Roma-Bologna 2-3: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri all’Olimpico.
PRO
I tre punti di platino – Grande vittoria, nient’affatto scontata. Ma ho già sentito dire anche questo, ovvero che contro una Roma messa così sarebbe stato assurdo non vincere. Naturalmente non sono d’accordo, perché i giallorossi pur con tutte le loro difficoltà non hanno regalato nulla al Bologna e un successo del genere proprio prima della sosta rappresenta un toccasana.
I tre protagonisti inattesi – L’aspetto migliore di questi tre punti è che sono arrivati anche grazie al contributo di giocatori come Karlsson, Dallinga e Casale. Ciascuno di loro ha messo un mattoncino sulla base di quello che poteva dare e dei minuti a disposizione, e ne sono uscite delle prestazioni che si spera possano rilanciarli anche per il futuro. Su Karlsson, chiaramente il più decisivo dei tre, devo persino fare mea culpa: dopo l’atteggiamento col quale era entrato in campo a Genova pensavo non valesse più la pena considerarlo dentro al progetto, invece mi ha smentito con un gol importante e una bella prova. Peccato che la rete siglata da Dallinga sia stata annullata, anche lui avrebbe beneficiato del primo gol in rossoblù, ma ha comunque disputato una buona mezzora e l’atteggiamento è stato quello corretto. Casale, infine, ha aiutato la squadra a stringere i denti, e il suo ingresso al posto di Orsolini smentisce anche il fantomatico e tanto chiacchierato integralismo di Italiano.
Il presente e il futuro: Orsolini e Castro – Ormai per ‘Orso’ ho terminato gli aggettivi, ogni anno c’è chi lo contesta e puntualmente lui risponde con gol pesantissimi e numeri non scontati per un esterno. Quanto a ‘Santi’, che ricordiamo sempre è un classe 2004, ieri si è ritrovato all’interno di una partita molto complicata e non ha mai mollato, trovando un gol da attaccante vero e una strepitosa apertura per il raddoppio proprio di Orsolini.
La squadra che prende forma – Il beneficio di diventare squadra lo noti da tante piccole cose che poi, in campo, ti ripagano. Per esempio non vediamo più compagni di squadra bisticciare, adesso tutti si aiutano con una corsa in più o occupando meglio la posizione. Questa non è solo una questione di forma, ma soprattutto di sostanza, tanto che il calcio poi ti premia. Se questa trasformazione sta avvenendo è merito dell’intero gruppo, che anche quando non arrivava ai risultati sperati ha continuato a lavorare e a crederci. Si sta creando di nuovo una bella amalgama: Motta era stato capace di trovarne una splendida e ora lo stesso sta riuscendo in tempi molto più brevi anche a Italiano, nei riguardi del quale c’è però stata meno pazienza: la solita ristretta fetta di tifoseria sempre pronta a lamentarsi non ha trattato granché bene il nuovo mister, ma lui e la squadra stanno rispondendo col lavoro e finalmente la classifica gli sorride.
CONTRO
Il primo gol romanista – Skorupski, dopo che in tante gare era stato la fortuna del Bologna e aveva portato dei punti, ieri si è fatto trovare impreparato sul colpo di testa dell’1-1 di El Shaarawy. Lukasz resta comunque un grande portiere e il suo livello non è in discussione: varie volte quest’anno era stato lui a salvare la squadra, mentre ieri sono stati i compagni a essere più forti di una sua sbavatura.
Pepè Anaclerio
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Foto: bolognafc.it