Salernitana-Bologna 2-2: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri all’Arechi.
PRO
Le idee di Motta – Riprendendo il titolo di questa rubrica, parto dicendo che la gestione di Motta sta portando al Bologna più pro che contro. Ieri la squadra è andata due volte in svantaggio a Salerno e se non avesse avuto carattere non l’avrebbe rimessa in piedi, ha giocato un buon calcio e ha comandato la partita senza trasmettere mai la sensazione di poterla perdere. Vanno riconosciuti i meriti di Thaigo, che ha trasmesso una mentalità molto solida ai suoi giocatori e ha il coraggio di difendere le sue scelte e la sua filosofia: da fuori possiamo discutere quanto vogliamo, ma lui è pagato per prendere determinate decisioni e fino ad oggi i risultati gli stanno dando ragione. Oggi ammiriamo una squadra che impone il proprio gioco contro qualsiasi avversaria, anche in trasferta, senza paura né barricate, e che sta gettando le fondamenta per ambire a posizioni di classifica sempre migliori.
L’identità di gioco (anche al di là della classifica) – Forse ai punti il risultato di ieri è persino un po’ stretto, ma parliamo comunque di un ottimo pareggio. Quella dell’Arechi era una trasferta ‘trappola’: siccome il Bologna sta inanellando buone prestazioni e ovunque vada sceglie di giocare il suo calcio, le aspettative si sono alzate e quindi i rossoblù sarebbe potuti cadere nel tranello di credere di poter vincere agilmente. Non è stato così, i ragazzi di Motta hanno fatto la loro gara e sono sempre rimasti in partita nonostante il doppio svantaggio e le decisioni arbitrali avverse. Queste ultime settimane sono state un po’ strane, perché la prestazione non è mai mancata ma il BFC ha raccolto meno punti di quanti ne avrebbe meritati e sta perdendo un po’ di terreno in classifica. Personalmente, però, tutto ciò non mi preoccupa: guardo al bicchiere mezzo pieno, alle prestazioni e all’identità. La base da cui parte la squadra è ottima e ci sono tutte le ragioni per sperare in un futuro radioso.
I cambi in attacco – Motta ha fatto le scelte giuste anche nelle sostituzioni: in conferenza stampa ha poi dichiarato che avrebbe voluto inserire Soriano e Sansone (oltre ad Orsolini) alle spalle di Arnautovic, e questo denota la sua volontà di provare fino alla fine a vincere. Purtroppo Marko si è rifatto male, ma questa è solo sfortuna: l’idea del mister era coraggiosa ed encomiabile.
La prova dei mediani e il piede caldo di Kyriakopoulos – Anche ieri Schouten e Moro hanno giocato bene, anche se il croato si è divorato una ghiotta chance davanti alla porta. Kyriakopoulos merita poi una citazione speciale: molto bello l’assist per il colpo di testa di Ferguson, realizzato col destro, e anche il cross dalla bandierina per l’inzuccata di Lykogiannis è stato eseguito alla perfezione.
L’abnegazione di Barrow ed Aebischer – Le prestazioni di Barrow ed Aebischer potrebbero aver fatto storcere il naso a qualcuno, ma evidentemente sono entrambi funzionali al gioco di Motta: Musa offre delle soluzioni che permettono alla squadra di attaccare come vuole il mister, e Michel non è quasi mai appariscente ma garantisce equilibrio.
CONTRO
Gli ennesimi torti arbitrali – Ancora una volta il Bologna è stato pesantemente penalizzato dalle decisioni arbitrali. È vero che in occasione del primo gol Lucumí si perde Pirola, ma il corner per la Salernitana non c’era. Oltre a questo, ai rossoblù manca un rigore abbastanza netto per quell’evidente contatto Bradaric-Ferguson in area che Pairetto non è nemmeno stato chiamato a riguardare al monitor.
Gli infortuni di Arnautovic e Cambiaso – I problemi fisici accusati durante il match da Marko e Andrea non ci volevano: speriamo che per entrambi non sia niente di grave e che durante la sosta, stavolta benefica, possano rientrare in gruppo.
Pepè Anaclerio
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Foto: Getty Images (via OneFootball)