Fiorentina-Bologna 1-2: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Franchi.
PRO
La squadra bella e coraggiosa – Una prestazione bellissima quella del Bologna, per il gioco proposto e il carattere dimostrato. Non solo il Bologna ha saputo essere più forte delle assenze, ma è anche riuscito a reagire dopo che un errore di Skorupski aveva riportato il match in parità. In passato di fronte a difficoltà del genere i rossoblù si sarebbero sgonfiati e forse avrebbero perso, ieri invece hanno risposto con grande forza e hanno ottenuto i tre punti. Il merito di tutto questo è dell’impronta e all’identità che Motta sta dando al gruppo: vuole una squadra che non abbia paura di giocare il pallone e quando possibile vada ad aggredire alto, ieri infatti spingeva i suoi ragazzi a non abbassarsi anche quando il tabellino recitava già 1-2. È la mentalità che il mister ha portato sin dall’inizio della sua avventura sotto le Due Torri, e sta portando degli ottimi frutti.
I giocatori responsabilizzati (Zirkzee in primis) – Un altro pregio di Thiago è che dà seguito coi fatti alle sue dichiarazioni: è realmente soddisfatto dei giocatori che ha a disposizione, non fa mai polemica e non cade nelle piccole provocazioni della stampa riguardo la necessità di rinforzare la rosa. Disse che avrebbe coinvolto e dato fiducia a tutti i suoi ragazzi e lo sta facendo, ed è qualcosa che i calciatori apprezzano. Ieri la scelta di Sosa, mancino come Lucumí, non era così scontata, Motta avrebbe potuto optare per Posch al centro e Cambiaso a destra ma ha dato fiducia all’uruguaiano nonostante l’errore in Coppa Italia. Lo stesso Zirkzee è stato responsabilizzato e sta rispondendo alla grande sul campo, ha colpi talmente importanti che ora persino l’assenza di Arnautovic preoccupa meno. Quando Marko rientrerà nei ranghi bisognerà trovare il modo di farli coesistere, perché per il talento che sta dimostrando di avere sarebbe un peccato confinare Joshua in panchina.
Le tante prove maiuscole – Orsolini e Posch ormai sono delle certezze, stanno trovando un’ottima continuità di prestazioni e continuano a segnare gol decisivi, col primo a innescare spesso il secondo. Schouten ieri ha fatto una partita super e anche Lucumí è stato uno dei migliori in campo, senza dimenticare i soliti infaticabili Dominguez e Ferguson. Lo stesso Cambiaso sta cominciando a offrire prestazioni all’altezza, e mi fa piacere sottolinearlo dopo avergli tirato spesso le orecchie.
La classifica intrigante – Come avevo già scritto dopo la gara vinta contro lo Spezia, ora i rossoblù devono porsi l’obiettivo di recuperare terreno sulle squadre che li precedono, altrimenti il rischio è di accontentarsi di un piazzamento a metà classifica. Senza volersi spingere troppo oltre con i discorsi e le aspettative, sembra che finalmente a Bologna si stia costruendo qualcosa di bello e importante: allenatore, squadra e area tecnica ci sono, si può iniziare davvero a pensare che il BFC possa insidiare le prime sette-otto posizioni.
CONTRO
Il solito Barrow smarrito – Purtroppo Barrow continua a sembrare un giocatore fuori dal contesto. In questi cinque mesi di gestione Motta ha trovato la chiave per ‘accedere’ a tutti i suoi giocatori, e c’è da sperare che prima o poi ci riesca anche con Musa.
L’insicurezza di Skorupski – Dopo alcune buone prestazioni, ieri Skorupski è incappato in un brutto errore in uscita alta che ha generato il momentaneo pareggio di Saponara. E in generale nell’arco della partita, pur tenendo presente la bella e fondamentale parata sul colpo di testa ravvicinato di Gonzalez, è sembrato meno sicuro nella gestione di certi momenti.
Pepè Anaclerio
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Foto: bolognafc.it