L’atteggiamento della squadra ha pesato più delle scelte di Motta. Empoli campo stregato, e questo protocollo VAR sta uccidendo il calcio
Empoli-Bologna 3-1: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Castellani.
PRO
Orsolini e Schouten – Orsolini è stato l’unico a disputare realmente una buona partita. Aveva segnato un gran gol che poi gli è stato annullato, ha avuto diverse occasioni e ne ha costruite altre, infine ha calciato benissimo il rigore per il suo decimo centro in campionato. E nel grigiore generale non mi è dispiaciuto nemmeno Schouten, che non va praticamente mai al di sotto della sufficienza. Ma del resto quando la squadra e la partita girano così male è difficile che possano spuntare brillanti prestazioni individuali.
CONTRO
La mentalità ancora tutta da costruire – Non è un caso pareggiare con Milan e Juve e perdere in questo modo a Verona ed Empoli. Inconsciamente la squadra non ha affrontato le due trasferte con la giusta concentrazione ed umiltà: è ‘facile’ avere la mentalità corretta contro le big nella cornice dei 25 o 30 mila del Dall’Ara, mentre è più complesso mantenerla sul campo di squadre medio-piccole. Il Castellani poi sembra uno stadio stregato per noi, la scorsa stagione ero allo stadio e ieri all’autogol di Lucumí ho visto gli spettri di quello di Bonifazi del settembre 2021…
La superficialità opposta alla cattiveria avversaria – Il Bologna ha avuto tante occasioni e complessivamente ha tenuto in mano la partita, l’Empoli invece ha fatto tre gol con due tiri. Gli azzurri sono stati più determinati, più affamati: lo si può notare da come la punizione del 2-0 viene battuta bella tesa e da come Akpa Akpro si fionda di testa sul pallone, o dal fulmineo e preciso contropiede chiuso con la rete del 3-0. I rossoblù non ci hanno messo la sufficiente cattiveria, quella che serve sia per segnare che per non prendere gol, al pari di altre volte sono stati bellini ma non concreti, e contro una squadra più ‘disperata’ di te queste cose le paghi.
Il VAR utilizzato così – È stata una partita strana, pieni di episodi discutibili e di tanti interventi VAR dei quali sono davvero stanco. E la sconfitta del BFC non c’entra nulla, è proprio il sistema che a mio avviso sarebbe da rivedere. Penso anche anche a quello che era successo in Lazio-Sassuolo sul gol di Immobile, col VAR che prima l’aveva convalidato e poi annullato: ma come si fa? Restando su Empoli-Bologna, io non capisco come si faccia ad annullare entrambe le reti rossoblù. Lucumí avrà pure segnato colpendo la palla col braccio, ma cos’altro poteva fare? Addirittura si è accartocciato su se stesso per togliersi dalla traiettoria di Moro, il pallone gli è arrivato addosso. E un discorso simile vale per l’azione di Orsolini, che non cerca di accomodarsi volontariamente la sfera di mano ma è vittima di un rimpallo. Il protocollo parla chiaro, lo so, ma per me un protocollo del genere è assurdo: quasi non riconosco più lo sport che amo, in questo modo il calcio viene stravolto e diventa qualcosa di diverso che non mi piace più.
Le scelte di formazione del mister – Parto dal presupposto che Motta, un tecnico ancora giovane e in fase di maturazione, sta dimostrando di essere piuttosto cocciuto: le sue decisioni, mai banali, fanno quasi sempre discutere e credo che sarà sempre così. Va però anche detto che finora i risultati gli hanno dato ragione, e che ad esempio solo pochi giorni fa il Bologna aveva fermato la Juventus con Dominguez largo a sinistra e Barrow prima punta. Poi, per quanto mi riguarda, Nico deve stare al centro dell’azione e Musa è un esterno offensivo: se ne può parlare, così come si può discutere sul ‘posto fisso’ di Aebischer, ma se ci soffermiamo solo sulla sfida di ieri sera ritengo che la formazione e le successive correzioni non abbiano inciso sul risultato quanto gli aspetti descritti nei paragrafi precedenti.
Pepè Anaclerio
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Foto: Getty Images (via OneFootball)