Bologna-Torino 2-0: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara.
PRO
La prestazione ‘chirurgica’ – Il Bologna di ieri sera ha saputo soffrire e poi colpire al momento giusto. Tra i tanti meriti che vanno riconosciuti a Motta c’è quello di aver trasmesso una mentalità forte: la sua squadra non si scompone mai. Il Torino gioca un calcio opposto rispetto a quello dei rossoblù e anche solo per le occasioni avute nel primo tempo si è fatto preferire ai padroni di casa, ma nella ripresa i ragazzi di Thiago hanno assolutamente dominato.
Le soluzioni alternative – Così com’era successo quando la coperta era corta in difesa, ieri il Bologna ha sopperito tutto sommato bene alle assenze sulle ali, con particolare riferimento a quella piuttosto pesante di Orsolini.
I cambi intelligenti e decisivi – Le sostituzioni hanno influito molto sul risultato finale: c’era bisogno dell’esperienza di Freuler e Lucumí, con quest’ultimo che si è messo in luce anche come grande professionista per come si è fatto trovare pronto dopo alcune panchine consecutive. Bene pure il giovane Urbanski adattato sulla fascia sinistra, Moro a gestire con intelligenza diversi palloni in mediana e Lykogiannis, che ha lanciato Zirkzee verso il 2-0.
Le tante prove di spessore – Zirkzee è stato abbastanza limitato da Buongiorno ma non si è mai scomposto né arreso, crescendo alla distanza e riuscendo a trovare un gol che ormai è un suo marchio di fabbrica. Fabbian, all’esordio da titolare, ha giocato un’ottima gara coronata da una rete decisiva, e voglio segnalare il bell’intervento di Skorupski su Ilic verso la fine del recupero: malgrado il match fosse agli sgoccioli, un gol del Torino avrebbe potuto creare qualche patema. Dulcis in fundo la difesa, la terza migliore del campionato: Calafiori procede a suon di prestazioni stupefacenti, Beukema non è da meno (anche un assist per lui) e Posch, un po’ alla volta, sta tornando quello dell’anno scorso.
CONTRO
Il centrocampo un po’ sbilanciato – Il quasi inedito 4-3-3 con Fabbian e Ferguson come mezzali ha scoperto il centrocampo. Questa squadra è abituata ad avere due elementi davanti alla difesa e, seppur il Torino non si sia reso spesso pericoloso, la scelta di lasciare solo Aebischer ha fatto soffrire un po’ la mediana.
Aebischer appannato, Kristiansen in affanno, Ndoye e Saelemaekers cercasi – Rispetto ad altre buonissime gare, ieri Aebischer non è apparso brillante e infatti Motta l’ha sostituito, mentre Saelemaekers continua a non incidere come tutti si aspetterebbero da lui. Anche Kristiansen e Ndoye potrebbero fare meglio, le loro prime uscite mi avevano impressionato ma da un po’ di tempo a questa parte stanno facendo fatica. Lo svizzero, in particolare, è un giocatore confusionario, dà degli strappi importanti ma commette anche parecchi errori banali.
Pepè Anaclerio
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Foto: Getty Images (via OneFootball)