Un rigore (dubbio) di Ronaldo e una perla di Dybala, la Juventus passa 2-0 a Bologna senza troppi affanni
Dopo 114 giorni torna in campo il Bologna, dopo 7.876 giorni c’è una Juventus da battere tra le mura del Dall’Ara, un po’ meno amiche vista l’assenza dei tifosi, a ricordare cosa abbiamo passato e cosa stiamo ancora passando. Anche il calcio italiano, a piccoli passi, prova ad incamminarsi verso la normalità, a focalizzarsi su un pallone che rotola, su gol e gesti tecnici, su schermi e formazioni. E quella che Mihajlovic sceglie per questa ripartenza è un 4-2-3-1 che riabbraccia Dijks sulla corsia mancina in difesa, con Medel e Svanberg in mediana e Barrow preferito a Palacio come centravanti. Sul versante opposto Sarri, reduce da giorni pieni di critiche e malumori, risponde con il consueto 4-3-3, dando una chance da titolare a De Sciglio, Rabiot e Bernardeschi. Prima del fischio d’inizio, minuto di assoluto silenzio in memoria delle vittime del COVID-19 e dell’ex presidente Giuseppe Gazzoni.
I bianconeri, alla terza uscita post lockdown, partono col piglio di chi vuol subito mettere le mani sulla partita, e al 7’ Ronaldo impegna Skorupski con una staffilata da appena dai sedici metri. Ritmi più che discreti ma rossoblù troppo arruffoni e in cerca delle giuste distanze sul rettangolo verde, mentre gli ospiti palleggiano con ordine e si portano spesso a ridosso della trequarti avversaria, conquistando un paio di pericolose punizioni. Al 22’ De Ligt si avventa su uno spiovente in area e viene trattenuto in maniera risibile da Denswil, inizialmente l’arbitro Rocchi lascia proseguire ma il VAR Chiffi lo richiama alla on field review e il verdetto, manco a dirlo, è un macigno: rigore. Dal dischetto, Cristiano Ronaldo trasforma calciando centrale.
I minuti trascorrono rapidi e i felsinei non riescono a rendersi mai davvero pericolosi, con Szczesny che si crea da solo qualche grattacapo con un paio di rinvii da film horror. Si arriva così al 36’, quando uno splendido colpo di tacco di Bernardeschi libera al tiro dal limite Dybala, che non si fa pregare e scarica un gran mancino sotto l’incrocio per il 2-0. I ragazzi di Sinisa hanno un sussulto soltanto al 38’ con una velenosa conclusione di Sansone che esce di poco, quindi al 40’ ancora Dybala va vicino al tris con una volée su cross di Ronaldo. Prima dell’intervallo c’è spazio anche per una botta di Svanberg, liberatosi con un ottimo controllo di suola, che però non inquadra il bersaglio.
In avvio di ripresa il copione della sfida è esattamente lo stesso, anzi, pure peggio, con la Vecchia Signora a fare la voce grossa e a sfiorare il 3-0: al 7’ assist di Bernardeschi per Ronaldo, che a tu per tu con Skorupski spedisce sul fondo di punta, e all’8’ sinistro a giro da applausi dello stesso fantasista che il portiere rossoblù manda sul palo con un intervento strepitoso. Il Bologna, anche grazie all’ingresso di Palacio al posto di Svanberg, comincia a dare qualche segnale di risveglio attorno al quarto d’ora, e può recriminare per un penalty negato dopo un intervento scomposto di De Sciglio su Barrow. Al 16’ ci prova allora Orsolini a spaventare Szczesny, ma la sua stoccata al termine di un rapido slalom non brilla per precisione, mentre al 27’ Skorupski ‘soffia’ sulla sfera per evitare che la rasoiata di Cristiano Ronaldo finisca alle sue spalle.
Nell’ultima fetta di gara tanti ingressi dalla panchina, tra cui Dominguez, Poli e i giovanissimi Juwara e Cangiano (quest’ultimo all’esordio in Serie A), che si fanno apprezzare in termini di vivacità e personalità. Pronti via, il gambiano viene steso da un’entrataccia di Danilo Luiz, ammonito da Rocchi e graziato dal VAR, e in seguito si mette in luce con un preciso traversone che pesca in area Poli, murato sul più bello da Bonucci. Il talentino ex Roma, invece, si segnala per qualche dribbling pregevole e si conquista un invitante calcio piazzato che però Barrow spedisce sulla barriera.
A ridosso del triplice fischio la Juventus trova anche il 3-0 in contropiede con Ronaldo, ma la rete viene annullata per fuorigioco di Douglas Costa. Poco male per la squadra di Sarri, che si prende comunque i tre punti, scaccia la crisi e allunga temporaneamente in vetta sulla Lazio. Sul fronte rossoblù, provando a guardare il bicchiere mezzo pieno, una ‘sgambata’ amara ma utile per ricominciare a ritrovarsi e ritrovare confidenza con il campo e i concetti tattici di sempre. Non è un caso, al di là dei meriti bianconeri (più forti e più convincenti, ma agevolati dal rigore che ha sbloccato il punteggio), che il Bologna sia andato in crescendo e abbia fornito il meglio di sé nell’ultima mezzora, perché mai come dopo uno stop così lungo la lucidità e il ritmo si recuperano giocando, incamerando minuti. E infatti è già tempo di voltare pagina: il prossimo capitolo di questo inedito e particolare racconto calcistico, per Poli e compagni, si chiama Sampdoria.
BOLOGNA-JUVENTUS 0-2
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Danilo La., Denswil, Dijks; Medel (36’ st Poli), Svanberg (12’ st Palacio); Orsolini (36’ st Juwara), Soriano (30’ st Dominguez), Sansone (36’ st Cangiano); Barrow.
A disp.: Da Costa, Sarr, Bonini, Corbo, Krejci, Mbaye.
All.: Mihajlovic
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, De Sciglio (21’ st Danilo Lu.); Bentancur, Pjanic (25’ st Ramsey), Rabiot (25’ st Matuidi); Bernardeschi, Dybala (33’ st D. Costa), C. Ronaldo.
A disp.: Buffon, Pinsoglio, Rugani, Muratore, Olivieri, Vrioni, Zanimacchia.
All.: Sarri
Arbitro: Rocchi di Firenze
Ammoniti: 35’ pt Soriano (B), 20’ st De Sciglio (J), 22’ st Bentancur (J), 36’ st Danilo Lu. (J)
Espulsi: 41’ st Danilo Lu. (J) per doppia ammonizione
Marcatori: 23’ pt rig. C. Ronaldo (J), 36’ pt Dybala (J)
Recupero: 2’ pt, 5’ st
Simone Minghinelli
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