara è più che discreto, e anche nell’ultimo quarto d’ora si prosegue con una chance per parte: al 29′ un rapido fraseggio in area tra Zapata e Pasalic libera al tiro il croato, murato in due tempi da un reattivo Skorupski, poi al 39′ una splendida punizione a giro di Barrow, in crescita col passare dei minuti, si stampa sulla traversa. Nel mezzo, un forte battibecco tra Mihajlovic e Gasperini, nato per qualche parola di troppo rivolta dal tecnico dei bergamaschi a qualche giocatore del Bologna, conduce all’ammonizione di entrambi i mister; Gasperini, furioso, non ci sta e se la prende anche con l’arbitro La Penna, che a quel punto lo espelle. All’intervallo è 0-0, risultato giusto per quanto visto in campo.
La ripresa si apre con l’ingresso di Muriel tra le fila nerazzurre e con una botta di Palacio che si perde alta sulla traversa, poi al 4′ proprio il colombiano ci prova in diagonale ma Skorupski si oppone alla grande. I padroni di casa appaiono più brillanti e all’8′, al termine di un’azione in velocità, è Toloi a sfiorare il bersaglio grosso, favorito anche da un tocco di Krejci. I rossoblù, in leggero affanno, danno comunque segnali di vita al 16′, quando una splendida combinazione tra Soriano e Tomiyasu genera una volée mancina di Barrow alta di un soffio. L’equilibrio visto nel primo tempo sembra tornare padrone, ma pochi secondi dopo l’Atalanta sblocca il punteggio: sponda di Zapata per Muriel e sassata imprendibile del numero 9 alle spalle di Skorupski per l’1-0.
Mihajlovic corre ai ripari inserendo Dominguez, Orsolini e Sansone per Svanberg (fra i migliori), Skov Olsen e Barrow, nella Dea entrano invece Malinovskyi e Colley al posto di Gomez e Zapata. Due dei volti nuovi, Sansone e Colley, si mettono subito in luce con due tentativi velenosi che però non inquadrano lo specchio, quindi al 32′ ancora il giovanissimo gambiano ha sul piede la palla del raddoppio ma calcia addosso a Skorupski. Nel finale i felsinei, che puntano anche sulla fisicità di Santander passando a tre dietro, perdono per infortunio Tomiyasu, mentre gli orobici vedono accasciarsi per problemi muscolari sia Palomino che Djimsiti, rilevati da Sutalo e Caldara. Il Bologna prova fino all’ultimo a rendersi pericoloso ma gli uomini di Gasperini, pur abbassando parecchio il loro baricentro, reggono l’urto avversario senza particolari sofferenze e conquistano i tre punti. Ai ragazzi di Sinisa, al di là dell’amarezza per il risultato, resta la soddisfazione per aver messo in seria difficoltà la seconda della classe, grazie ad una prestazione fatta di cuore, orgoglio, agonismo e anche qualità, tutto il contrario di quella offerta a Milano sabato scorso.
ATALANTA-BOLOGNA 1-0
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino (35′ st Sutalo), Djimsiti (42′ st Caldara); Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic (1′ st Muriel), Gomez (21′ st Malinovskyi); Zapata D. (21′ st Colley E.).
A disp.: Rossi, Sportiello, Bellanova, Czyborra, Da Riva, Tameze, Piccoli.
All.: Gasperini
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu (29′ st Mbaye), Danilo, Denswil, Krejci (33′ st Santander); Medel, Svanberg (19′ st Dominguez); Skov Olsen (19′ st Orsolini), Soriano, Barrow (19′ st Sansone); Palacio.
A disp.: Da Costa, Bonini, Corbo, Baldursson, Poli, Cangiano, Juwara.
All.: Mihajlovic
Arbitro: La Penna di Roma
Ammoniti: 30′ pt Tomiyasu (B), 24′ st Freuler (A), 30′ st Danilo (B), 38′ st Gosens (A), 47′ st Colley E. (A), 48′ st Castagne (A)
Espulsi: 36′ pt Gasperini (A) dalla panchina per doppia ammonizione
Marcatori: 17′ st Muriel (A)
Recupero: 1′ pt, 5′ st
Simone Minghinelli
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