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Calafiori e Zirkzee i simboli di un Bologna europeo che insegna calcio. A Salerno il miglior Saelemaekers, diamo fiducia anche a Kristiansen

Calafiori e Zirkzee i simboli di un Bologna europeo che insegna calcio. A Salerno il miglior Saelemaekers, diamo fiducia anche a Kristiansen

Ph. Getty Images

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Bologna-Salernitana 2-1: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri all’Arechi.

PRO

La lezione di calcio – Fino al gol di Simy semplicemente non c’è stata partita: il Bologna è una squadra a tutto tondo, mentre un’avversaria così poco organizzata come la Salernitana non la vedevo da parecchio tempo. I rossoblù hanno dominato tramite il loro gioco, seguendo fedelmente il credo di Motta, mentre i granata l’hanno messa fin da subito sull’intensità e l’aggressività. Il loro pressing era però confuso e dettato soprattutto dallo sforzo dei singoli, e il possesso palla del BFC li ha fatti ammattire.

Le letture e le scelte di Motta – Il modulo è sempre all’incirca lo stesso ma cambiano gli interpreti, ed è anche da queste scelte che si capisce quanto Motta conosca i suoi giocatori e abbia le idee chiare. Se ieri ha rinunciato ad un equilibratore come Aebischer preferendogli Moro è stato perché dava per scontato di avere davanti una Salernitana chiusa, contro la quale sarebbe stato difficile trovare spazi, e al croato ha affidato il compito di palleggiare e cercare varchi.

I simboli di un Bologna da Champions – Quanto Motta adori Ferguson lo si capisce dal modo in cui lo elogia nonostante non ami parlare di singoli. Lo scozzese merita tutti quei complimenti, ma a mio avviso i due giocatori simbolo della cavalcata rossoblù sono Calafiori e Zirkzee. Seppur molto giovani sanno giocare bene a calcio a 360 gradi, non solo limitatamente al loro ruolo: Riccardo difende con eleganza e personalità ma sa pure uscire palla al piede e non perde mai il possesso, Joshua ha classe da vendere e fa un lavoro preziosissimo per la squadra ma sta dimostrando che anche il senso del gol non gli manca.

Gli acuti di Saelemaekers – Ieri Saelemaekers ha dato importanti segnali di risveglio. È stato imprendibile, ha fatto ammonire addirittura sei giocatori e non è mai cascato nelle provocazioni degli avversari, che per tutta la gara lo hanno preso di mira con entrate anche al limite del cartellino rosso. Adesso che sembra essersi sbloccato deve continuare così e diventare un fattore determinante, ripagando la fiducia del club e dell’allenatore.

Il calendario stimolante – È stupendo pensare che i prossimi due match interni contro Roma e Atalanta siano scontri diretti per l’Europa. Il primo, fra l’altro, vedrà il Bologna sfidare una rivale in piena emergenza. Ma per scaramanzia preferisco non aggiungere altro…

CONTRO

Le difficoltà di Kristiansen – È brutto cercare peli nell’uovo quando la classifica è così bella e la squadra gira così bene, ma anche la partita di ieri ci ha detto che Kristiansen fa fatica e al momento non è allo stesso livello dei suoi compagni. Io comunque sono ottimista e credo che crescerà, e certamente Thiago intravede in lui qualche potenzialità, altrimenti non lo farebbe giocare sempre titolare: il mister potrebbe schierare Lucumí e allargare Calafiori a sinistra, invece continua a dare minutaggio al danese, segno che ha piena fiducia in lui. L’anno scorso Cambiaso faticò per un intero girone, poi esplose al ritorno: auguro a Victor di avere la stessa crescita, noi intanto aspettiamolo e non diamogli addosso.

Pepè Anaclerio

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Foto: Getty Images (via OneFootball)